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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Maggio 2006
 
   
  VENETO / CANTINE APERTE: UN’OCCASIONE PER VIVERE IL TERRITORIO – VICEPRESIDENTE GIUNTA REGIONALE

 
   
  Assieme ad ogni bottiglia di vino che offriamo, noi proponiamo il nostro territorio, la nostra storia e la nostra identità; invito i produttori ad adottare il marchio del turismo del Veneto nel pakaging, per dare un’immagine unitaria alla nostra straordinaria produzione. E’ stata questa l’esortazione del vicepresidente della Giunta regionale, che stamani ha presentato l’edizione veneta della manifestazione “Cantine Aperte”, in programma in tutta Italia per domenica 28 maggio per iniziativa del Movimento per il Turismo del Vino. L’iniziativa vedrà coinvolte nel territorio regionale 89 aziende aderenti al sodalizio, in rappresentanza di quasi tutte le Denominazioni venete d’Origine Controllata, oltre a parecchie decine di altre aziende vitivinicole che comunque apriranno i loro battenti agli enoturisti e agli ospiti. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti il delegato regionale del movimento per il Turismo del Vino Hans Onno Stepski – Doliwa e il presidente della Strada del vino dei Colli Euganei Giorgio Salvan. Il vino è territorio, cultura, amicizia, piacere – detto in sostanza il vicepresidente della Giunta veneta – e Cantine Aperte è un’ulteriore occasione per accostarsi a questo settore d’eccellenza, che vede il Veneto primeggiare in Italia e nel mondo, con quasi 7 milioni di ettolitri di vino prodotto (circa 2 milioni 150 mila dei quali a DOC e DOCG), un’esportazione nel 2005 di oltre 4 milioni 474 mila ettolitri, per un valore di quasi 814 milioni di euro. E’ un “sistema vino”, quello veneto, che si articola in circa 77 mila aziende produttrici con 73 mila ettari di vigneto: una frammentazione che è insieme un elemento di tipicità, ma anche di debolezza, se si pensa che negli USA  quasi l’intero mercato enologico è controllato da 5 aziende. Di qui l’invio del vicepresidente della Giunta veneta a dare almeno al vino veneto un aspetto identitario, una connotazione unitaria, che indichi a chi lo consuma la provenienza dal più straordinario distretto mondiale dell’enologia. Segue nella pagina successiva Le Cantine che fanno turismo – ha ricordato ancora il vicepresidente – hanno visto aumentare il loro fatturato mediamente dal 12 al 15 per cento. Visitare le aziende produttrici significa accostarsi al territorio con un occhio più attento, capirlo senza bisogno di interpreti, assaporarlo in tutta la sua pienezza e complessità, dialogando con chi produce il vino ed è il massimo garante della propria produzione, certi di avere un interlocutore attento e con una grandissima voglia di migliorare. E assieme al vino c’è la possibilità di accostarsi alla ricca e variegata tradizione cucinaria veneta, fatta di prodotti di grandissimo profilo qualitativo, tipici, di tradizione e in moltissimi casi certificati dalla Denominazione o dalla Indicazione geografica. Dal canto suo, Stepski Doliwa ha ricordato la crescente attenzione per l’iniziativa, nata in sordina nel 1993, alla quale il Movimento per il Turismo del Vino intende accostare altre manifestazioni che permettano un rapporto diretto tra enoturisti e vino: Calici di stelle in estate e Benvenuta Vendemmia in autunno. A questo – ha detto dal canto suo Salvan – si accompagnano le altre aziono, messe in atto dalle Strade del vino e dei prodotti tipici, con il supporto della Regione, che non a caso vedono lavorare fianco a fianco non solo le aziende vitivinicole, ma anche quelle dell’ospitalità e della ristorazione. Delle 89 aziende venete aderenti al Movimento per il Turismo del Vino che nel Veneto daranno vita a Cantine Aperte edizione 2006, 2 si riferiscono alla DOC Valdadige; 1 alla DOC Bardolino; 1 alla DOC Lugana; 3 alla DOC Bianco di Custoza; 12 alla DOC Valpolicella; 3 alla DOC Soave; 3 alla DOC Vicenza; 2 alla DOC Breganze; 4 alla DOC Colli Berici; 7 alla DOC Gambellara; 1 alla DOC Bagnoli; 1 alla DOC Riviera del Brenta; 6 alla DOC Colli Euganei; 10 alla DOC Conegliano – Valdobbiadene; 3 alla DOC Colli di Conegliano; 3 alla DOC Montello e Colli Asolani; 18 alla DOC Piave; 8 alla DOC Lison Pramaggiore.  
   
 

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