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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Dicembre 1999
 
   
  TV E RADIO: MONITORIAGGI, ARRIVANO I MEDIA SVIZZERI IN ITALIA, SINERGIE E PARTITE DI CALCIO ANCHE SULLE RADIO PRIVATE

 
   
  Milano, 9 dicembre 1999 -Mentre l´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si pone il dubbio se esistano o meno posizioni dominanti nel sistema tv italiano, la stampa nazionale rende noto che domenica 5 dicembre 99 , in prime time, le reti ammiraglie di Rai e Mediaset hanno concentrato su di loro il 63 % dell´audience complessiva. Nel frattempo è partita la sperimentazione de L´osservatore Radio Tv. All´indirizzo http://www. Geocities. Com/area51/omega/1966/ossertv. Htm sono iniziate le prove tecniche di un servizio in tempo reale di monitoraggio radiotelevisivo dell´area milanese (per ora) rivolto agli operatori del settore ma anche ai semplici appassionati del medium radiotelevisivo. Il sito è curato da Dario Dossena e Andrea Lombardo (collaboratori, peraltro, di Rea Nl). L´iniziativa è interessante per quanto riguarda la tempestività degli aggiornamenti. Novità anche per quanto riguarda la televisione e la radio svizzera a Milano, infatti, dal primo gennaio 2000 saranno operativi nella metropoli lombarda due nuovi studi (uno televisivo e l´altro radiofonico) della radiotelevisione svizzera in lingua italiana. La direzione passerà nello stesso periodo da Marco Blaser a Remigio Ratti. È proprio il dirigente uscente, Blaser, a spiegare che l´emittente si porrà in concorrenza diretta sia con le grandi reti che con le emittenti locali, nell´ambito del superamento dell´anacronistico concetto di confine tra le regioni Piemonte e Lombardia ed il Ticino. Invece per quanto riguarda le radio italiane , cinque grandi emittenti tv del Nord Italia, quali Teleradiocity Piemonte; Teleradiocity Lombardia; Teleradiocity Liguria; Tele Padova (Triveneto) e Sesta Rete (Emilia Romagna, dal 1° gennaio 2000 proporranno alla propria utenza un palinsesto comune attraverso il nuovo circuito tv Opus Tv offerto come Italia 7 Gold. Nel frattempo si apprende che in un comunicato stampa emesso il 2 dicembre 1999 il Giudice di Bologna, dottoressa Graziosi, ha sciolto la riserva sul ricorso presentato dall´emittente radiofonica esclusivista delle partite di calcio del Bologna, contro Radio Bologna International, associata R. E. A. , difesa dall´avvocato Mauro Poli, per la violazione del limite dei tre minuti di cronaca imposto dal Regolamento del 5 agosto 1999 della Lega Calcio. Il giudice ha rigettato il ricorso, in quanto il Regolamento della Lega Calcio non può superare il diritto Costituzionale derivante dall´articolo 21 della Costituzione e dalla legge ordinaria 422/93 sul diritto di cronaca. La Rea - Radiotelevisioni Europee Associate - esprime la propria soddisfazione nel vedere confermata la tesi, portata avanti con giusta ragione dagli avvocati dell´Associazione, che il diritto di cronaca è intoccabile e che le società di Calcio, sulla base del famoso Regolamento di questa estate, hanno venduto dei diritti di esclusiva non commerciabili in quanto tutelati dalla Costituzione. Il Segretario Generale della Rea, Antonio Diomede, ha ribadito che "l´accordo dei 18 minuti di cronaca firmato con la Lega Calcio il 29 novembre nella sede dell´Autorità, è un notevole passo avanti rispetto alla precedente limitazione dei tre minuti del precedente Regolamento, ma è pur sempre una compressione del diritto di espressione e di informazione concessa dalla Costituzione. Tale limitazione, oltretutto, contrasta con i diritti costituzionali riconosciuti alla professione giornalistica" Ora, ha dichiarato, Antonio Diomede, il Ministro Cardinale o il Governo deve ufficialmente dichiarare di ritirare quel passo dell´articolo 10 del disegno di legge 1138 che testualmente recita " Ai soggetti di cui al presente comma è permessa la cronaca in ogni modo effettuata dell´avvenimento per una durata complessiva di tre minuti" . In mancanza di tale atto ufficiale, spetterà alla 8a Commissione del Senato e al Parlamento bocciare la limitazione del diritto di cronaca a tre minuti inserita nel disegno di legge 1138 a bella posta per mettere in difficoltà l´emittenza locale parlata ovvero le "talk radio" e le "talk tv". È la prima sentenza del genere in Italia. (Rea Nl) . .  
   
 

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