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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Ottobre 2006
 
   
  FRANCO OPPINI E NINI SALERNO IN BERSAGLI DI VETRO AL TEATRO SAN BABILA

 
   
   Milano, 9 ottobre 2006 - Amedeo (Nini Salerno), cinquantenne divorziato divide la casa con Giulio (Franco Oppini). I due sono amici di mezz’età ma molto diversi: l’uno è un professionista della seduzione e abile pirata dei sentimenti, l’altro un goffo corteggiatore votato agli insuccessi e alle tribolazioni amorose. L’esasperante situazione vissuta da Amedeo lo spinge a un pizzico di follia: sequestrare l’amico e la sua nuova compagna Silvia (Barbara Terrinoni), trentenne delusa dalle innumerevoli infedeltà del marito e decisa a rifarsi una vita. Soltanto loro potranno aiutarlo -con un metodo a sorpresa- impartendogli il vademecum della seduzione. Nini Salerno rinnova per il debutto milanese al Teatro San Babila la sua godibilissima commedia modificandone alcuni aspetti e “cercando di evitare di muovermi come un elefante in una cristalleria, in omaggio a questi tempi dove tutto corre così veloce, al punto che ieri è già domani” (N. S. ). Saranno quindi i suoi personaggi, in un avvincente viaggio nel mondo dei sentimenti, ad accompagnare il pubblico nella piacevole avventura -tinteggiata a tratti di noir e di thriller mozzafiato ma a lieto fine- dove la risata liberatoria lascia il posto ad una riflessione molto più profonda sulle umane contraddizioni e sui sentimenti. “E’ difficile amare, è difficile essere amati. Quasi impossibile è essere felici. In ‘Bersagli di Vetro’ s’incontrano tre personaggi che sembrano dirci che nessuno sa come ci si deve comportare maneggiando le emozioni, che nessuno conosce le regole che si devono seguire quando si ha a che fare con i sentimenti. E che è meglio riderci sopra. ” Note d’autore. Dopo una sessantina di repliche della propria commedia, un autore ha il diritto di chiedersi: si può fare di più? Io me lo sono chiesto e ho deciso di modificare alcuni aspetti della vicenda in omaggio a questi tempi dove tutto corre così veloce al punto che ieri è già domani. Per la serie “non si può mai stare tranquilli”, ho dovuto mettere mano al personaggio femminile, Silvia, con l’assoluta consapevolezza di ficcarmi in un ginepraio. Ma tant’è…Cercando di evitare di muovermi come un elefante in una cristalleria, ho approfondito le tematiche dell’universo femminile nella speranza che un fascio di luce potesse illuminare meglio i tanto dibattuti rapporti uomo-donna. Ho voluto andare in questa direzione perché convinto che oggi la donna sia un essere più fresco dell’uomo e quindi molto meno usurato nelle sue sfaccettature. Fermo restando che trattando di lei, inevitabilmente si finisce a parlare anche di lui. Ma il punto è: sarà vero quello che l’una pensa dell’altro? Mi riterrei soddisfatto se almeno una delle frasi contenute nella mia commedia rimanesse incisa nell’orecchio dello spettatore anche solo per un istante. Telefono 02-76002985 .  
   
 

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