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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
 
   
  AGRICOLTORI CHE DIVENTANO ANCHE PRODUTTORI DI ENERGIA DA BIOMASSE.

 
   
  Bologna - Con un duplice vantaggio: per l’azienda agricola che può in questo modo integrare il proprio reddito e per l’ambiente grazie all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Con questo obiettivo la Giunta regionale dell’ Emilia Romagna ha approvato il 9 ottobre un avviso pubblico per la concessione di aiuti a imprese agricole, singole o associate, che intendano realizzare impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica con l’utilizzo di biomasse di origine forestale e agricola. A disposizione ci sono 1,5 milioni di euro. “Si tratta di progetti pilota per verificare la sostenibilità economica ed incoraggiare le imprese agricole ad intraprendere questa opportunità – ha spiegato oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – Stiamo cercando di porre le basi per il decollo della filiera agroenergetica in Emilia-romagna e nel prossimo Piano regionale di sviluppo rurale 2007-2013 destineremo significative risorse proprio per questo settore”. Il bando regionale punta in particolare a sostenere lo sviluppo di significative esperienze pilota di filiere energetiche “corte”, cioè con imprese agricole che contemporaneamente svolgono la funzione di produttrici della materia prima da trasformare (pioppo, salice, sorgo o altre coltivazioni dedicate), che ne gestiscono la trasformazione in energia e che poi vendono l’energia in tale modo prodotta. Esperienze dunque fortemente legate al territorio e alla multifunzionalità delle moderne imprese agricole. Gli impianti di produzione energetica così realizzati non dovranno superare 1,5 Mw di potenza elettrica installata, in analogia a quanto è già stato realizzato in diversi altri Paesi Europei. I contributi potranno interessare sia la fase di impianto, che la fase di consegna dell’energia, che la gestione dei residui di processo e saranno pari al 35% (aumentabile al 40% nelle aree di montagna o svantaggiate) della spesa massima ammissibile fissata in 0,5 milioni di euro per le aziende singole e in 1,5 milioni di euro per quelle associate. Per la presentazione delle domande ci sono 60 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione, prevista per la metà di novembre. Complessivamente la Regione Emilia-romagna ha stanziato a tutt’oggi per il settore della produzione di energia da biomasse oltre 6,7 milioni di euro. Si tratta di 4,5 milioni di euro stanziati lo scorso anno per il finanziamento di 15 impianti per la produzione di biogas da scarti zootecnici, che hanno determinato un investimento dei privati beneficiari di oltre 9 milioni di euro. Inoltre la Regione ha finanziato con oltre 900 mila euro numerosi progetti attualmente in corso sempre nel settore delle agro-energie. Alcuni di questi hanno carattere interregionale come quello che riguarda l’uso di olio grezzo di girasole in collaborazione con la Regione Marche. Altri sono interamente regionali e riguardano la sperimentazione del sorgo da fibra per la produzione di biomassa a fini energetici su ampia scala; la sperimentazione di un gassificatore alimentato a biomasse da buccette di pomodoro; la sperimentazione di colture erbacee ed arboree per l’uso energetico. /Pf .  
   
 

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