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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Settembre 1999
 
   
  CONSUMI-PREZZI-DISTRIBUZIONE NEL 1998: L´ANALISI COOP

 
   
  Milano, 10 settembre 1999 - Enrico Migliavacca, Presidente Associazione lombarda cooperative di consumatori, ha presentato il rapporto annuale di Coop sulla situazione dei consumi, prezzi e distribuzione in Italia. Nel 1998 i consumi delle famiglie (1. 224. 882 miliardi di lire, pari a +4, 1% a prezzi correnti), hanno ridotto la loro incidenza sui consumi finali interni dal 78, 7% al 76, 2%: tale andamento è dipeso da fattori quali l´aumento della spesa all´estero (+2, 1%); la riduzione di quella degli stranieri in Italia (-0, 6%); la fine degli incentivi pubblici alla rottamazione degli autoveicoli. I beni durevoli, pur decelerando notevolmente, sono rimasti comunque la componente più dinamica dei consumi. La propensione al risparmio è tornata ad aumentare dal 12, 8% al 13, 7%. I pasti fuori casa sono una voce in continua evoluzione: nel corso del primo trimestre 1998 sarebbero stati 1, 3 miliardi i pasti erogati per un prezzo medio di 13. 800 lire ed un valore complessivo di oltre 17. 500 miliardi (da cui un valore annuo di circa 70. 000 miliardi). Tra i primi 50 prodotti più venduti nella grande distribuzione -rileva la Coop tre hanno superato nel 1998 i 1. 000 miliardi di vendite: il caffè tostato normale (1. 186 miliardi), acquistato dal 94, 7% delle famiglie italiane per un consumo medio di 6, 8 kg. ; la pasta di semola secca (1. 097 miliardi), acquistata dal 99, 4% delle famiglie per un consumo medio di 61, 4 kg; l´acqua minerale (1. 037 miliardi) acquistata dal 79, 4% delle famiglie per un consumo di 231, 8 litri. Per quanto riguarda i prezzi, il settore più inflazionato risulta quello dell´abitazione, mentre un capitolo di spesa molto elevato si rileva nel consumo di alcool e tabacco. Prezzi in discesa nelle comunicazioni a causa della forte espansione di mercato. I prezzi alimentari tendono a decelerare. Coop Italia rileva che i propri prezzi crescono a ritmi molto contenuti, quando addirittura non calano. La distribuzione in Italia rispecchia i processi di concentrazione e razionalizzazione del sistema europeo (si ricorda la fusione Carrefour-promodes che ha creato il primo gruppo in Europa): tuttavia, rimane consistente il divario sul piano della concentrazione e su quello delle dimensioni dei gruppi maggiori. "A prescindere dagli effetti concreti -afferma Coopdella recente riforma della legislazione commerciale, continuerà sicuramente a esserci spazio per una consistente crescita numerica delle unità di vendita dei formati moderni". .  
   
 

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