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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Gennaio 1999
 
   
  A PALAZZO TE: "ROMA E LO STILE CLASSICO DI RAFFAELLO 1515-1527"

 
   
  Milano, 15 gennaio 1999 - È stata presentata al Circolo della Stampa di Milano la mostra dedicata a "Roma e lo stile classico di Raffaello 1515-1527", che si terrà dal 21 marzo al 30 maggio 1999 presso il Centro Internazionale d´Arte e di Cultura di Palazzo Te a Mantova. Enti promotori sono, oltre a Palazzo Te, la Città di Mantova, la Graphische Sammlung Albertina di Vienna e la Regione Lombardia-settore Cultura. La mostra si tiene nella splendida villa gonzaghesca mantovana opera di Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello: verranno presentati circa 300 fra dipinti, disegni, incisioni realizzati tra il 1515 e il 1527, periodo particolarmente problematico nel percorso artistico e stilistico del Maestro che si avvicinava sempre più ai principi dell´arte classica. A partire proprio dal 1515, Raffaello si avvaleva sempre più dell´opera degli allievi: molti dei disegni ritenuti di Giulio Romano e di Giovanni Francesco Penni sono stati messi in discussione e restituiti a Raffaello. Motivo centrale della mostra sarà la rappresentazione degli sviluppi dell´arte a Roma dalla morte di Raffaello (1520) fino al sacco di Roma del 1527, in conseguenza del quale la maggior parte degli artisti fuggiva ed avrebbe così diffuso i principi raffaelleschi. Il direttore scientifico Konrad Oberhuber e il coordinatore del progetto Achim Gnann hanno considerato, assieme a Raffaello ed alla sua officina, gli altri artisti attivi a Roma in quel periodo, per proporre così un´analisi globale, mai prima tentata, delle molteplici interazioni e rapporti tra i vari autori. Quindi, vi saranno presenze di Michelangelo, del Parmigianino, di Baldassarre Peruzzi, di Rosso Fiorentino, di Baccio Bandinelli. Si rammenta inoltre che nella bottega di Raffaello hanno lavorato artisti come Giulio Romano, Giovanni Francesco Penni, Giovanni da Udine, Perino del Vaga, Polidoro da Caravaggio e, tra gli incisori, Marcantonio Raimondi, Agostino Veneziano, Marco Dente da Ravenna, Ugo da Carpi. Delle 300 opere circa 170 saranno messe a disposizione dalla Collezione Grafica Albertina di Vienna, mentre sono una trentina gli altri musei prestatori, fra cui alcune delle maggiori istituzioni mondiali (Uffizi, Ambrosiana, Metropolitan Museum, Louvre. . ). Il catalogo della mostra sarà curato da Electa. .  
   
 

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