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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2009
 
   
  FVG, I COMM: AUDIZIONE PRESIDENTE SOCIETÀ AEROPORTO RONCHI

 
   
  Trieste, 23 luglio 2009 - Rilancio dei voli nazionali e internazionali, sviluppo di un piano industriale che veda la realizzazione del polo intermodale e di un centro di rappresentanza delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia. Il potenziamento dell´aeroporto di Ronchi dei Legionari passa attraverso questo due direttrici, e a spiegarlo alla I Commissione consiliare presieduta da Gaetano Valenti (Pdl) è stato Sergio Dressi, neopresidente di Aeroporto Friuli Venezia Giulia, la società che gestisce lo scalo regionale. Ronchi - ha affermato - deve essere al servizio dei corregionali, ma va pure considerato come uno strumento turistico ed economico: auspichiamo che la Regione insista nella promozione e possa attrarre, con ulteriori pacchetti di offerte, sempre di più i Paesi vicini, ma penso anche all´Inghilterra o al Nord Europa, traffico che abbiamo perso. Da parte nostra stiamo trattando nuove destinazioni e nuovi voli, però la società non ha tutte le competenze che servirebbero. A ogni modo - ha proseguito - redigeremo un nuovo piano industriale, quello precedente è targato 2007, quindi non poteva prevedere la crisi economica che sta colpendo anche Ronchi nonostante un ottimo 2008. Un progetto di sviluppo che presenteremo alla Regione e al Consorzio, soci della Spa, e che verte sullo sviluppo dell´area attorno all´aeroporto con la realizzazione di un centro direzionale che possa ospitare il meglio dell´alimentare, dell´artigianato, del commercio, della ricerca di questa regione e del polo intermodale, un progetto fermo dal 2001 rimesso in moto a marzo da una delibera della Giunta. Abbiamo 6 milioni di euro di finanziamenti europei a disposizione, ha spiegato, altri due assegnati al Comune di Ronchi e altrettanti alla Provincia di Gorizia, abbiamo già preso contatti con il presidente della Provincia e il sindaco di Ronchi, c´è grande disponibilità a riprendere quel discorso. Capitolo alleanze: nessun avvicinamento con Venezia o Lubiana (e la clientela slovena è in costante aumento). Il volo su Milano-linate? Ci adopereremo. Stiamo verificando se c´è la possibilità di ottenere finanziamenti da Bruxelles, mentre sull´assetto futuro, secondo Dressi è meglio che a gestire l´aeroporto sia un unico soggetto e che questo sia pubblico. C´è bisogno comunque di investire ulteriormente sulle strutture aeroportuali, anche per garantirci - ha fatto notare Dressi - la concessione quarantennale dell´Enac. Infine, qualche dato: dal 1997 Ronchi ha costantemente aumentato il suo fatturato, dal 2005 al 2008 c´è stato un significativo aumento dei passeggeri passati da 616 mila a 783 mila. L´aeroporto di Ronchi soffre di due patologie: la conflittualità tra gli azionisti Regione e Consorzio, che abbiamo interesse a superare, e la crisi economica, comprese le vicissitudini di Alitalia. Ad affermarlo, l´assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, presente in I Commissione assieme al presidente della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia Sergio Dressi per parlare del futuro dello scalo. Con, in più, lo stesso valore del sistema-aeroporto che non è chiaro: vale oltre 20 milioni di euro secondo il Consorzio (che detiene il 51% dell´Aeroporto Spa, il restante 49% è in mano alla Regione), 8 milioni per la Regione. Se la pubblica amministrazione dovesse mettere sul mercato le sue azioni, incassare 4 milioni di euro ci sembrano davvero pochi, ha dichiarato Riccardi. Sulla politica delle alleanze, l´assessore è stato chiaro: è determinante avviarle a condizione che Ronchi non divenga il figliastro di un altro aeroporto. Il polo intermodale, invece, potrebbe avere delle potenzialità interessanti anche nella rideterminazione dello stesso valore economico dello scalo; la formula dell´accordo di programma tra Provincia di Gorizia, Comune di Ronchi, Rete ferroviaria italiana e Consorzio potrebbe essere lo strumento più adatto. Sul ruolo della Regione, Riccardi ha ricordato che è di azionista di minoranza. E´ evidente però l´interesse a divenire socio di maggioranza nei progetti di rilancio dell´aeroporto. Se questo non accadrà, la Regione non farà la guerra a nessuno, e si terrà le sue responsabilità di socio minore. L´auspicio, ha concluso, è che si superi la presenza di due attori che detengono la proprietà di Ronchi: il suo stesso sviluppo sarebbe in questo modo più facile. Sul futuro dell´aeroporto sono intervenuti anche i consiglieri. Per Franco Brussa (Pd) Ronchi ha bisogno di una svolta, così come è necessaria una collaborazione con lo scalo veneziano. Siamo una regione che si candida a essere il punto di riferimento dell´Euroregione, ha detto, ci riconosciamo un ruolo internazionale con l´est Europa, eppure non abbiamo un collegamento con nessuna capitale dell´Europa orientale, è davvero umiliante. Se Igor Kocijancic, per Sa-prc, ha chiesto chiarimenti in merito alle trattative sulle nuove rotte e Franco Baritussio (Pdl) ha ricordato l´impegno della Regione nel rilancio dello scalo, sul ruolo anche turistico che riveste l´aeroporto si è soffermato Gianfranco Moretton (Pd). Ronchi, ha affermato, non può essere solo l´arrivo e la partenza di un volo, bisogna ragionare per qualcosa in più. E per farlo è necessario che la Regione sostenga il suo aeroporto, per riprendere quella funzione e quel ruolo perduti molto tempo fa, e in questo senso la collocazione geografica ci aiuta. Attenzione, però, a non finire stritolati da Venezia e Lubiana. E allora, se non riusciremo ad allearci con Venezia garantendo, allo stesso tempo, la non sudditanza, Ronchi non potrà avere futuro. Infine, Gaetano Valenti (Pdl) ha fatto presente la necessità di proseguire con gli investimenti da parte della Regione su Ronchi. Anche per lui uno dei problemi più grossi è stato il difficile dialogo tra Amministrazione regionale e Consorzio, che di fatto ha bloccato lo scalo. Sull´intermodalità Valenti è stato deciso: se non arriva l´alta velocità, sarà davvero complicato rafforzare l´aeroporto. .  
   
 

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