|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Venerdě 07 Maggio 1999 |
|
|
  |
|
|
INVICTA-DIADORA:RISULTATI IN CRESCITA. QUOTAZIONE IN BORSA O ALLEANZE?
|
|
|
 |
|
|
Milano, 7 maggio 1999 - Giandomenico Lico, Presidente del Gruppo Invicta-diado- ra, ha illustrato risultati e prospettive dei due marchi italiani impegnati nella produzione di articoli per outdoor e sport attivo. Dopo l´acquisizione dell´intero capitale Diadora da parte di Invicta (a sua volta posseduta dalla finanziaria olandese "Garius", appartenente ad un gruppo di investitori internazionali), e´ stata mantenuta inalterata la specifica personalita´ di marca: le due sedi operative distinte (Invicta a Torino e Diadora a Caerano San Marco- Treviso) seguono il mercato dei singoli brand. Nel 1998 il Gruppo Invicta-diadora ha realizzato un fatturato totale di 570 miliardi di lire (170 miliardi Invicta e 400 miliardi Diadora), di cui 120 miliardi dei licenziatari: nell´anno precedente le due aziende distinte avevano realizzato un giro d´affari totale di 470 miliardi (130 miliardi Invicta e 340 miliardi Diadora). L´utile netto e´ stato pari a 17,3 miliardi con patrimonio netto di 120 miliardi: per il 1999 si stima un aumento del 5/6% del fatturato e di oltre il 20% dell´utile. L´andamento positivo dello scorso anno e´ stato ottenuto nonostante le difficolta´ di mercato ben rappresen- tate dalle forti perdite annunciate dai leaders del settore (Nike, Adidas, Fila). La produzione Invicta-diadora avviene per il 65% nel far-east asiatico e per il rimanente nell´est-europeo e in Italia. L´investimento in Comunicazione e´ stato pari a 45 miliardi nel 1998. Le prospettive sono ottimistiche: i consumi di accessori sportivi sono in aumento (+5% quest´anno) e la distribuzione ha necessita´di rinnovare urgentemente i propri stocks. Inoltre, nel 2000 vi saranno le Olimpiadi, in genere grande trampolino di lancio per il settore. Il Presidente Lico ha annunciato che l´azienda sarebbe pronta per essere quotata in Borsa (a Milano e Londra) in tempi abbastanza brevi (18 mesi),ma ha aggiunto che: "l´operazione potrebbe non rivelarsi necessaria nel caso di importanti alleanze con altri gruppi del setto- re per la costituzione di un grande polo italiano dello Sport". |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|