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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Luglio 2009 |
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IL BILANCIO ANNUALE 2009 DELL´AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI RELAZIONE SULL´ATTIVITÀ SVOLTA E SUI PROGRAMMI DI LAVORO
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Roma, 22 luglio 2009 - Il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), Corrado Calabrò, ha presentato, il 7 luglio scorso, presso la Sala della Lupa di Montecitorio la “Relazione annuale 2009 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro”. La relazione contiene, fra l´altro, dati e rendiconti relativi allo sviluppo tecnologico, alle risorse, ai redditi e ai capitali, alla diffusione potenziale ed effettiva, agli ascolti e alle letture rilevate, alla pluralità delle opinioni presenti nel sistema informativo, alle partecipazioni incrociate tra radio, televisione, stampa quotidiana, stampa periodica e altri mezzi di comunicazione. Tra i temi affrontati: Il quadro internazionale - Il mercato mondiale dei servizi di telecomunicazioni manifesta un significativo dinamismo. Nel 2008, nonostante gli effetti recessivi della crisi finanziaria, la dinamica del comparto registra discreti livelli di crescita, generando significativi benefici per gli utenti. In particolare, con un incremento del 4,2%, rispetto al 6% mantenuto per tutto il precedente triennio, il mercato mondiale delle telecomunicazioni vale 997 miliardi di euro. A tale evoluzione positiva concorrono ancora una volta i servizi di telefonia mobile (+8%), grazie alla componente dati, ma, nel corso dell’ultimo anno, i servizi Internet e dati da rete fissa eguagliano questa performance (oltre l’8% di tasso di crescita annuale); nei servizi tradizionali, invece, la rete fissa mostra ancora una contrazione dei ricavi più accentuata che in passato (-5%). L’evoluzione del settore audiovisivo è sempre più caratterizzata da due elementi che ne stanno determinando, da alcuni anni, la dinamica competitiva: l’affermazione di una pluralità di piattaforme trasmissive, spesso in concorrenza tra loro, e la predisposizione di diverse tipologie e modalità nell’offerta di contenuti al pubblico. Ad oggi, nel mondo, l’etere mantiene la sua natura di piattaforma predominante nella distribuzione di servizi radiotelevisivi: circa 1,1 miliardi di famiglie (il 43% delle famiglie dotate di apparecchio Tv) sono raggiunte tramite la diffusione terrestre, mentre il cavo (38%) e il satellite (17%) seguono con una penetrazione significativa e crescente. Le trasmissioni tramite protocollo Ip rappresentano, invece, ancora una quota marginale (2%). In questo quadro, la digitalizzazione delle reti sta trasformando il settore, spingendo all’affermazione di nuove reti, operatori, contenuti e servizi. Nel mondo, un terzo delle famiglie dotate di apparecchi televisivi fruisce già di servizi televisivi digitali indipendentemente dalle piattaforme trasmissive adottate, ossia satellite, digitale terrestre, cavo e Dsl. Gli Stati Uniti, il Giappone e l’Europa coprono complessivamente più di due terzi di questo mercato. In questo quadro, la digitalizzazione delle reti sta trasformando il settore, spingendo all’affermazione di nuove reti, operatori, contenuti e servizi. Nel mondo, un terzo delle famiglie dotate di apparecchi televisivi fruisce già di servizi televisivi digitali indipendentemente dalle piattaforme trasmissive adottate, ossia satellite, digitale terrestre, cavo e Dsl. Gli Stati Uniti, il Giappone e l’Europa coprono complessivamente più di due terzi di questo mercato. La Tv digitale si diffonde con un tasso di crescita che, nel 2008, ha toccato il 25%19, sebbene con modalità differenti tra le varie aree geografiche. In Italia – Il settore televisivo vive un momento di radicali cambiamenti. Il passaggio al digitale è in corso e sostanzialmente funziona. Con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 10 settembre 2008, n. 33827 è stato definito il calendario per lo switch off della Tv analogica in favore di quella digitale. Il termine finale per il passaggio è previsto per il 31 dicembre 2012. Il settore radiofonico si conferma un mezzo che gode di grande appeal presso i cittadini (con un tasso di penetrazione del 73% della popolazione superiore agli 11 anni) ed è caratterizzato da un assetto assai concorrenziale ed altamente innovativo, in grado di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dallo sviluppo multimediale convergente. La nuova disponibilità di risorse frequenziali consente il concreto sviluppo della radio digitale. L’editoria risente, più degli altri mezzi, del contesto di crisi finanziaria che ha interessato il mercato della pubblicità. I ricavi complessivi delle imprese mostrano una sensibile contrazione che investe sia l’editoria quotidiana che quella periodica: una contrazione imputabile alla riduzione della spesa pubblicitaria e ai cali delle vendite di giornali e prodotti collaterali. L´autorità per le garanzie nelle comunicazioni sta monitorando con particolare attenzione la destinazione alla stampa del 60% delle spese per attività di comunicazione istituzionale da parte delle Amministrazioni pubbliche, a cominciare dai Ministeri, per invertire una tendenza che desta preoccupazione. L’andamento dell’editoria elettronica, che tuttavia rappresenta appena il 3,9% delle entrate complessive, evidenzia invece una crescita del 20%. Tale valore sembra testimoniare l’importanza degli investimenti finalizzati ad accelerare, in tutte le aree di business del settore in esame, la crescita dei ricavi derivanti dall’uso dell’informazione in formato elettronico, in modalità sia on net che off net. . |
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