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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
 
   
  “TRENTINO LAB”, L’OSSERVATORIO DEGLI ATLETI TRENTINO

 
   
  Trento, 11 ottobre 2006 - È stata presentata a Rovereto la convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e il Centro Interuniversitario di Ricerca in Bioingegneria e Scienze Motorie (Cebism) che consentirà l’avvio del progetto “Trentino Lab”. Il laboratorio seguirà fino a una sessantina di sportivi di punta del Trentino, valutando la performance degli atleti (lo stato della loro condizione fisica, il livello di allenamento e le strade da seguire per meglio orientare la preparazione agonistica), analizzare il gesto sportivo sotto il profilo biomeccanico (analisi cinematica), o anche conoscere l’energia metabolica spesa (ad esempio, per sforzi non molto intensi ma prolungati come una gita in mountain bike). In particolare la struttura curerà la preparazione dei migliori atleti delle squadre provinciali di nuoto, atletica, ciclismo e sci. Alla presentazione ha partecipato, tra gli altri, l’assessore provinciale allo sport Iva Berasi: “La convenzione rappresenta un’opportunità per tutti gli atleti trentini, interessati a migliorare le proprie prestazioni. Il mondo sportivo trentino è fatto non solo dei campioni che già si sottopongono a questi test grazie alle squadre nazionali ma soprattutto di un vivaio di centinaia di ottimi atleti, i campioni di domani, ai quali noi vogliamo offrire l’opportunità di conoscere i propri limiti e di lavorare per migliorarli”. Il progetto “Trentino Lab” nasce grazie alla convenzione sottoscritta tra la Provincia Autonoma di Trento e il Centro Interuniversitario di Ricerca in Bioingegneria e Scienze Motorie (Cebism), attivo presso il Centro di Costo del Polo universitario di Rovereto. Alla presentazione della convenzione erano presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale allo sport Iva Berasi, il direttore del Cebism Federico Schena, i vertici del Coni trentino (il presidente Giorgio Torgler e il vice Carlo Giordani), i presidenti delle federazioni atletica leggera (Giorgio Malfer) e nuoto (Mario Pontalti) e Marco Zoller, presidente del Gs Brentonico per lo sci da fondo. Assieme ai dirigenti erano presenti anche alcuni atleti: ad incominciare dai fondisti Cristian Pallaver e Daniel Anesi (che si è sottoposto ad una serie di test in laboratorio). “L’obiettivo di Trentino Lab – ha spiegato l’assessore provinciale allo sport Iva Berasi - è di coinvolgere le istituzioni scolastiche e il mondo associazionistico sportivo nelle diverse componenti (dirigenti, tecnici, atleti, genitori) e di attivare un percorso di valutazione funzionale degli atleti trentini che svolgono attività sportiva di alto livello agonistico e sono inseriti nelle squadre rappresentative delle Federazioni sportive provinciali. Con l’iniziativa, che consente di verificare con adeguate strumentazioni scientifiche le attitudini fisico-tecniche degli atleti, si intende ampliare l’offerta allo sport trentino per crescere positivamente nel rispetto delle potenzialità dei soggetti praticanti”. Le federazioni nuoto, sci e atletica leggera hanno già fornito al Cebism la lista degli atleti che si sottoporranno ai test. Al momento manca solo la federazione del ciclismo. Un plauso all’iniziativa è arrivata dai dirigenti sportivi trentini. “Disporre di un laboratorio a Rovereto – ha spiegato Zoller – evita ai fondisti trentini di rivolgersi fuori regione e crea un rapporto ideale tra tecnici e ricercatori”. E proprio sul rapporto tecnici e ricercatori sono ritornati i presidenti delle federazioni atletica leggera e nuoto, Malfer e Pontalti: “Trentino Lab è uno strumento prezioso a disposizione degli allenatori che avranno così la possibilità di lavorare sui punti deboli degli atleti, migliorando le prestazioni”. La Provincia autonoma di Trento prevede una serie di iniziative per la promozione dello sport a livello scolastico e nel mondo giovanile ed è nell’ambito di questo contesto che nasce il progetto “Trentino Lab” per verificare le attitudini-psico fisiche dei giovani atleti. “Il laboratorio – ha tenuto a precisare il direttore del Cebism Federico Schena – vanta già una buona esperienza nello sci da fondo, ciclismo e corsa. La presenza di altre federazioni consentirà di ampliare il nostro campo di azione. Grazie alla convenzione, la struttura è a disposizione di tutti gli atleti trentini e soprattutto dei tecnici, ai quali metteremo a disposizione le nostro competenze e le nostre conoscenze. Trentino Lab non è solo uno spazio di ricerca ma rappresenta un metodo per migliorare le prestazioni dell’atleta. Per questo motivo siamo disponibili ad andare sul campo, sul terreno d’azione degli atleti, affinando così le tecniche di ricerca”. Secondo gli accordi, la Provincia affida al Cebism la realizzazione del progetto “Trentino Lab” che avrà sede presso i locali del Centro di Rovereto, il quale metterà a disposizione le proprie attrezzature scientifiche per l’effettuazione delle prove di valutazione agli atleti individuati e d’intesa con le Federazioni sportive provinciali del nuoto, atletica, ciclismo e sci. In totale saranno 60 gli atleti controllati, per complessive 150 prestazioni. Concretamente “Trentino Lab” svolgerà una serie di attività ed in particolare l’esecuzione delle prove di valutazione, seguite da una relazione tecnico-motoria: Test cardio-respiratorio per Vo2 max e soglia anaerobica in laboratorio su treadmill o cicloergometro; Verifica test aerobico sul terreno (corsa, ski roll, ciclismo, ecc. ) con sistema portatile; Test su ergometro specifico per arti superiori (massimale + resistenza); Test forza su Cybex o su sistema ergometrico isometrico (massimale + resistenza); Analisi cinematica sul campo mediante accelerometri digitalizzati; Test di analisi cinematica del gesto sportivo con sistema computerizzato optoelettronico Pro-relex; Valutazione composizione corporea ed analisi metabolica basale; Visita e consulenza medico sportiva. La convenzione prevede che la Provincia autonoma di Trento, attraverso propri funzionari o esperti allo scopo incaricati, comunicati anche al Cebism, potrà disporre in qualsiasi momento accertamenti e verifiche in merito alla qualità delle prestazioni erogate dal Cebism. I campi di applicazione di Trentino Lab spaziano dalla fisiologia e dalla meccanica di base, fino alle piste da sci e alle palestre. La sede di Rovereto del Cebism è stata inaugurata lo scorso 25 settembre e con essa anche il nuovo laboratorio all’avanguardia per lo studio avanzato della locomozione umana. Si tratta di un ampliamento del settore di ricerca che negli anni ha reso il Centro di Rovereto un vero e proprio punto di riferimento di eccellenza a livello nazionale per gli studi interdisciplinari sull’attività motoria e sportiva, soprattutto in montagna. L’unità di ricerca che opererà nel nuovo laboratorio avrà gli strumenti e le competenze per valutare la performance degli atleti (lo stato della loro condizione fisica, il livello di allenamento e le strade da seguire per meglio orientare la preparazione agonistica), analizzare il gesto sportivo sotto il profilo biomeccanico (analisi cinematica), o anche conoscere l’energia metabolica spesa (ad esempio, per sforzi non molto intensi ma prolungati come una gita in mountain bike). Un punto di vista importante, soprattutto ai fini della preparazione sportiva, perché permette di acquisire informazioni preziose su posizione, velocità e accelerazione dei segmenti corporei e sulla forza espressa nell’esecuzione del gesto. Il perfezionamento di questi dettagli tecnici può permettere all’atleta e all’allenatore di raggiungere prestazioni più elevate. Le attività di ricerca potranno fornire sviluppi applicativi sugli studi dei limiti della locomozione negli anziani o nelle persone soggette a riabilitazione, lo sviluppo di nuovi prototipi per l’industria nel campo dell’attrezzatura da montagna; i test funzionali per gli atleti fuori dalla pista per ottimizzare la performance e l’analisi della tecnica dei climbers, utilizzando sistemi di rilevazione cinematica direttamente sulla parte attrezzata. La struttura, innovativa dal punto di vista tecnico e scientifico, è infatti dotata di specifiche attrezzature idonee a riprodurre, sia in laboratorio che sul campo, diverse forme di movimento tipiche degli sport invernali. Ma il ruolo del Cebism è sempre stato strategico fin dalla fondazione del Centro, 12 anni fa. “Lavorare in settori di punta della ricerca – spiegano i responsabili del centro – richiede competenze interdisciplinari e di eccellenza che solo in rari casi si trovano in un unico ateneo. Il Cebism, in quanto struttura interuniversitaria che riunisce quattro atenei (Trento, Brescia, Udine e Verona) rappresenta un esempio riuscito di collaborazione accademica e scientifica. Non solo, le attività del centro permettono a Rovereto di riaffermare il suo ruolo di primo piano come città in cui la ricerca scientifica e l’università trovano terreno fertile. Porre, infine, l’accento sui temi della montagna e dello sport – ha concluso il rettore – significa valorizzare una vocazione scientifica che il Trentino è naturalmente chiamato a sviluppare, per la sua collocazione geografica, per il patrimonio naturalistico che lo caratterizza, ma anche per l’attenzione all’attività fisica come fonte di benessere che contraddistingue la sua offerta turistica. ” L’apertura del nuovo laboratorio per il Cebism non è soltanto un traguardo, ma rappresenta anche un importante punto di partenza: la città di Rovereto e la Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) hanno infatti chiesto la collaborazione del centro di Rovereto per la preparazione degli atleti nazionali in vista delle Olimpiadi di Vancouver 2010. Proprio come è avvenuto per Torino 2006, il Cebism avrà ruolo di coordinamento del supporto medico-sportivo per quanto riguarda le prestazioni sanitarie e i test di valutazione funzionale. Per maggiori informazioni: http://www. Form. Unitn. It/cebism/ .  
   
 

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