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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2009
 
   
  MITTELFEST: LA RIVOLUZIONE DA BERLINO A BUCAREST

 
   
  Cividale del Friuli, 23 luglio 2009 - Dopo aver analizzato da vari punti di vista le cause e gli effetti della caduta del Muro di Berlino, ieri agli incontri di Mittelfest è stato illustrato uno degli effetti (a catena) di quella "rivoluzione": ovvero la caduta del regime di Ceausescu in Romania. Intervistato dal giornalista Stefano Mensurati, ospite dell´incontro è stato Petre Roman, primo premier della "nuova" Romania. Quella rumena fu una rivoluzione diversa da tutte le altre avvenute nei Paesi dell´Est europeo (a parte la situazione jugoslava): in Romania ci fu violenza e ci furono vittime, lo stesso dittatore e sua moglie furono oggetto di un processo-farsa e giustiziati; l´apparato del partito che comandava prima mantenne in qualche misura le leve del potere. Questo stato particolare di cose ed eventi è stato spiegato da Roman con la presenza in Romania di un potere personale assoluto e violento (nonostante gli apprezzamenti internazionali a Ceausescu) e per uscirne la violenza andava messa in conto, anche se i manifestanti - prima poche centinaia e poi via via sempre più numerosi - furono "caricati" dall´esercito e dai servizi di Ceausescu e non furono loro a iniziare la lotta violenta. Una mossa sbagliata del potere che anziché infiacchire la nascente opposizione, stimolò la partecipazione popolare. Mancando qualsiasi forma di opposizione organizzata nel Paese - ha sostenuto Roman, lui stesso "non politico" ma docente universitario - tutto ciò che seguì fu abbastanza casuale e spontaneo e se il presidente Iliescu era un politico, lui, come premier, era un novizio. Il problema non era di eliminare tutto ciò che c´era stato prima, ma di dare una svolta al regime verso una "perestroika" rumena che accelerasse le riforme. Non tutto nel cambiamento in Romania fu chiaro (molte le domande di Mensurati su vari fatti e avvenimenti di quel periodo), ma da allora in quel Paese è cresciuta una coscienza civile e democratica, sono state avviate riforme economiche: oggi, pur tra difficoltà e squilibri, la Romania è sulla via della "modernizzazione" e di un miglioramento della vita dei cittadini. .  
   
 

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