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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 1999
 
   
  TRENTINO D’INVERNO, TECNOLOGIE DELLA NEVE E CALDA OSPITALITÀ

 
   
  Trento, 2 novembre 1999 - Un ambiente naturale incorniciato dalle Dolomiti, le montagne forse più famose del mondo; caroselli sci ai piedi da una valle all’altra lungo 600 chilometri di piste da discesa (e ben 480 per il fondo) serviti da 288 impianti di risalita modernissimi, veloci e confortevoli; tracciati d’ogni difficoltà, sempre innevati e sempre sciabili in completa sicurezza per l’intera stagione, grazie anche ai 3000 cannoni per la produzione della neve programmata. E poi un’ospitalità che è tradizione - ancor prima che professione, nei 1700 alberghi d’ogni categoria con quasi 90mila posti letto, infinite occasioni stimolanti per far conoscere all’ospite un patrimonio d’arte, storia, cultura e tradizioni particolarmente ricco. Come può esserlo quello d’una terra di montagna, calata nel cuore delle Alpi, da secoli cerniera e luogo d’incontro fra nord e sud Europa. La stagione bianca, in Trentino, è un mix di tecnologia applicata alla neve, panorami irripetibili, cordialità e calore nei rapporti umani fra maestro di sci ed allievo lungo le piste oppure la sera, al tepore d’un caminetto, in compagnia di amici vecchi e nuovi. Ormai da oltre un decennio, l’impegno degli operatori è orientato ad una "qualità globale" dell’offerta vacanza, nella quale la vivibilità delle stazioni e gli alti standard dei servizi assicurati nel comparto ricettivo ed a livello di infrastrutture, si coniugano e completano con un’attenta ed equilibrata politica dei prezzi. Secondo precise scelte del Governo locale, il Trentino è una Provincia Autonoma con notevoli competenze legislative tradotte in una logica politica di tutela e difesa del patrimonio ambientale (prima risorsa ed ingrediente del "fare turismo"), rmai da anni si lavora sull’esistente piuttosto che dar vita a nuove strutture ed infrastrutture. Così, si migliorano o ristrutturano gli hotel esistenti, con investimenti medi annui di 85 miliardi di lire (negli ultimi 8 anni), vengono potenziate o rimodernate seggiovie e funivie già in funzione senza costruire altri impianti (investimento medio annuo, 32 miliardi di lire negli ultimi 9 anni), si sistemano d’estate i tracciati delle piste (investimento medio 21 miliardi di lire l’anno negli ultimi 9 anni), ormai ovunque assistite dai sistemi d’innevamento programmato. Un lavoro teso al miglior comfort ed all’assoluta sicurezza di quanti scelgono le nostre montagne per sciare, invogliati anche da un clima generalmente soleggiato per la maggior parte della stagione (le giornate serene o poco nuvolose sono oltre il 65 per cento nel periodo da dicembre ad aprile): sport e tintarella, quindi, nella quasi assoluta certezza di non perdere nemmeno una giornata della propria (e tanto aspettata) settimana bianca. Ma il bel tempo ed il sole, viene da chiedersi, non sono in contrapposizione con la neve, elemento base dell’offerta sci? Anche in questo caso le statistiche confortano: in media negli ultimi dieci inverni in Trentino sono caduti ogni stagione 3 metri di neve, e quando le precipitazioni fossero insufficienti, ecco la garanzia fornita dai sistemi d’innevamento programmato, ormai ampiamente diffusi nelle ski area del Trentino. Oltre a costituire un ottimo "fondo" approntato lungo i tracciati all’inizio della stagione in modo da trattenere al meglio quella caduta dal cielo, la neve prodotta dai cannoni permette di integrare precipitazioni eventualmente deboli e soprattutto di ripristinare tratti delle piste sottoposti a particolare usura (dove ci siano passaggi obbligati o pendenze particolari) con vantaggi per gli sciatori in termini di comfort e sicurezza. Per informazioni: Apt Trentino Tel: 0461/497360 .  
   
 

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