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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 23 Febbraio 2000 |
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UN EUROLOGO PER ABITUARSI AI PAGAMENTI IN EURO
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Torino 23 febbraio 2000 - Il marchio di qualità è nato da un accordo europeo per favorire consumatori e imprenditori Nei negozi che espongono questo simbolo i prezzi in euro acquistano più chiarezza Se l´euro è già moneta comune per undici paesi dell´Unione Europea (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna), tra meno di 24 mesi sarà materialmente utilizzabile come nuovo contante e farà la sua comparsa nelle tasche dei consumatori e nelle casse aziendali. Nel frattempo però si potrà pagare in euro ricorrendo a carte di credito, pagobancomat, bonifici o assegni, compiendo un esercizio utile e consigliabile per familiarizzare le operazioni di conversione, visto che il valore di un euro è pari a L. 1936,27. A questo proposito è utile segnalare che da sondaggi effettuati sui consumatori sono emerse preoccupazioni per questo passaggio: in particolare, il timore diffuso è che alcuni operatori economici possano trarre indebito profitto dalla generale confusione. Per cercare di rassicurare i consumatori e aiutarli a prendere confidenza con la nuova moneta prima della data fatidica del 1° gennaio 2002, è nato il progetto Eurologo: negli esercizi commerciali, artigiani e turistici che espongono tale marchio, chi compra in euro troverà informazioni, assistenza e correttezza. Nato da un accordo a livello europeo tra le associazioni dei commercianti, dei consumatori e degli operatori turistici, Eurologo è un marchio di qualità attraverso cui è possibile individuare quegli esercizi che volontariamente si impegnano a rispettare una serie di regole di comportamento nei confronti della nuova moneta. L´eurologo è riconoscibile dall´adesivo che i negozi aderenti espongono nelle vetrine, impegnandosi ad indicare i prezzi in lire e in euro, ad applicare correttamente il tasso di conversione e le regole di arrotondamento e, solo quando espressamente indicato, ad accettare pagamenti in euro (non in contanti). Dopo un periodo di sperimentazione in alcune città campione, da gennaio Eurologo è disponibile anche per gli esercenti piemontesi, grazie ad un´iniziativa del Ministero del Tesoro, co-finanziata dall´Unione Europea, che diffonde l´Eurologo sul territorio italiano attraverso la rete degli Osservatori Provinciali Eurologo, presieduti dalle Camere di commercio e formati dai rappresentanti delle associazioni di categoria di artigiani, commercianti e consumatori. Il rilascio dell´Eurologo agli imprenditori avviene attraverso la sottoscrizione di un´apposita lettera di adesione che, fino al 1° gennaio 2002, vincola all´osservanza delle seguenti regole: utilizzo del tasso di conversione ufficiale e rispetto delle regole di arrotondamento per le operazioni di doppia indicazione dei prezzi e le eventuali riscossioni in euro; nessun addebito supplementare per il consumatore che sceglie di pagare in euro; esposizione dell´Eurologo in modo visibile dall´esterno; doppia indicazione dei prezzi per il maggior numero possibile di prodotti, con l´obiettivo di estenderla alla quasi totalità dei prodotti e dei servizi entro il 1° luglio 2001; presenza di personale a contatto con il pubblico in grado di fornire spiegazioni sulle modalità di introduzione dell´euro. All´imprenditore viene lasciata libertà di scelta tra due opzioni: accettare pagamenti in euro attraverso assegni, carta di credito o pagobancomat, esponendo il logo con la scritta "Si accettano pagamenti in Euro", oppure non accettare i pagamenti in euro, ma impegnarsi ad anticipare il più possibile l´accettazione di pagamenti in euro non in contanti rispetto alla data del 31. 12. 2001. Gli imprenditori che si impegnano a rispettare queste regole di condotta vengono dotati di un kit completo di materiale informativo relativo al marchio Eurologo. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all´Osservatorio Eurologo della propria provincia, che a Torino ha sede presso la Camera di commercio. Per informazioni : tel. 0115716344/320. Gianfranco Rosso. |
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