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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2000
 
   
  MILANOCOLLEZIONI: ANTICIPAZIONI MODA MASCHILE AUTUNNO-INVERNO 2000/2001

 
   
  Milano, 24 gennaio 2000 - Dal 7 al 12 gennaio, sulle passerelle di Milanocollezioni Uomo, importante rassegna di prêt-à-porter maschile, sono state presentate le linee moda che l´uomo à la page indosserà il prossimo autunno-inverno. Questo uomo del post-Giubileo ritornerà al classico, puntando verso abiti che esprimono la sintesi fra tradizione e modernità, fra sartorialità e comfort per un look neo-formale costituito da pezzi classici, riveduti e ripensati in chiave moderna. Di forma leggermente sagomata, la giacca tornerà a due bottoni (al massimo tre) con allacciatura spesso alta. Il pantalone sarà senza pinces, senza risvolto e scenderà diritto ma morbido, la vita sarà bassa con la piega, a volte cucita. La camicia avrà il collo alto, in alcuni casi anche con due bottoni, e polsini alti, doppi, possibilmente con gemelli. Ora l´uomo ha decisamente voglia della giacca rifinita con cura, del dettaglio che si distingue. È questo l´imperativo di Giorgio Armani, che manda in passerella la giacca new style dalla firma inconfondibile, rinnovata con dettagli che la modernizzano. La chiusura a bottoni è sostituita da zip, piccoli pezzi di velcro, quadratini di stoffa che nascondono un gancio e in molti casi essa è spostata dal centro al lato destro del corpo. Meno giacche da Krizia e più maglioni in cachemire, colorati e abbinati a una sciarpa lunga da avvolgere al collo. I pantaloni sono a grissino senza pinces con spacchetti alla caviglia e i cappotti sono lunghi fino ai piedi con fodere variopinte. Decisamente classica, formale e rassicurante è la collezione proposta da Corneliani, che usa cachemire, alpaca, angora per le giacche segnate in vita e per i cappotti al ginocchio, e rilancia i pantaloni con tasche all´americana, senza pinces. Anche Cividini punta sullo stile superclassico e rilancia il loden, ma con il collo di pelliccia. Poi camicie madras e cravatte a righe in maglia in un insieme di tinte che si coniugano felicemente. Unico dettaglio curioso: una spilla da balia in platino come fermacravatta. Tutta studiata per garantire un perfetto equilibrio fra tradizione e tecnologia è la collezione "Must" di Roberto Biagini, che presenta modellature morbide e sciolte, spesso senza fodera oppure foderate solo a metà, con rifiniture interne raffinate e pulitissime. Attento ad ogni aspetto del vestire, non solo agli abiti, ma anche agli accessori, è l´uomo di Trussardi, che esibisce lussuosissimi pantaloni di pitone, lunghi trench di crosta color prugna, gilet di coccodrillo con schiena in seta e smoking di velluto con revers in serpente. È invece un centauro moderno l´uomo di Gianfranco Ferré, che veste una tuta smontabile: una volta tolta rivela un impeccabile gessato blu. In passerella anche nuove soluzioni sartoriali, quali gli spacchi delle giacche, ad esempio, che dietro sono più alti del solito per dare maggior comfort e per slanciare maggiormente l´incedere. Tutto è calibrato e all´insegna della massima raffinatezza da Luciano Barbera, dove tra fluide giacche in cachemire decostruite e sfoderate trovano spazio overblouses in suède doppiato con flanella, mentre morbidi parka in shearling rifinito con taglio a vivo sono indossati sopra soffici maglioni arricchiti da coste. Tessuti a quadri, gessati e principe di Galles dominano la passerella di Luciano Soprani, le cui giacche e pantaloni sono di linea rigorosa, ma con insoliti dettagli, e capi informali come giacconi plaid con cappuccio e maniche tagliate a camicia e polsino alto. Novità hi tech e gusto sportivo sono invece i protagonisti della collezione del genere "urbanwear" firmata Antonio D´amico: cappotti classici, ma con sovramantella in nylon che sostituisce l´ombrello, oppure con un´inedita zip laterale che dà accesso a tasche collocate all´interno del capo, senza che sia necessario aprirlo. Non passa di moda l´uomo in pelliccia, dal cappotto ai pantaloni, al giubbotto. Fendi, marchio nato proprio dalla pellicceria, propone giacche e cappotti di castoro o marmotta, sciarpe di breitschwanz o petit gris, pantaloni di montone rasato o di vacchetta che viene chiamata cavallino. Pelliccia anche ai piedi, anzi nelle scarpe, per l´uomo di Fendi, che indossa sotto pantaloni classici mocassino in astrakan e stivaletti in visone rasato, in molteplici colori. L´inverno in bianco non sarà fuori moda nel 2001. Lo dice Enrico Coveri, che veste il maschio esigente con una lunga pelliccia di visone bianco dalla quale sbuca un tanga di paillettes a tinte forti. Slip a parte, la collezione propone giacche arditamente colorate in seta pelosa anche con collo a camicia, o in velluto leopardato o di volpe, oppure lunghe alla guru, con abbottonatura nascosta. Pellicce addio invece per Laura Biagiotti, che propone una serie di modelli in jersey di cachemire lavorato effetto cavallino, zibellino e breitschwanz. E sempre tanti maglioni a coste e a treccioni e montgomery con bottoni di corno. Al posto della giacca spesso c´è il gilet, mentre sulle spalle c´è un grande scialle ricamato con disegni indiani. Ma la passerella milanese attira anche le stravaganze. E così Roberto Cavalli porta in scena un´originale pelliccia da rock star in pelo di volpe argentata tinta di rosso, camicie ricamate con effetti metallici, giacche di pitone nero lucido, spruzzate qua e là d´argento e foderate di pizzo. In vena di cose estrose è anche Rocco Barocco, che manda in passerella pantaloni alla Elvis Presley e giacche decorate da borchiette oppure gessate, completi di laminato d´acciaio e camicie di taffetas bianche con volant. (a cura di Silva Valier) (Omnia) .  
   
 

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