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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Luglio 2009 |
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4559.A LA NUOVA SIGLA PER L’UOMO: FRANCO ARMILLA E MATTEO CANEVA, IN COLLABORAZIONE CON GIOVANNA GUGLIELMI, FIRMANO UNA NUOVA COLLEZIONE MASCHILE ESTREMA CURA DEL DETTAGLIO, DELLA QUALITÀ E DELLA RICERCA VINTAGE
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È ispirata alla storia dell’uomo, a tutto quello che ha caratterizzato un armadio di un uomo che viaggia, che vuole essere fuori dal tempo ma porta con sé il mondo e la storia. Questa la sintesi di 4559. A la prima collezione maschile disegnata da Franco Armilla e Matteo Caneva, in collaborazione con Giovanna Guglielmi, che nasce dalla voglia di andar fuori dagli schemi. La materia prima? Abiti di recupero, tessuti di una volta, trasformati in qualcosa di diverso grazie alla fantasia e al talento. Nasce così un look metropolitano per l’uomo “di cultura” che si ispira al “vissuto” e che esalta quella voglia di sartoria che si sta dimenticando, però sempre con leggerezza e un pizzico di spirito. E quindi ecco esclusivi capi vintage, ricercati, pezzi unici diversi uno dall’altro, curati in una maniera “quasi ossessiva” e costruiti da una scuola sartoriale italiana di tradizione. « Continuamente – spiega lo stilista Franco Armilla, un passato con altri marchi importanti come Malloni – andiamo nelle varie fiere e mercatini e in giro per le città europee (Parigi, Londra, Cophenaghen) per fare ricerca. Selezionamo i capi e gli accessori, li acquistiamo, li mettiamo via e poi li riapplichiamo al momento opportuno». Cappotti, giacche, camicie, cappelli rispondono al desiderio di distinguersi, di non passare inosservati pur non rinunciando al comfort. L’accento va sui dettagli. Minuziosa è la cura dei particolari ed accurata la personalizzazione dei capi con spilloni e gemelli sempre coordinati, ad evocare quel gusto inglese che è il gusto dell’uomo per eccellenza. E poi sempre il tocco in più di sciarpe e foulard. Le sciarpe spaziano da quelle stampate a mano che vengono dall’India, a quelle fatte a telaio, fino a quelle di seta, a volte firmate, ripescate dal mondo dell’usato. I foulard arricchiscono i cappelli di paglia e li rendono inconfondibili. Insomma tutto quello che si credeva dimenticato, irrimediabilmente “demodè” torna protagonista ancora più frizzante ed elegante che mai. Il pezzo forte? La giacca “petto in mezzo”, rivalutazione di una giacca di tradizione inglese che ha una costruzione importante ma che essere indossata con la stessa disinvoltura di un monopetto. «Anche le borse, i borselli, le cartelle – aggiunge Matteo Caneva - sono la creazione del riutilizzo di capi vintage. La parte centrale è fatta con giacconi di pelle usata, a volte canapa di tende da campo militari, le maniglie e le tracolle sono, invece, cinture militari. Per il massimo della funzionalità e dell’eleganza». Su tutto la collaborazione di Giovanna Guglielmi, che da sempre per le sue collezioni del “pronto moda” (ricordiamo che aveva creato il Black, l’appuntamento di moda milanese dedicato alla moda creativa) dà vita ad accostamenti audaci. «Questa collaborazione – sottolinea Armilla – è davvero speciale, perché offre la possibilità di immettere sul mercato del fast fashion un prodotto ricercato che oserei dire non passa mai di moda» Perché 4559. A? «E’ un mio numero segreto e per me particolare, aggiunge lo stilista. Un codice che non ha un’identità temporale, ma è un messaggio che ognuno può intepretare come vuole, facile da ricordare, senza necessariamente un nome e cognome dietro». La nuova collezione 4559. A sarà disponibile in pochi negozi superselezionati e di target alto, ad iniziare da Space Uomo di Milano Marittima, sulla riviera romagnola, che ha una tradizione di abbigliamento uomo che ben rispecchia questo progetto di ricerca ed esclusività. Nei prossimi mesi saranno coinvolte altre Boutique di prestigio in Italia e nel mondo. . |
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