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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Ottobre 2006
 
   
  FARMACI NEI SUPERMERCATI, LE REGOLE DELLA REGIONE LOMBARDIA REPARTO APPOSITO E SEPARATO, FARMACISTI IN CAMICE, NIENTE CONCORSI E "PUNTI FEDELTÀ"

 
   
  Milano, 9 ottobre 2006 - I farmaci da banco, nonché i farmaci di automedicazione e tutti i prodotti non soggetti a prescrizione medica potranno essere venduti nei supermercati, nei centri commerciali e negli altri esercizi solo se esposti in un unico apposito reparto, cioè separati dagli altri prodotti, da farmacisti abilitati all´esercizio della professione ed iscritti all´Ordine, che dovranno indossare l´usuale camice bianco e esporre il distintivo professionale. Sono queste le principali "indicazioni" varate dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Alessandro Cè, in attuazione del decreto Bersani in questa materia. Sono inoltre vietati i concorsi, le operazioni a premio, le vendite sotto costo dei farmaci e le cosiddette "fidelizzazioni", cioè la raccoltà di "punti fedeltà". Quanto al reparto, dovrà essere segnalato con modalità appropriate e differenti da quelle previste per le farmacie, avere una superficie idonea e funzionale al servizio ed essere separato, tramite parete o vetrata, dal resto dell´esercizio commerciale e quindi inaccessibile quando il farmacista è assente. Il titolare dell´esercizio non potrà aprire il reparto prima che siano trascorsi 30 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte dell´Asl, la quale dovrà, entro lo stesso lasso di tempo, verificare il possesso dei requisiti richiesti. La stessa Asl dovrà, almeno una volta ogni due anni, controllare che il punto vendita continui a possedere i requisiti che sono richiesti per garantire un buon servizio. Se il risultato della verifica, che l´Asl può fare anche in via straordinaria, non sarà soddisfacente, il titolare del servizio sarà diffidato a mettersi in regola entro un termine perentorio, trascorso il quale scatterà il divieto di vendita dei farmaci. I reparti e i magazzini già avviati hanno 90 giorni di tempo per adeguarsi a queste indicazioni a partire dalla data di pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl). .  
   
 

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