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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Marzo 1999
 
   
  CALZATURE: CALANO PRODUZIONE E ORDINI. 1999 "ANNO DIFFICILE"

 
   
  Milano, 3 marzo 1999 - In occasione della presentazione del Micammodacalzatura, Esposizione Internazionale della Calzatura che si svolge dal 4 al 7 marzo presso la Fiera di Bologna, Maurizio Pizzuti (Presidente Anci-associazione Nazionale Calzaturifici Italiani) ha detto che la situazione dellŽindustria calzaturiera permane critica: nel 1998 si è infatti replicato lo stesso copione dellŽanno precedente con produzione in calo, ordini in frenata ed export in difficoltà . In particolare, secondo dati Anci, la produzione del 1998 è calata del 3, 2% e i limitati ricarichi di prezzo non hanno consentito nemmeno il mantenimento del valore delle vendite. Il preconsuntivo dellŽanno scorso stima il valore della produzione a 15. 430 miliardi di lire, pari a un calo dellŽ1% rispetto al 1997. Per quanto riguarda le esportazioni (il settore vende allŽestero circa lŽ80% della produzione), secondo gli ultimi dati Istat dei primi 10 mesi dellŽanno, il calo è stato del 7, 6% in quantità e del 3, 4% in valore, con un prezzo medio dellŽexport salito di oltre il 4%. AllŽinterno dellŽUnione Europea la situazione rimane negativa con il 4% e un gruppo di mercati importanti che rivelano dinamiche molto insoddisfacenti per il settore della calzatura, come Germania, Francia e Benelux. LŽimport è cresciuto del 6, 2% in quantità e dellŽ1, 6% in valore con prezzo medio ridotto di oltre il 4%. I Paesi Ue si sono confermati competitors agguerriti (+5% in quantità ), con particolare riferimento allŽ area mediterranea. Battuta dŽarresto, invece, in alcuni Paesi dellŽest europeo ad eccezione di Polonia, Ungheria e Repubbliche Ceca e Slovacca. In radicale arretramento risultano i flussi provenienti dal Continente americano. Tendenza moderatamente positiva del mercato interno dove gli ordinativi dellŽultimo periodo dellŽanno (ottobre-dicembre) sono cresciuti dellŽ1, 5% in quantità . "Anche il 1999 -ha concluso Pizzuti non promette nulla di buono: lŽavvento della moneta unica ha eliminato qualsiasi oscillazione dei cambi accompagnata da una certa stagnazione del ciclo economico nei Paesi del vecchio Continente, le turbolenze dei mercati di mezzo mondo, dalla Russia al Brasile al Far East, un fisco sempre più pressante e le previsioni di ribasso della crescita economica, provocheranno un ulteriore inasprimento della competizione nel settore". .  
   
 

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