|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Ottobre 2006 |
|
|
  |
|
|
MASSERIA DEL FEUDO, NEL CUORE DELLA SICILIA, ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ: VERDEGGIANTI DISTESE DI VIGNETI, ULIVETI, PESCHETI E SUSINETI, OLTRE ALLA FILIERA ZOOTECNICA
|
|
|
 |
|
|
La Storia L’azienda Masseria del Feudo si trova nel cuore della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, a guidarla due giovani fratelli Francesco e Carolina Cucurullo, ed è la prima azienda in Sicilia per diversificazione di colture agricole. La storia della famiglia Cucurullo ed il suo interesse per l’agricoltura risale a cento anni fa, quando, il bisnonno Salvatore, acquista nel 1906 dai Principi Branciforti una larga fetta dell’antico feudo. Oggi l’azienda si estende su una superficie complessiva di 110 ettari, nel corso del tempo è cresciuta, grazie anche all’impegno ed alla passione dei due fratelli, e le sue coltivazioni si sono diversificate, sulle antiche terre dove un tempo brillava il giallo grano, adesso si possono ammirare le verdeggianti colline di vigneto, uliveto, pescheto e susineto. Oltre alle coltivazioni, Masseria ha al suo interno anche una filiera zootecnica, attualmente sono 60 i capi bovini allevati. L’azienda ha tutti i numeri necessari per affermarsi come struttura di turismo rurale. La Filosofia aziendale Masseria del Feudo è il modello di una realtà nella quale si intersecano modernità e memoria. Il progetto di Francesco e Carolina Cucurullo si orienta nella promozione della viticoltura e dell´agricoltura in una terra dove l’innovazione trova il sostegno nella tradizione. La loro filosofia aziendale si traduce in responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente e nel rispetto della qualità produttiva, ad iniziare dall’utilizzo del concime biologico prodotto dal loro allevamento bovino per la fertilizzazione dei terreni. Caratteristiche climatiche Un monitoraggio accurato delle caratteristiche climatiche del territorio, in cui sorge l’azienda, viene costantemente effettuato dalle stazioni metereologiche di Agrigento, Naro e Canicattì. I risultati emersi dalla ricerca dei dati termo-pluviometrici rilevano una piovosità annua che si aggira intorno ai 480/490 mm distribuiti in un periodo di 70 giorni. L’assenza di piogge, nel periodo primaverile-estivo, determina la necessità di un ausilio di acqua irrigua. Le temperature sono generalmente miti, grazie anche alla esposizione di gran parte dei terreni a sud-est. Il vento dominante è lo Scirocco, che rende più frequenti le piogge e attenua le escursioni termiche. Il monitoraggio dei fattori climatici ha una notevole importanza per comprendere, in maniera accurata, le caratteristiche ambientali che determinano la qualità dei prodotti agricoli. L’azienda agricola L’azienda è posta ad una altitudine di circa 480 metri s. L. M. Nelle culminazioni topografiche dei rilievi affiorano i calcari, mentre nelle fasce medio-basse dei versanti e lungo i fondovalle predominano le argille-marnose. Sul versante podologico i terreni aziendali si classificano come “suoli bruni di medio impasto”. Si tratta di terreni, ora a tessitura equilibrata, ora a tessitura tendenzialmente argillosa, con una discreta presenza dei principali elementi chimici della fertilità e con un contenuto di argilla che varia dal 25 al 30%. Dal punto di vista agronomico questa tipologia di terreno manifesta una spiccata potenzialità per le colture arboree di pregio come frutteti o vigneti. Sono 20 gli ettari che Masseria del Feudo coltiva a pescheto, 13 varietà di cui 5 nettarine a maturazione tardiva ed a pasta gialla. La raccolta di queste utime, infatti, inizia a fine agosto e termina a Ottobre. I terreni di coltura sono collinari. Le piante hanno un’età media di dieci anni e la raccolta viene effettuata a mano, seguendo una selezione diretta e accurata dei frutti. Ogni anno vengono prodotte circa 600 tonnellate di pesche. Accanto al pescheto, c’è l’uliveto che si estende su 3 ettari, due le qualità prodotte: la Nocellara e la Carolea. Entrambe danno origine ad un eccellente olio extra vergine di oliva. La raccolta viene eseguita a mano ed il metodo di conduzione è sempre biologico. Sono 3. 000 i litri di olio prodotti nell’anno. Alla coltura di tre varietà di Susine a maturazione tardiva sono dedicati 3 ettari. Le piante hanno un’età media di circa 8 anni e la produzione si aggira intorno ai 300 quintali annui. 60 ettari sono destinati alla coltivazione di seminativi, la metà dei quali a Mongibello, ed i restanti 30 a veccia ed avena destinati ai foraggi dei bovini. Ogni anno vengono prodotti 30 quintali per ettaro. La Filiera zootecnica Nella stalla vengono allevati 60 bovini, 2 le razze: la Frisona italiana e la Bruna Alpina. La produzione media di latte per ogni bovina è di 22 litri al giorno. La stalla è coperta da pannelli coibentati che proteggono le bovine dallo stress causato dagli sbalzi di temperatura. Inoltre la sala di mungitura è dotata di un sistema di monitoraggio computerizzato e di stazioni di autoalimentazione. Ogni mucca ha un collare con un microchip, che consente agli operatori di controllare attraverso il computer, l’attività giornaliera dell’animale in termini di produzione ed alimentazioni. Questi sistemi tecnologici permettono di migliorare il benessere e l’igiene degli animali. Nella sala di mungitura vengono trasmessi, costantemente, per essere analizzati i dati di produzione di ogni singola capo. L’allevamento viene sottoposto periodicamente a continui controlli da parte della Asl Veterinaria di Caltanissetta, e regolarmente viene rilasciato a Masseria la qualifica di ufficialmente indenne. L’azienda vitivinicola I Vigneti I vigneti di Masseria del Feudo sorgono all’interno di una lingua di terra che ha conosciuto la coltivazione della vite già nel 1860. Proprio in queste zone sono state fatte le prime sperimentazioni di impianto in Sicilia, sia con i vitigni autoctoni che con l’internazionale Chardonnay. I vigneti coprono una superficie collinare di 18 ettari. La densità media è di 4. 000 ceppi per ettaro. L’allevamento delle piante è a controspalliera con un sistema di potatura a cordone speronato. L’età dei vigneti è di 8 anni ed il terreno ha una composizione di medio impasto argilloso. I vitigni a bacca rossa sono l’autoctono Nero D’avola e gli internazionali Syrah e Cabernet Sauvignon. Quelli a bacca bianca sono gli autoctoni Ansonica e Grillo e l’internazionale Chardonnay. La Cantina La cantina sorge negli antichi fabbricati rurali della vecchia Masseria. La capacità complessiva della cantina è di 2. 000 ettolitri. I serbatoi e i vinificatori di affinamento sono in acciaio inox e cemento, e sono dotati di un controllo digitale della temperatura. In cantina è stata predisposta una linea di microvinificazione che consente, durante ogni vendemmia, di effettuare, in via sperimentale, prove di nuovi vitigni e nuove tecniche di vinificazione, una ricerca tesa ad accrescere la valorizzazione delle caratteristiche peculiari del proprio terroir. La barricaia climatizzata si trova nei locali dell’antico palmeto ed accoglie 300 bariques di rovere francese, di diverse tostature, ognuna delle quali ha una capienza di 225 litri. L’affinamento continua in bottiglia, posta in posizione orizzontale, per un periodo che va dai 3 ai 10 mesi, prima dell’immissione sul mercato. I Vini I vini in produzione sono quattro Igt, due rossi e due bianchi. Il “Rosso delle Rose” è un blend di Nero D’avola e Syrah. Il suo affinamento avviene col passaggio in barrique di Allier per 12 mesi, e successivamente in bottiglia - in posizione orizzontale - per altri sei mesi. Il Bianco Haermosa è uno Chardonnay in purezza. Viene affinato per 6 mesi in Barriques di Allier e per tre in bottiglia. Questo magnifico Chardonnay con caratteristiche di freschezza e rapporto acidità/alcool molto rare, viene prodotto in quantità limitata, il numero non supera le 10. 000 bottiglie. Il rosso “Il Giglio” è un Nero D´avola in purezza. I vitigni rossi ed in particolare il Nero D´avola, hanno il grande pregio, grazie alla tipologia del terroir, di non essere eccessivamente strutturati, ma particolarmente eleganti, equilibrati e ricchi nei profumi di frutta. Il bianco “Il Giglio” è un blend di Ansonica e Grillo. Viene affinato per 3 mesi in bottiglia. Il “Rosso delle Rose” ed “Haermosa” sono la più alta espressione della tradizione aziendale, si tratta di due vini importanti che esprimono le grandi potenzialità che offre questa fetta di territorio, che viene ospitata nel cuore della Sicilia, e sono il risultato di una produzione attenta e particolarmente vocata alla viticoltura. Gli ultimi nati a Masseria del Feudo sono il “Giglio” bianco e il “Giglio” rosso, due vini che esprimono vivacità ed eleganza. La Distribuzione Il mercato di Masseria del Feudo è, oggi, per il 92% Italiano, con un Estero che si attesta sull´8%. Nei prossimi mesi verranno conclusi nuovi contratti di importazione che ridisegneranno il profilo dell’export dell’azienda nissena. In Europa il vino viene esportato in Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Germania. Un altro canale è rappresentato dagli Usa e dal Giappone che, se ben gestiti, possono crescere in maniera esponenziale, sull’onda del successo dei marchi e dei vini siciliani. Il 50% del mercato italiano ricopre il territorio siciliano, l’altra metà interessa le regioni del centro-nord. Tra gli obiettivi che si pone l’azienda è quello dell’espansione nei mercati dell´Italia del nord est, nell´Europa centrale e settentrionale, oltre che in Russia, Cina e Usa. Il Canale di vendita utilizzato è prevalentemente quello dell´horeca. La rete vendita è affidata principalmente ad agenti per la copertura delle province o a distributori nelle regioni in cui i prodotti sono meno presenti. Dati sensibili Il numero totale di bottiglie ammonta a circa 100 mila. Nel dettaglio vengono prodotte 50. 000 bottiglie di Giglio Rosso, 15. 000 di Giglio Bianco, 20. 000 di Rosso delle Rose e 9. 675 di Haermosa. In un ventaglio di tre/cinque anni si prevede un aumento di produzione che porti la produzione complessiva sulla soglia delle 300 mila bottiglie. Il prezzo medio dei vini della Masseria del Feudo è di circa € 4. 60. Il dato sulla produzione di olio è di 1. 200 bottiglie da ½ litro l’anno. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|