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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
 
   
  APPROVATA LA COOPERAZIONE CON GLI STATI VICINI PER I CITTADINI EUROPEI PROMUOVERE LA STABILITÀ NEI PAESI CONFINANTI PORTA BENEFICI ALL’UE

 
   
  Bruxelles, 11 ottobre 2006 - Secondo un sondaggio speciale di Eurobarometro sulla Politica europea di vicinato, gli europei pensano che incoraggiare e sostenere le riforme nei paesi vicini all’Unione europea comporterà dei benefici per quegli Stati sia in termini di governance che di sviluppo economico e sociale. I cittadini sono convinti, inoltre, che promuovendo la stabilità, creando un contesto economico favorevole, e favorendo una reciproca apertura dei mercati, si contribuirà alla prosperità all’interno dell’Ue. Il 68% degli intervistati ha una percezione positiva delle relazioni con i paesi vicini e crede che la collaborazione con questi paesi porterà vantaggi reciproci. In particolare, i cittadini Ue considerano importante la cooperazione in ambiti quali lo sviluppo economico (88%), l’energia (87%), l’ambiente (87%), la democrazia, l’istruzione e la formazione (83%), la ricerca e l’innovazione (78%) e l’immigrazione (77%). Il 90% degli europei sente il bisogno di rafforzare i legami con gli Stati limitrofi soprattutto nella lotta al crimine organizzato e al terrorismo. Sui grandi temi di attualità, come l’immigrazione, il 64% degli intervistati è convinto che una stretta collaborazione con i paesi che circondano i confini comunitari permetterebbe di ridurre l’immigrazione illegale nell’Ue. Una larga fetta della popolazione dell’Unione ritiene, inoltre, che la cooperazione economica incrementerà la prosperità fuori e dentro i confini comunitari (61%) e aprirà nuovi mercati per l´ Ue (75%) e per le nazioni confinanti (64%). Da un punto di vista politico, una larga maggioranza ritiene che l’assistenza fornita dall’Ue ai propri vicini possa contribuire a rafforzare la pace (70%) e la democrazia (77%) al di fuori dell´Unione. Il 45% del campione esprime invece la preoccupazione che la pace e la stabilità delle nazioni europee possa essere messa in pericolo dagli aiuti destinati alle riforme negli Stati terzi; mentre l’81% degli intervistati teme per i potenziali costi economici necessari al sostegno di tali riforme. Tuttavia, il supporto comunitario alle riforme continua a essere giudicato utile dalla maggioranza dei cittadini, mentre il 52% degli intervistati è convinto che l’Ue debba ridurre le relazioni con chiunque non mostri dei progressi nei processi di riforma. Circa il tipo di rapporti che Bruxelles dovrebbe intavolare con i propri vicini, il 72% dei cittadini europei si dichiara favorevole a un ulteriore allargamento, a patto che non avvenga troppo velocemente. Una percentuale simile (70%) è d’accordo con l’idea di sviluppare con i paesi in questione delle relazioni speciali che non portino a una piena membership. L’opinione pubblica europea appare maggiormente divisa su come l’Unione debba comportarsi con i propri vicini a conclusione dell’attuale fase di allargamento. Per il 52% del campione, l’Ue dovrebbe trattare questi paesi come un qualunque paese terzo, mentre il 36% auspica un trattamento differente. .  
   
 

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