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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
 
   
  SUL LAVORO SI LITIGA SOPRATTUTTO PER LA CARRIERA E LO STIPENDIO

 
   
  Milano, 11 ottobre 2006 - Secondo una ricerca condotta dalla società di head hunting Robert Half Executive Search, in Italia i conflitti sul lavoro sono causati principalmente dai mancati avanzamenti di carriera (29%) e dal rifiuto di aumenti di stipendio (28%). Al terzo posto i licenziamenti (14%), seguiti dalla rigidità degli orari di lavoro (12%) e, in coda, dalle questioni riguardanti congedo di maternità (5%), pensionamento (5%) e valutazione delle performance (5%). La rilevazione è stata condotta a livello internazionale nel periodo giugno-agosto 2006, intervistando 2. 500 direttori finanziari e delle risorse umane, di cui 150 italiani. Secondo Vittorio Villa, responsabile di Robert Half Executive Search Italia, “L’indagine offre un quadro sostanzialmente positivo del clima interno alle imprese italiane, che appare meno stressato rispetto al resto del mondo industrializzato, dove risulta ben maggiore la pressione sui compensi e soprattutto sulle performance. Occorre però gestire con attenzione la legittima aspirazione dei collaboratori a crescere professionalmente e a guadagnare di più, per non rischiare di trasformare questo segnale di dinamismo in un elemento di frustrazione”. Di seguito le risposte alla domanda “Da cose nascono le occasioni di conflitto tra lavoratori e aziende?”:
Italia media internazionale*
Mancato avanzamento di carriera 29% 19%
Mancata revisione dello stipendio 28% 32%
Riduzioni del personale 14% 11%
Rigidità degli orari di lavoro 12% 10%
Pratiche di pensionamento 5% 3%
Valutazione delle performance 5% 19%
Politiche sulla maternità/paternità 5% 3%
Altri motivi 2% 3%
Fonte: Robert Half Executive Search, settembre 2006. (*) Paesi di provenienza del campione: Italia, Belgio, Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Repubblica Ceca, Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Nuova Zelanda. .
 
   
 

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