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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Ottobre 2006 |
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CONVEGNO: LA PERCEZIONE DEL RISCHIO ALIMENTARE MAGGIORE INFORMAZIONE PER UN CONSUMATORE PIU’ CONSAPEVOLE
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Il 50,2% della popolazione del Veneto colloca al primo posto tra i fattori ritenuti più pericolosi per la propria salute i problemi di inquinamento, in particolare quelli legati al traffico e il 26% del campione considera “quello che si mangia” un rischio. Per farvi fronte gli elementi di garanzia cui i consumatori ricorrono più spesso sono la possibilità di controllare il processo produttivo (un proprio orto) e il consumo di prodotti di minor livello di manipolazione industriale. Sono questi, in sintesi, alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta dall’Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare della Regione del Veneto relativamente alla percezione del rischio alimentare da parte del consumatore. I risultati dell’indagine, che ha coinvolto 800 famiglie venete, sono stati presentati nel corso del convegno “A tavola con sicurezza – La percezione del rischio alimentare in Veneto”, tenutosi questa mattina a Venezia, presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista. Altro dato è quello relativo alla fiducia: le informazioni sono considerate veritiere se formulate da tecnici o da organizzazioni di consumatori, meno se provenienti da altre associazioni, da imprenditori o dalla pubblicità. A questo proposito è emersa la necessità di progredire sul piano comunicativo: gli esperti e i tecnici devono proporsi nella comunicazione e i politici acquisire fiducia da parte dei cittadini. L’indagine ha messo in evidenza anche la notevole importanza che viene data al livello di istruzione sulla percezione del rischio, confermando l’esigenza che la scuola debba offrire un supporto nella comprensione dei concetti scientifici che determinano il rischio, ovvero, le dimensioni e le variabili che ne determinano l’incertezza, i fattori socio-culturali che trasformano un pericolo in rischio. Nel suo intervento l’Assessore regionale alla Tutela del Consumatore, Sicurezza alimentare e Servizi Veterinari, Elena Donazzan, dopo aver ricordato quanto la Regione ha fatto in questi anni con i Piani Triennali Sicurezza Alimentare 2002/2004 e 2005/2007, ha voluto ribadire, che a seguito dei danni causati da una cattiva informazione relativa ad alcuni casi di emergenza, come mucca pazza, diossina nei prodotti a base di carne derivati da importazioni dal Belgio e, da ultimo, l’influenza aviaria, si è avvertita la necessità di un forte intervento di comunicazione del rischio, poiché la situazione sanitaria percepita dalla popolazione non corrispondeva assolutamente a quanto riportato negli interventi operati sui media dalle Autorità. “Sul fronte della sicurezza alimentare e più in generale della tutela del consumatore, – ha precisato l’Assessore Donazzan – la Regione del Veneto sta insistendo sulla necessità di un’adeguata ed efficace informazione al cittadino-consumatore. Infatti, questa tematica sarà parte rilevante dell’imminente piano annuale di riparto delle risorse per la tutela del consumatore, così come sarà oggetto di interventi mirati. Siamo certi – ha concluso l’esponente regionale – che un consumatore più informato è un consumatore più consapevole ed effettivamente più libero”. . |
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