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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2000
 
   
  EURO: GIÀ INIZIATA LA PRODUZIONE

 
   
  Milano, 19 gennaio 2000 - Avremo gli euro in tasca solamente a partire dal 1° gennaio 2002 (1 euro = L. 1. 937,26), ma da tempo centinaia di operatori del settore sono al lavoro per fabbricarli. La produzione delle monete è cominciata da più di un anno, mentre il 15 luglio di quest´anno sono state stampate le prime banconote in euro. Esisteranno sette biglietti in euro, del valore di 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro rispettivamente: essi saranno uguali, qualunque sia il paese di fabbricazione. Su di essi sarà rappresentato lo stile architettonico di un´epoca della storia, dall´antichità fino ai giorni nostri. Un lato mostrerà simbolicamente un ponte e l´altro una finestra o un portale d´Europa senza fare riferimento a monumenti reali. Quest´ultimo lato della banconota recherà la firma del presidente della Banca Centrale Europea (Bce), attualmente l´olandese Willem Duisenberg. Le banconote sono state scelte da una giuria di esperti a seguito di un concorso tra gli undici paesi che hanno adottato la moneta europea il 1° gennaio 1999 (Belgio, Germania, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo e Finlandia). Il loro aspetto è quindi conforme ai bozzetti ideati dal vincitore Robert Kalina, un grafico della Banca Nazionale austriaca. Le nuove banconote tengono anche conto delle difficoltà di chi ha una cattiva vista (il 2% circa della popolazione della Ue), per cui ogni biglietto ha un colore dominante ed una dimensione che lo differenzia dagli altri tagli. Sono inoltre grandi e molto visibili le cifre che ne indicano il valore. Per agevolare i non vedenti, poi, certi elementi sono impressi in rilievo. In Italia le banconote in euro usciranno dalla Zecca della Banca d´Italia a Roma. Il piano di fabbricazione europeo prevede in totale circa 13 miliardi di biglietti, nove dei quali sostituiranno quelli nazionali attualmente in circolazione e circa quattro costituiranno una riserva. Nella concezione delle banconote in euro non è stato tuttavia dimenticato il rischio della contraffazione: per maggiore sicurezza la carta di cui sono fatte contiene infatti fibre fluorescenti con filo incorporato e bande metallizzate. Tali caratteristiche, unitamente ad altre, permetteranno ai commercianti di individuare i biglietti falsi e renderanno molto difficile la vita ai falsari. Quanto alle monete in euro, esse faranno la loro apparizione contemporaneamente alle banconote il 1° gennaio 2002: ve ne saranno otto, di un valore rispettivo di 1 e 2 euro e di 1, 2, 5, 10, 20 e 50 cents, i centesimi in euro. Diversamente dalle banconote, le monete avranno un lato europeo, comune a tutti i paesi della zona euro (il lato "testa") e un lato nazionale, scelto in modo autonomo da ogni Paese (il lato "croce"). Ma, beninteso, tutte le monete potranno essere utilizzate nell´intera zona euro: ad esempio, si potrà pagare in Italia con monete in euro fabbricate in Francia o in Germania. Il lato europeo, scelto in seguito a un concorso, è stato disegnato da Luc Luycx, della Zecca Reale belga: esso disegna i confini dell´Unione europea e indica il valore della moneta. Per il lato nazionale, alcuni Paesi (Belgio, Irlanda, Lussemburgo e Olanda) hanno scelto di presentare lo stesso motivo sulle otto monete. Altri hanno diviso la serie degli otto pezzi in tre gruppi ed offrono tre diversi motivi: è la formula scelta da Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Finlandia. Altri Paesi ancora (Italia e Austria) hanno scelto un disegno diverso per ognuna delle otto monete. Nei Paesi retti da monarchia è stato scelto di mostrare l´effigie del sovrano su alcuni pezzi (re Juan Carlos per la Spagna) o su tutti i pezzi, come in Belgio, in Lussemburgo e in Olanda (rispettivamente il Re Alberto Ii, il Granduca Jean e la Regina Beatrice). Le repubbliche hanno dato la preferenza a simboli nazionali, come l´aquila in Germania, Marianna in Francia e l´arpa in Irlanda, oppure a ritratti di personaggi illustri, come Dante per l´Italia e Mozart per l´Austria. Le caratteristiche tecniche delle monete (metalli usati, dimensioni, peso) sono identiche in tutti i Paesi della zona euro, ai quali viene tuttavia concesso un margine di manovra limitato per la realizzazione del lato nazionale. Così, in pratica, i distributori automatici accetteranno tutte le monete fabbricate nei dodici Paesi. Per evitare cattive sorprese le zecche nazionali controlleranno le monete prodotte e, su scala europea, sei centri centralizzeranno misure e controlli: due in Germania, uno in Spagna, uno in Francia, uno in Olanda e uno in Finlandia. Come nel caso delle banconote, i non vedenti e le persone che hanno problemi di vista potranno evitare le difficoltà grazie alla dimensione; ma in questo caso anche lo spessore di ogni moneta ne aiuterà il riconoscimento. Pure per le monete si è voluto rendere la vita dura ai falsari utilizzando leghe metalliche speciali, difficilissime da imitare (Omnia) .  
   
 

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