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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Luglio 2009 |
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VIA LIBERA DEL GOVERNO AL CODICE DELLE AUTONOMIE
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Cuneo, 23 luglio 2009- Gianna Gancia: “Passo in avanti decisivo” “Il Codice delle Autonomie ha un’impostazione che non posso che condividere: quella che va nella direzione della sussidiarietà. Il legislatore statale, con questo atto, restituisce ai legittimi titolari, ovvero alle Regioni, la competenza che è peraltro loro attribuita dalla Costituzione e ribadita dalla Consulta con specifiche sentenze. Su comunità montane e consorzi di bonifica lo Stato consentirà dunque alle Regioni di valutare costi e benefici, sopprimendo l’inutile e implementando invece ciò che è al reale servizio dei cittadini. Razionalizzazione e ridefinizione della spesa pubblica non devono essere percepiti come ‘tabù’: io le sento come una sfida. Abbiamo la responsabilità di spendere soldi che non sono nostri, ma dei contribuenti. Dobbiamo farlo con assoluta oculatezza e tutti gli enti, e ce ne sono, la cui spesa è quasi integralmente riversata sulla propria sopravvivenza devono essere riarticolati o soppressi. D’altronde occorre che gli enti che hanno responsabilità ampie, come la Provincia di Cuneo, siano nelle condizioni di svolgere autonomamente le proprie competenze (basti pensare ai 70 edifici scolastici e ai quasi 4mila km di strade). La gente esigenze chiarezza: deve conoscere chi li rappresenta e dove vanno a finire i soldi delle proprie tasse. Con il federalismo fiscale e, ora, il Codice delle Autonomie si fanno due passi significativi. In quest’ottica, anche il potenziamento dei controlli, sia di legittimità che di economicità dei servizi, va nella giusta direzione di ottimizzare risorse limitate rispetto a fabbisogni reali. Sarà dunque la Regione, di concerto con Comuni e Province, a definire operativamente le migliori aggregazioni. Viene meno un’ingerenza dello Stato centrale e, da federalista, me ne rallegro. Ben sapendo che il federalismo è un onore ma anche una responsabilità, di cui dobbiamo tutti insieme farci carico nel rispetto del cittadino e del contribuente. E solo il territorio può a buon diritto conoscere quali sono gli enti da salvare e quali da sopprimere”. . |
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