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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Ottobre 2006
 
   
  TORINO: APPROVATO IL DDL SULLE AUTOSTRADE REGIONALI

 
   
  Torino , 10 ottobre 2006 - Concessioni ai privati per realizzare strade e autostrade, forme di finanziamento innovative e pedaggi ombra. Sono queste le maggiori novità introdotte dal disegno di legge approvato oggi dalla giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli. Il testo, dedicato a programmazione, sviluppo e realizzazione della rete stradale e autostradale di interesse regionale, ha lo scopo di promuovere il ricorso a capitali privati per realizzare le infrastrutture e avvia nuove forme di approvazione dei progetti con il coinvolgimento delle autonomie locali. Tra le forme di finanziamento viene introdotto il project financing, che utilizza la concessione di costruzione e gestione come “cornice” giuridica per le operazioni di finanziamento privato delle opere pubbliche. I privati costruiscono, anticipando lo sforzo-lavoro e il rientro economico avverrà tramite pedaggio oppure, da parte dell’ente pubblico, attraverso i cosiddetti pedaggi ombra. <In poche parole sarà l’ente pubblico a pagare i pedaggi all’ente gestore in base al numero dei passaggi e alla qualità del servizio>. Si tratta di un sistema di uso abituale nei paesi anglosassoni, ma che per l’Italia è ancora una novità: <con questa legge - spiega Borioli- ci dotiamo di uno strumento importante che ci consente di agire in autonomia e nella situazione contingente ci è utile per riuscire a portare avanti quel pacchetto di opere che è irrealistico aspettarsi che possano entrare tra le priorità del governo in questo momento>. Tra questi, ci sono alcuni interventi strategici per il territorio regionale: corso Marche, il tunnel lungo il Po, la tangenziale o gronda est, il raccordo Biella A4, la bretella fra Acqui Terme e la A26. <Infrastrutture prioritarie e strategiche per la regione, ma che, in un periodo di crisi delle risorse pubbliche - precisa Borioli - non rientrano tra le priorità del Governo>. Il disegno di legge inaugura anche nuove forme di approvazione dei progetti attraverso un meccanismo basato su una conferenza dei servizi in due fasi, sul modello di quelle usate per le opere olimpiche. <In questo modo – spiega Borioli - dovremmo essere in grado di accelerare l’iter di approvazione delle opere, esaminando i progetti con il contributo degli enti locali interessati>. .  
   
 

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