Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Febbraio 1999
 
   
  ABUSIVISMO E CONTRAFFAZIONE NELLA MODA: PERDITE PER 100 MLD $

 
   
  Milano, 24 febbraio 1999 - Nell´ambito del convegno "Frodi, abusivismo, contraffazione: diritto, mercati, criminalità " è stata presentata una indagine della Camera di Commercio di Milano dalla quale risulta che il 75, 6% degli imprenditori commerciali milanesi del settore abbigliamento e pelletteria ritiene di aver subito danni da abusivismo e contraffazione. Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio di Milano, ha detto che "l´abusivismo è un fenomeno che ha fatto registrare negli ultimi 10 anni in Italia un aumento del 1200% giungendo a rappresentare il 5/7% dell´intero commercio internazionale, e causando 100 miliardi di dollari di perdite. L´italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo dopo Corea del Sud e Taiwan come produzione, commercio e consumo di prodotti contraffatti. Il fatturato annuo dell´industria del falso è stimato tra 7 e 10mila miliardi di lire. Tra i settori maggiormente colpiti, dopo cinema e home-video, c´è la moda". Secondo l´indagine il 35% delle imprese milanesi ha subito un danno economico tra 6 e 20 milioni di lire; l´11, 9% oltre i 21 milioni. Pelletteria e calzature (57, 5%), abbigliamento esterno (47, 5%), abbigliamento sportivo (30%) ed accessori (27, 5%) sono le categorie merceologiche più colpite. Tra i marchi: Levì s (12%), Rolex (10, 4%), Lacoste (9, 6%), Prada (9, 6%). L´80% dei consumatori è consapevole e si serve in modo deliberato di forme di abusivismo e contraffazione, anche se ha scarsa percezione del danno economico complessivo. Nel 90% dei casi la ragione principale dell´acquisto di merce contraffatta è il costo più conveniente del prodotto. Al secondo posto "voler apparire-fare bella figura" (11%). Per il 3%, invece, la ragione è la somiglianza tra merce contraffatta e quella autentica. La percentuale più elevata (90%) riguarda il settore della pelletteria. .  
   
 

<<BACK