Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Settembre 2009
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, LA RIPRESA DELL’EXPORT ITALIANO PARTE DAI PAESI EXTRA EUROPEI. L’ITALIA SUPERA I PARTNER DELL’UNIONE SU ALCUNI MERCATI

 
   
  Roma, 7 settembre 2009 - In crescita, nel mese di giugno, le vendite di prodotti italiani al di fuori dell’Unione Europea (+4,4% rispetto a maggio nei dati grezzi, mentre quelli destagionalizzati evidenziano una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente con -0,1%), sebbene il dato semestrale evidenzi una contrazione del 20,2% rispetto al primo semestre 2008. Tra le principali destinazioni dell’export verso i Paesi extra-Ue, buon recupero nel mese di giugno sui mercati statunitense e svizzero, che, con una quota complessiva del 10,3%, rappresentano i nostri due primi mercati di riferimento in ambito extra europeo (+12% rispetto a maggio, per un valore rispettivamente di 1,7 e 1,2 miliardi di euro). “Si conferma la buona dinamicità delle nostre imprese sui Paesi extra europei, anche su quelli ritenuti meno familiari, come la Cina, dove, soprattutto nei mesi in cui la crisi si è manifestata con maggiore intensità, si è rafforzata la presenza di prodotti italiani – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – nonostante il rallentamento congiunturale di giugno, l’Italia è diventata, infatti, il secondo Paese esportatore dopo la Germania sul mercato cinese, con un valore delle esportazioni di 661 milioni di euro, superando la Francia, ferma a 629 milioni, e ha visto aumentare la propria quota export verso il Paese di 3 punti percentuali rispetto al mese di settembre 2008”. Il mese di giugno vede invece un calo del Made in Italy in India dell’8,2% rispetto al mese precedente, flessione comunque più contenuta rispetto ai principali competitor europei. In particolare, Regno Unito e Francia registravano già nel mese di maggio (in cui l’Italia aveva segnato un +2,4%) contrazioni rispettivamente del 21,8% e del 12,6%. .  
   
 

<<BACK