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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Dicembre 1998
 
   
  FITOSANITARI CHIMICA: MIGLIORANO LA VITA A TAVOLA. L´ASSEMBLEA AGROFARMA

 
   
  Milano, 2 dicembre 1998 - All´assemblea annuale di Agrofarma, Associazione nazionale delle imprese di prodotti fitosanitari, che fa parte di Federchimica, è stato in particolare affermato che la chimica migliora la qualità della vita dell´uomo anche a tavola e che senza i prodotti fitosanitari "oggi non è pensabile fare agricoltura in quanto diminuirebbe fatalmente la produzione, mentre i prezzi crescerebbero in modo esponenziale". Lorenzo Patuzzo, presidente di Agrofarma ha rilevato che "ormai da alcuni anni il cibo nel piatto degli italiani è sano e sicuro, sottoposto a numerosi controlli da parte dei Ministeri della Sanità e delle Politiche Agricole e degli agricoltori italiani". Inoltre, è stato ricordato che grazie ai fitosanitari, in Italia, dalla fine della seconda guerra mondiale non vi è più carenza di alimenti: almeno fino al 1945, invece, erano comuni le malattie da sottoalimentazione. La qualità perseguita dalle istituzioni e dagli agricoltori italiani è verificata e tutelata da migliaia di controlli igienico- sanitari realizzati ogni anno dal ministero della Sanità attraverso il lavoro di centinaia di laboratori certificati, pubblici e privati, che si occupano del monitoraggio dei residui dei prodotti fitosanitari nelle derrate alimentari e negli alimenti freschi e trasformati come i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro. I controlli del Ministero della Sanità confermano che il 98, 3% degli 8000 campioni prelevati nella catena commerciale sono sicuri dal punto di vista sanitario. Il restante 1, 7% non è comunque "a rischio" in quanto i limiti fissati in Italia sono 100 volte superiori all´Adi, la soglia di tollerabilità stabilita dall´Organizzazione Mondiale della Sanità e della Fao. Patuzzo ha anche detto che " i prodotti fitosanitari sono ´alleatì dei nostri cibi che altrimenti verrebbero presi d´assalto dai parassiti animali e vegetali e non riuscirebbero nemmeno ad arrivare nei nostri piatti. In questi anni le aziende del settore hanno fatto grandi sforzi nella ricerca e nell´innovazione nel campo della sicurezza, della qualità e dell´efficacia sanitaria e ambientale: nel 1998 in Italia hanno investito il 5% del fatturato, oltre 70 miliardi di lire. I risultati sono visibili a tutti: negli ultimi 8 anni, la percentuale delle quantità di sostanze attive impiegate in agricoltura nel nostro Paese sono diminuite del 27%, mentre la loro efficacia è cresciuta". La qualità delle derrate alimentari è un primario obiettivo dell´agricoltura italiana al punto che le colture tipiche dell´ area mediterranea sono diventate oggetto di un preciso provvedimento del Ministero, oggi al vaglio della Commissione europea. A proposito della nuova legge sul settore, in discussione in Parlamento alla Commissione Agricoltura della Camera, Agrofarma ha richiamato l´attenzione sulla necessità "di evitare discriminazione con gli altri partner in Europa nell´agricoltura, che risulta essere determinante per l´economia e il benessere dell´Italia". È stato pure sottolineato che il fenomeno dell´agricoltura biologica in Italia si è confermato "marginale e insufficiente a soddisfare le esigenze alimentari del Paese: esso rappresenta, infatti, solo il 4% della superficie agraria utilizzata, di cui quasi il 50% destina- ta alle foraggiere e il 23 ai cereali, non destinati quindi direttamente al consumo umano". All´associazione Agrofarma aderiscono 50 aziende con oltre 2000 addetti e un fatturato 1998 superiore a 1400 miliardi di lire: nel corso dell´assemblea sono state evidenziate le nuove tendenze del settore con particolare riguardo al progetto di sviluppo dell´agricoltura europea "Agenda 2000", legato ai primi anni del nuovo secolo. In questo progetto viene data priorità assoluta alla sicurezza e alla qualità degli alimenti. Al convegno sono intervenuti anche: Dario Casati, direttore del Dipartimento di Economia e Politica Agraria Agroalimentare e Ambientale dell´Università di Milano; Pasquale Mainolfi, I dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali; Romano Marabelli, direttore del Dipartimento Alimenti, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero della Sanità . .  
   
 

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