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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Novembre 1998
 
   
  PRESIDI ANTINCENDIO: GLI HALONS. CONSORZIO ECOFIRE E ALLARME OZONO

 
   
  Milano, 27 novembre 1998 - Nel corso di una tavola rotonda in occasione della mostra Sicurezza in corso a Fiera Milano, Gianmario Malnati, presidente del Consorzio Ecofire, ha richiamato lŽattenzione della Pubblica Amministrazione, degli operatori e degli utenti sulle problematiche legate allŽeliminazione degli halons ( composti che contengono alogeni, quali bromo, cloro e derivati) dai presidi antincendio, come previsto dalle normative legate alla tutela dellŽambiente. Il Consorzio Ecofire, ente senza fini di lucro, sorto nel 1997 per la raccolta e il trattamento dellŽhalon, raggruppa 55 soci su tutto il territorio nazionale ed è una emanazione della Uman (Associazione Industriale del settore Antincendio) aderente alla Anima. Entro il 31 dicembre 1998 ( ma è stata avanzata una richiesta di proroga del termine a fine 1999 ed inoltre esiste una normativa contraddittoria che sembra spostare il tutto a fine dellŽanno 2008) occorrerebbe dismettere e/o sostituire gli halons (alogenati) nei presidi antincendio anche se un Decreto del 5 febbraio scorso ha riqualificato tali sostanze, considerate fino ad ora "prodotti nocivi" (legge Ronchi 22/97), classificandoli come rifiuti non pericolosi recuperabili e assoggettandoli, quindi, anche alle restrizioni e agli adempimenti previsti per questi ultimi. Si stima che in Italia esistano circa 10 milioni di kg di halons da dismettere (ma al Ministero dellŽ Ambiente risultano solo 2, 5 milioni di kg) che richiederanno da 15 a 20 mesi per essere eliminati in maniera appropriata con costo globale di circa 200 miliardi di lire. Nel corso della tavola rotonda è stato sottolineato che esiste in Italia "molta confusione" in merito alle modalità di dismissione di questi rifiuti, oltre, appunto, a numerose lacune e contraddizioni nelle regolamentazioni emanate dai diversi organi competenti. Per cercare di fare chiarezza, il Consorzio Ecofire ha elaborato una "circolare esplicativa " che sintetizza tutti i numerosissimi adempimenti per dismettere gli halons in maniera corretta. Ecofire è preoccupata per la prospettiva che, a fronte, dei molteplici vincoli burocratici, gli utenti si limitino, semplicemente, a scaricare gli halons dei loro impianti in atmosfera così causando incalcolabili danni ambientali, in particolare per quanto riguarda il "buco dellŽozono". Malnati ha detto che "poiché come consorzio siamo consapevoli del fatto che la salvaguardia dellŽambiente non è un tema riservato agli addetti ai lavori, ma un problema che coinvolge lŽintero sistema socio-economico, riteniamo che anche queste problematiche debbano essere oggetto di una più vasta campagna di informazione e chiarificazione, rivolta sia agli operatori economici sia al grande pubblico, sulla quale ci sentiamo direttamente impegnati". AllŽincontro sono intervenuti anche Giancarlo Bianchi e Roberto Marchini del Consorzio Ecofire e rappresentanti di aziende ed enti (tra cui Enel a Abi) per illustrare le problematiche connesse con lŽorganizzazione e il costo delle iniziative da intraprendere per soddisfare le esigenze delle normative sullŽargomento. Rilevato tra lŽaltro che lŽargomento è di competenza dei Ministeri dellŽAmbiente e dellŽIndustria per cui i Vigili del Fuoco - che dipendono dal Ministero dellŽInterno- non sono coinvolti nella vicenda della normativa riguardante gli halons nei presidi antincendio .  
   
 

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