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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Maggio 1999
 
   
  GINOCCHIO:PROGRESSI"INCREDIBILI" DELLE PROTESI (MONOCOMPARTIMENTALI)

 
   
  Milano, 28 maggio 1999 - I progressi "incredibili" realizzati negli ultimi tempi nel settore delle protesi per i ginocchi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Milano dal titolo "Con la protesi il ginocchio torna nuovo" e in vista di un Congresso Nazionale presso l´ Ospedale Civile di Piacenza. In particolare sono state trattate le nuove protesi "monocompartimentali" nel quadro della evoluzione della protesica che sta interessando gradualmente tutte le articolazioni del corpo umano, dall´ anca al ginocchio, alla spalla e così via. D´altra parte, la richiesta di interventi di protesi è in costante aumento anche per le mutate condizioni di vita, in particolare per gli anziani che devono godere di una buona autonomia ed essere in grado di provvedere a se stessi per più tempo possibile. È sottolineato che nella evoluzione delle protesi del ginocchio si è giunti al convincimento che spesso sia sufficiente la sostituzione di un singolo compartimento e non di tutta l´articolazione, riuscendo ugualmente a dare una buona mobilità al paziente. Attualmente le grandi categorie di protesi del ginocchio sono due, quelle totali con sostituzione di tutta l´articolazione (la protesi sostituisce i due condili femorali, tutto il piatto tribiale e talvolta la rotula), e quelle monocompartimentali che sostituiscono uno solo dei condili (naturalmente quando l´altro condile sia sano). Sul successo di una protesi di ginocchio conta più che l´ età del paziente, la qualità dell´osso: questo riguarda in particolare le donne dopo la menopausa. In Italia, la patologia artrosica è più frequente nella donna ed è la causa che principalmente determina la protesi d´anca, ma anche quella del ginocchio. Mentre per l´anca l´età media si sta abbassando, per il ginocchio l´età più frequente è tra 65 e 75 anni. La durata di una protesi del ginocchio è attualmente tra 10 e 15 anni. Dopo questo termine si dovrà procedere ad un reimpianto. Alla conferenza stampa sono intervenuti il dott. Gherardo Giaretta, primario di Ortopedia e Traumatologia dell´Ospedale Civile di Piacenza e presidente del Congresso, e il dott. Giovanni Battista Giussani, primario di Ortopedia e Traumatologia dell´ Ospedale di Garbagnate. Il Congresso di Piacenza è patrocinato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot). .  
   
 

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