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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Ottobre 2006
 
   
  INAUGURAZIONE MOSTRA MARIO MICOSSI A UN ANNO DALLA SCOMPARSA DELLŽARTISTA

 
   
  Artegna, 9 ottobre 2006 -  Mpb - Le porte e le stanze della casa-studio del Maestro Mario Micossi ad Artegna si sono aperte al pubblico per la mostra che a un anno dalla scomparsa dellŽartista, le nipoti Elena ed Anna hanno voluto organizzare per ricordare lo zio, rispettando lŽimpostazione dellŽesposizione che si sarebbe dovuta tenere esattamente un anno fa e che era in pratica già pronta quando Micossi fu colpito da un malore che gli fu fatale. Il grande incisore infatti si è spento il 17 settembre 2005 allŽetà di 79 anni. In questa casa egli è però ancora vivo - ha detto una delle nipoti durante lŽinaugurazione alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, della consigliera Alessandra Guerra, dello storico dellŽarte Gianfranco Ellero, di molti artisti e di numerosissime persone amiche ed estimatrici dellŽarte e dellŽumanità di Mario Micossi. Un pubblico folto e commosso, raccolto sotto il pergolato di viti del cortile: "viti friulane, radicate in terra friulana, intorno a una casa difesa con i denti - ha ricordato ancora la nipote - per mantenerla in piedi, dopo il terremoto". E lŽannotazione sullŽarte dello zio è quella della leggerezza e della poesia: "una leggerezza di cui Micossi, con lŽincisione e lŽacquerello, ha fatto il suo campo di battaglia". Sacerdote della bellezza lo ha definito Ellero, ricordando il significato che per Micossi aveva il paesaggio: non solo un pretesto architettonico o naturalistico ma essenzialmente un luogo di sintesi tra uomo e natura. E la sua pittura e la sua incisione il frutto di leit motiv a lungo meditati, anche anni, spesso fino alla macerazione, tanto da farlo diventare il più grande lettore e interprete del paesaggio friulano di ogni tempo. Micossi - ha sottolineato il presidente del Consiglio Tesini - è lŽespressione di un friulano vero, colto, eclettico, versatile, fortemente radicato alla sua terra ma cittadino del mondo, ovvero mai straniero in patria e mai fuori del mondo: una metafora, per Tesini, a 30 anni dal terremoto, per dire dellŽamore per la propria gente e per la propria terra. Un messaggio, attraverso lŽarte, anche per la politica e per le istituzioni. Hanno parlato anche alcuni amici: Grazia Levi ha letto un messaggio inviato per lŽoccasione dallŽamico Carlo Scarsini, già direttore del Progresso Italiano di New York e corrispondente Ansa da Mosca, a testimonianza delle molte amicizie intrecciate indiverse parti del mondo, e anche quella di Alessandra Guerra è stata la testimonianza di unŽamicizia famigliare, ricca di ricordi personali non solo legati alla lezione artistica ma anche umana di Micossi. .  
   
 

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