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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Maggio 1999
 
   
  GLI HALONS: NUOVE INIZIATIVE DEL CONSORZIO ECOFIRE

 
   
  Milano, 13 maggio 1999 - Il Consorzio Ecofire (Consorzio per la raccolta e lo smaltimento dell´halon) ha avviato ulteriori iniziative per la campagna di chiarificazione nei confronti degli operatori del settore antincendio, degli utenti e del grande pubblico in relazione alla eliminazione degli halons (idrocarburi idrogenati) dai presidi antincendio (come stabilito dalle norme comunitarie) e per l´uso sostitutivo di sostanze, ad esempio gli Hcfc (idro-cloro-fluoro-carburi) che sono tra le cause principali del fenomeno della riduzione della fascia protettiva di ozono nella stratosfera ( buco nell´ozono). Nel corso di una riunione stampa, il presidente del Consorzio, Gianmario Malnati, ha rilevato che "a sostegno delle tesi portate avanti da Ecofire è anche la recente sentenza del Tar del Lazio che dichiara illegale l´uso degli Hcfc nel settore antincendio e che riafferma la prevalenza legislativa comunitaria su quella nazionale, con particolare riferimento alla dismissione di Cfc, Halon e Hcfc contenuti negli impianti antincendio". Già nel corso di una tavola rotonda dello scorso marzo su ´´Smaltimento degli halons in Europa e in Italia: normative a confrontò ´, tenutasi a Sicurtech 99, era emersa la discrepanza tra la normativa italiana e quella europea riguardo all´ammissione in Italia dell´utilizzo degli Hcfc quali possibili sostituti degli halons, rappresentante ´´una chiara infrazione alla legge comunitaria, prevalente sopra ogni normativa nazionale, poichè queste sostanze sono da tempo proibite in Europa per uso antincendiò ´. Le conseguenze di tale politica, afferma Ecofire, sono evidenti: da un lato alcuni operatori potrebbero essere tentati di proporre un prodotto che in alcuni casi può risultare economicamente più vantaggioso, dall´altro, operatori e utilizzatori resterebbero sotto la minaccia di eventuali future sanzioni da parte dell´Unione europea. Anche per promuovere in Italia iniziative sulle possibili alternative ad impatto zero sull´ambiente, il Consorzio Ecofire ha pure avviato, in collaborazione con Legambiente, una campagna di sensibilizzazione rivolta sia alle istituzioni sia al grande pubblico. Infatti, Legambiente sta scrivendo a tutte le principali amministrazioni dello Stato (Ministeri), degli Enti Locali (Regioni, Provincie e maggiori comuni), alle Asl e agli ospedali perchè si dotino di sistemi antincendio compatibili con il regolamento europeo attuale e, per quanto possibile, anche senza conseguenze sull´effetto serra, quindi già adeguati ai futuri impegni internazionali. Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente, ha affermato che gli enti pubblici debbono essere i primi a rispettare le leggi e a proporre alle aziende soluzioni innovative ad impatto ambientale zero: gas inerti, quali argon e azoto, sistemi ad acqua, interventi sulla progettazione. ´´Solo in questo modo ´ha detto Poggio ´ il sistema produttivo italiano riuscirà ad anticipare le esigenze del mercato e ottenere un vantaggio competitivo a livello internazionale. La difesa degli Hcfc, quindi, è ormai una battaglia di retroguardià ´. Ecofire raggruppa 60 soci sparsi sul territorio nazionale e fu costituito nel • 1997 da Uman, associazione industriale del settore antincendio aderente ad Anima. .  
   
 

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