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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Novembre 1998
 
   
  MECCANICA ITALIANA: BRUSCO RALLENTAMENTO CAUSA RUSSIA/ASIA

 
   
  Milano, 3 novembre 1998 - Secondo l´indagine trimestrale di Anima - Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica varia e affine - nel terzo trimestre 1998 le imprese hanno conosciuto un rallentamento sul mercato interno e ancora maggiore su quello estero con deterioramento rispetto al periodo precedente, disattendendo le attese di crescita formulate nel giugno scorso. L´andamento stazionario è attribuito soprattutto alle esportazioni che hanno accusato un brusco rallentamento per il peggiorato clima internazionale legato alla crisi finanziaria del mercato russo e dei mercati asiatici che, a loro volta, hanno contagiato, anche se ancora in maniera limitata, i paesi latino americani. Dai dati del campione di 266 imprese associate all´Anima emerge che nel trimestre il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato migliorata e quelle che la giudicano peggiorata si è ridotto a +2, 3 (secondo trimestre +19, 9) . Per l´export -5, 2 (in crescita nel secondo trimestre). Le aziende che dichiarano migliorato il fatturato Italia sono il 25, 73%. Il 23, 7% lo ritengono peggiorato. Per il mercato estero le imprese che lo giudicano migliorato, sono il 21, 1% contro il 26, 3% che lo ritengono peggiorato. Il carnet ordini medio delle aziende è tornato sui valori del primo trimestre (2, 7 mesi contro 2, 9 nel periodo precedente). Stabile il dato dell´occupazione: il 75, 1 % delle aziende indica la situazione invariata rispetto al trimestre precedente. Andamenti difformi nei sottocomparti:ancora in espansione gli "impianti ed apparecchi per la difesa ambientale": il 66, 7% ne denuncia una crescita del fatturato grazie ad una ripresa del mercato nazionale. Le apparecchiature aerauliche, le macchine per la lavorazione delle carni e le macchine edili, stradali, minerarie ed affini registrano saldi positivi rispettivamente del 32, 3, 23, 6 e 17. Critica, invece, la situazione delle affettatrici elettriche, delle attrezzature frigorifere per il commercio, delle macchine per caffè espresso e del valvolame per uso civile. Le previsioni per gli ultimi mesi dell´anno appaiono migliori: per il quarto trimestre è atteso un incremento della domanda del 26, 7 % delle aziende, mentre il 53, 4% non prevede variazioni di rilievo e il 19, 9% si attende un peggioramento. Saldo +6, 8%. Le migliori performances sono attese sul mercato estero (il 24, 6% prevede una crescita, il 16, 1 un calo) mentre per il mercato Italia il dato è più bilanciato: il 22, 6 % prevede un miglioramento contro il 21, 9% che prevede una diminuzione della domanda. Ci sono buone prospettive per gli impianti e apparecchi per la difesa ambientale (il 66, 7% prevede una crescita della domanda e nessuno si attende un calo). Bene anche per gli apparecchi e componenti per impianti termici (37, 5 crescita e 12, 5% calo), forni industriali (+66% in crescita). Negative le previsioni per serrature e ferramenta e affettatrici elettriche ( saldi negativi pari a -33, 3 e 60). Enrico Massimo Carle, presidente di Anima, ha dichiarato che la meccanica sta attraversando "un periodo delicato caratterizzato dal rallentamento dell´economia mondiale, che si prevede duri altri due/tre anni, dall´incertezza relativa ad alcuni mercati, quali il Far East e la Russia, e da una economia italiana che sta crescendo ad un ritmo molto più lento rispetto agli altri partner europei". "In questo contesto- ha proseguito Carle- l´abbassamento del tasso di sconto si spera possa contribuire ad una ripresa del settore. Affinchè la meccanica, e più in generale tutto il sistema industriale, si consolidi, occorrono provvedimenti finalizzati a stimolare la competitività delle imprese. Ciò può avvenire principalmente attraverso due leve: incentivi alla flessibilità e alleggerimento della pressione fiscale, che incidono sul costo del lavoro e liberino nuovi investimenti. Quindi, revisione dei sistemi di concertazione, abbandono delle 35 ore per legge, incentivi per nuove assunzioni, un regime di tassazione più equo. L´europa di Maastricht, inoltre, non consente più ai governi di varare politiche monetarie di ´cosmesì ma impone riforme di struttura come la riorganizzazione del welfare, la razionalizzazione della spesa pubblica. Tutti i giorni in Italia viene pubblicata la Gazzetta Ufficiale. Ogni legge deve avere una burocrazia che vi provveda. In queste condizioni è arduo ridurre la spesa pubblica. Soffriamo di un eccesso di regiferazione:le leggi devono essere fatte quando sono necessarie e il costo di ogni legge deve essere chiaramente esposto al Parlamento e alla pubblica opinione, con le conseguenze non solo sull´esercizio in corso ma su tutta la vigenza" .  
   
 

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