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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 1998
 
   
  NUOVE TECNICHE CONTRO LE RUGHE: LIPOSTRUTTURA E LASER SKIN RESURFACING

 
   
  Milano, 17 novembre 1998 - Sotto il titolo "La battaglia contro le rughe si può vincere: le nuove tecniche per tirarsi su", si è svolto al Circolo della Stampa di Milano un convengo stampa moderato da Giampaolo Frascati, dedicato alle innovazioni nella chirurgia plastica ed estetica. La dott. Ssa Francesca Ughi, specialista in chirugia plastica e ricostruttiva dell´Ospedale Pasteur di Nizza e del Day Clinic Monteverdi di Milano, ha spiegato che il decadimento fisico con il passare del tempo, nonostante ci si senta ancora giovani nello spirito, dipende dalla "banale legge di gravità" che, con gli anni, per il naturale rilassamento dei tessuti, porta a una "discesa" di pelle e muscoli. Ad esempio, per quanto riguarda il volto, benchè la pelle e l´ossatura conservino le medesime dimensioni, la misura degli zigomi, dell´orlo mandibolare, della fronte, ecc. Diminuisce e il grasso, i muscoli, i tessuti connettivi si atrofizzano, lasciando la pelle senza sostegno. Le rughe e le pieghe cutanee si formano quindi perchè sparisce questo sostegno sotto-cutaneo, la sacca delle palpebre diventa più prominente via via che gli zigomi rimpiccioliscono, il mento perde la sua naturale sporgenza, lo spessore giovanile delle sopracciglia e delle palpebre superiori lasciano un sacco cutaneo vuoto. Senza sostegno, la pelle scivola sempre più in basso. Oltre all´invecchiamento, anche l´acne erode la struttura sottocutanea. Compito del chirurgo plastico è quindi quello di "sollevare" occhi, guance, labbra, glutei e seni. Per circa un secolo i chirurghi hanno perseguito il tentativo di "ingannare" i segni dell´invecchiamento o di nascondere le cicatrici da acne, con soluzioni quali il silicone, il collagene, l´acido ialuronico, il gorotex e l´utilizzo di oro, argento, sete. Quindi, il lifting, cioè una nuova distensione della pelle mediante recisione del grasso, della pelle e del muscolo. Ora, invece - la dott. Ssa Ughi ha proseguito - "la Lipostruttura (marchio registrato) ha scosso il mondo della chirurgia plastica, introducendo l´idea rivoluzionaria, ma semplice, del procedimento di innesti dei tessuti grassi a contatto dei diversi tessuti che formano il volto: ossa, muscoli, tessuto cellulare intermedio. Le cellule adipose provenienti dallo stesso paziente possono essere utilizzate su tutto il volto e a tutte le età, non presentando mai problemi di rigetto". La Lipostruttura, creata dal medico americano dr. Sydney Coleman e già usata in Usa e Francia da una decina di anni, partendo dalla "stabilizzazione" del grasso, rimedia ai problemi di invecchiamento, asimmetrie facciali, cicatrici da acne e altri, innestando tessuti vivi nella faccia e nel corpo La dott. Ssa Ughi ha anche accennato alla tecnica della risonanza magnetica per lo studio del grasso: con la Rm si cerca di studiare l´ organizzazione del tessuto adiposo in funzione dell´intensità dei segnali. Nel corso del convegno, il dott. Damiano Galimberti, vicepresidente della Società Europea Applicazioni Laser e Biomedicali, responsabile del reparto di Laserterapia del Day Clinic Monteverdi di Milano, ha parlato dello skin resurfacing mediante Laser, fornendo aggiornamenti sul "rivoluzionario" metodo per l´eliminazione e la riduzione degli inestetismi di superficie della cute (rughe, cicatrici d´acne, macchie superficiali iperpigmentate). Il Laser Skin Resurfacing consiste nella rimozione del tessuto cutaneo, strato per strato, attraverso una selettiva vaporizzazione dello stesso, favorendone una successiva più regolare riepitelizzazione, la rigenerazionme del collagene e una sorta di effetto lift in grado di appianare la cute. Galimberti ha tra l´altro rilevato che negli Stati Uniti si è assistito a un vero e proprio boom della richiesta di questi trattamenti, in quanto per la loro intrinseca mini-invasività e per la loro peculiarità di indicazione (in pratica correggono problemi assai diffusi nella popolazione, anche in fasce di età relativamente giovani) consentono di raggiungere risultati molto significativi con il minimo rischio per i pazienti. . .  
   
 

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