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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Giugno 1999
 
   
  INTEL: IL PRESIDENTE BARRETT SPRONA GLI ITALIANI ALL´E-COMMERCE

 
   
  Milano, 24 giugno 1999 - Il presidente e Ceo di Intel Corporation, Craig Barrett, ha sollecitato la comunità economica italiana al commercio elettronico "per sopravvivere e prosperare nella nuova economia digitale del Xxi secolo". Parlando ad un folto pubblico di utilizzatori e potenziali utilizzatori della rete informatica e alla stampa, nel corso di un convegno presso il Teatro Manzoni di Milano, Barrett ha affermato che entro i prossimi pochi anni ci si troverà in un mondo con oltre un miliardo di computer interconnessi e con un giro di affari in rete pari a mille miliardi di dollari: "Quando la concorrenza si trova solo a un click di mouse di distanza, le aziende devono necessariamente investire sempre di più nei rapporti con la clientela. Spostando la centralità dell´attenzione dal venditore al cliente, secondo i modelli del commercio elettronico, le società possono offrire alla propria clientela prodotti, servizi e informazioni esattamente quando, dove e come vogliono". Barrett ha anche ricordato che il commercio elettronico si sta diffondendo molto più rapidamente di quanto si pensasse e, guardando avanti, gli uomini delle vendite e dell´It dovranno mantenersi al passo con i tempi". "Il fulcro di tutto ha proseguito il presidente di Intel è Internet e tutto ruota attorno alla rete mentre Intel ha la capacità e l´esperienza per sostenere l´economia di Internet": "Internet rappresenterà per il Xxi secolo quello che la benzina è stata per il Xx. A differenza della benzina, tuttavia, il prezzo non sarà definito dalle risorse naturali, ma piuttosto dalla concorrenza e dalle regole del mercato: i bit dei computer saranno la benzina dell´economia di Internet. Maggiore la velocità di connessione e costi inferiori a livello locale e nazionale saranno i fattori che permetteranno di essere più competitivi". Barrett ha poi detto che Intel è convinta che il commercio elettronico giocherà un ruolo chiave nella crescita e nella capacità competitiva del sistema industriale italiano: gli acquisti on-line stanno "esplodendo" negli Stati Uniti e continuano a crescere in Germania e Inghilterra: ma i costi di accesso ad Internet in Italia rimangono per certi aspetti molto alti e questo, unitamente alla mancanza di servizi accessibili a banda larga, condiziona il successo dell´ e-commerce in Italia. Comunque, secondo uno studio Databank Consulting, il mercato italiano su Internet è previsto di 2 miliardi di dollari già nel corrente anno 1999 contro 448 milioni nel 1998 e ogni giorno ci sono 130 nuove società italiane che installano un sito Internet: all´inizio principalmente per illustrare i propri cataloghi e successivamente per muoversi nel commercio elettronico con un approccio più interattivo. A fine aprile scorso le società presenti in rete erano 75. 000 di cui 55. 000 disponevano di un sito. It e 20. 000 di un sito. Com. Barrett ha detto che il numero delle piccole imprese italiane (oltre due milioni che impiegano il 78% dei lavoratori del paese), la forza del marchio italiano e la solida struttura di collaborazione esistente, fanno sì che Internet e l´ ecommerce possano diventare lo strumento perfetto per favorire lo sviluppo dell´economia italiana nel Xxi secolo". D´altra parte, l´edutainement e Internet sono i motori di una continua espansione del mercato dei computer anche in Italia e sono pure allo studio possibili proposte di supporto Pc/internet con l´obiettivo di rendere il Paese e le piccole e medie imprese più competitive, attraverso la promozione dell´uso del Pc in ogni scuola, l ´offerta di tariffe Internet più convenienti e la progressiva riduzione del costo del software, inclusa la riduzione dell´Iva. Barrett ha infine detto che Intel vuole diventare il fornitore leader nell´economia basata su Internet offrendo soluzioni sia hardware che software e i recenti investimenti della società nei mercato di Internet e del Networking, come, ad esempio, l´accordo con Excite e l´acquisizione di iCat, Level One e Dialogic confermano la strategia degli investimenti orientati a rafforzare la posizione della società quale fornitore chiave per i due mercati convergenti, quello di Internet e quello delle telecomunicazioni. Intel, giro d´affari 1998 di 26, 3 miliardi di dollari con utile netto di 6, 1 miliardi, ha introdotto nel 1971 il primo microprocessore commerciale (il 4004 che integrava 2300 transistor su un unico chip contro i 9. 500. 000 di transistor dell´attuale processore Intel Pentium Iii a 550 Mhz). Attualmente è il maggior costruttore al mondo di chip e uno dei maggiori fornitori di prodotti per il mercato personal computing, networking e communication. All´incontro milanese sono intervenuti anche il presidente di Ibm Italia, Elio Catania, che ha proposto "soluzioni globali per l´e-commerce", e Rudy Puryear, della Andersen Consulting, che ha illustrato le opportunità offerte dall´economia digitale. .  
   
 

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