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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Dicembre 1999
 
   
  MONTEPULCIANO DŽABRUZZO -

 
   
  EŽ uno dei grandi rossi autoctoni italiani, apprezzato in tutto il mondo. Conosciuto fin dallŽantichità, il vino pretuziano, sembra abbia rinfrancato le truppe dŽAnnibale nel passaggio verso Teramo. Publio Ovidio Nasone nativo di Sulmona nei giorni di esilio rimpiangeva i vini della valle Peligna, culla del vino abruzzese. Della presenza delle uve di Montepulciano in Abruzzo, dei suoi rosati e dei suoi rossi, si espressero amabilmente i viaggiatori durante il Grantour nel Bel Paese. LŽabruzzo può considerarsi una delle regioni emergenti del panorama mondiale in grado di competere con le produzioni di tutto il mondo grazie ad una serie di fattori a catena, e apporti della nuova generazione di tecnici, enologi, agronomi, e allŽadeguamento tecnico delle cantine. La produzione del vino in Abruzzo è di circa 5 milioni di ettolitri, il fatturato supera i 400 miliardi in valore ed incide del 28% sulla produzione lorda regionale. La produzione Doc sfiora 1 milione di ettolitri raggruppata nella denominazione Contriguerra (riconosciuta nel 96), Trebbiano dŽAbruzzo (1972) e Montepulciano dŽAbruzzo (1968). A ciò si aggiungono 9 vini ad indicazione geografica tipica. Sono circa 150 le aziende abruzzesi presenti sul mercato del vino in bottiglia (aumentate del 50% negli ultimi cinque anni) e ascesa massima delle esportazioni che dal Ž92 ad oggi sono passate da 150 ad oltre 300 mila ettolitri e da 20 ad 80 miliardi di valore. Apprezzati in Germania (39% delle esportazioni) in Usa (il 18%), in Belgio, Lussemburgo e nei Paesi del nord Eruropa, specie in Svezia e in Danimarca. Un panel di esperti degustatori, composto da sommelier ed enologi, hanno evidenziato una serie di descrittori sensoriali: sentori di viola, bacche (more, lamponi) drupe (ciliegia), speziato, liquirizia e vegetale (seccco e fresco). Nel bicchiere il Montepulciano ha un colore rosso rubino intenso, con lievi sfumature violacee quando è giovane, granata dopo alcuni anni di maturazione. Il sapore risulta asciutto, sapido, leggermente tannico, con un retrogusto di liquirizia. Robusto di corpo ben si adatta allŽinvecchiamento. Il Cerasuolo, caratteristico rosso cerasa, ottenuto con una diversa tecnica di vinificazione e un limitato periodo di fermentazione, ha un odore vinoso di ciliegia, un gusto fresco, fruttato, di discreta pienezza, con retrogusto mandorlato. Testimonial della campagna pubblicitaria la presentatrice Kay Rush. Tel. 0871/63538. .  
   
 

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