|
|
|
 |
 |
|
| |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Gennaio 1999 |
|
| |
|
|
| |
VAN DYCK: LA MOSTRA DI FINE MILLENNIO AD ANVERSA
|
|
| |
|
|
| |
Milano, 28 gennaio 1999 - Presso la residenza milanese del Console generale del Belgio a Milano, Patrick Vercauteren, l´Ufficio Belga per il Turismo di Milano ha organizzato la presentazione della mostra "Van Dyck 1999" che si terrà ad Anversa dal 15 maggio al 15 agosto prossimi per celebrare il 400mo anniversario della nascita di Antoon Van Dyck (1599-1641). La mostra si svolgerà in tre sedi diverse: quella dal titolo "La retrospettiva Van Dyck: il pittore" presso il Museo Reale delle Belle Arti (15. 5-15. 8) con 90 opere, la maggiore esposizione mai tenuta per l´artista; presso la Casa di Rubens (15. 5-22. 8) con il titolo "Van Dyck: disegni di paesaggi che ispirano": si tratta dei più brillanti disegni di natura del paesaggio inglese, per lo più eseguiti come acquerelli e pionieri della gloriosa tradizione britannica in questo campo; al Museo Plantin-moretus (15. 5-22. 8): "Van Dyck: un artista grafico geniale". Insieme a Rembrandt e Goya, Van Dyck fu tra i pochi acquafortisti di fama mondiale che portarono l´arte della stampa a livelli sconosciuti fino ad allora. Vengono esposte opere estremamente fragili su carta che raramente escono dai sicuri e oscuri depositi dei gabinetti di stampe. Altre mostre collaterali: "Argento per Sir Anthony" al Centro dell´Argento di Anversa (15. 5-15. 8); "Dopo e come Van Dyck: il recupero romantico del Xix secolo": dal 15. 5 al 31. 10 presso Hessenhuis, presso la Bilbioteca Cittadina e presso il Museo del Folclore. "Diamond High Council Award ´99: il barocco e il gioiello con diamante oggi" al Museo del Diamante (5. 6-29. 8). "Un´immagine principesca" presso la Sala della Regina Fabiola (25. 6-17. 10): ritratti ufficiali, troni, scettri ed altri simboli pubblici di potenza dal 17mo secolo ad oggi. "Trouble spot painting" presso il Museo Nicc e Muhka (9. 522. 8): opere di 60 artisti contemporanei. "Enku (1632-1695)" presso il Museo Etnografico di Anversa (5. 5-29. 8): l´arte nagica del monaco buddista giapponese, contemporaneo di Van Dyck. Per la prima volta in Europa sono esposte 100 statue in legno dell´artista. "Henry Moore (1898-1986)" presso il Museo all´Aperto Middelheim (22. 5-15. 8). Antoon Van Dyck (che in fiammingo si pronuncia van deic, in italiano e altre lingue van dic e in inglese van daic ) nacque il 22 marzo 1599 ad Anversa (allora nei Paesi Bassi del Sud e oggi Fiandre), settimo figlio di una ricca famiglia di mercanti di stoffe. A 14 anni dipinse il suo primo autoritratto e a 18 era già maestro alla corporazione di San Luca di Anversa. Frequentò l´atelier di Rubens e in breve tempo diventò il pittore preferito della borghesia e della nobiltà di tutta Europa, in particolare anche in Italia (a Genova, Roma, Palermo, Venezia). Nel 1627 fu assunto ad Anversa dalla granduchessa Isabella ma il suo nome si affermò definitivamente presso la corte del re d´Inghilterra Carlo I. A Londra, dove abitava a Blackfriars, sposò una dama di corte ma il 9 dicembre 1941, una settimana dopo la nascita della figlia Justina, morì improvvisamente. Nessuno conosce le cause di questa scomparsa repentina. Fu sepolto nel Coro della Cattedrale di San Paolo ma la sua tomba e i suoi resti furono distrutti durante il grande incendio di Londra del 1666. Non sono noti discendenti viventi: la prima figlia si fece suora e delle possibili discendenze della seconda si è persa la traccia. Le opere di Van Dyck sono disperse in vari musei e collezioni in tutto il mondo, da Berlino, a Londra, a New York, a Genova, a Vicenza, a Palermo e così via. Nel 1997 si svolse a Genova una mostra dedicata al soggiorno genovese dell´artista. La manifestazione 1999 è coordinata da Antwerpen Open vzw che intende promuovere l´ offerta culturale della città di Anversa a livello nazionale e internazionale. Antwerpen Open/van Dyck 1999 opera sotto l´alto patrocinio del re del Belgio Alberto Ii e della regina Paola. A Milano, la manifestazione è stata presentata alla stampa da Bruno Verberot e Ben Van Beneden. . |
|
| |
|
|
| |
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|
