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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Febbraio 2000
 
   
  CON LA CITOMETRIA A FLUSSO LŽENEA STUDIA ALTERAZIONI DEGLI SPERMATOZOI

 
   
  Roma, 24 febbraio 2000 Le anomalie della struttura della cromatina dello spermatozoo costituiscono una delle alterazioni di recente studio per le loro possibili conseguenze sul potenziale di fertilitaŽ. EŽ stato osservato che animali da esperimento esposti allŽazione di agenti tossici per il sistema riproduttivo presentano un aumento di questi spermatozoi alterati cosiŽ come eŽ stato verificato per gli individui con problemi di fertilitaŽ. Le cause di queste alterazioni dello spermatozoo possono essere dovute alla presenza di rotture sul Dna o da una sostituzione proteica imperfetta determinatasi nelle ultime fasi del differenziamento di queste cellule. La citometria a flusso consente di studiare tali alterazioni, analizzando fino a 10. 000 spermatozoi in un arco di pochi minuti, fornendo unŽalta affidabilitaŽ statistica di risultati. LŽenea rappresenta sin dai primi anni Ž80 uno punto di riferimento nazionale per lo sviluppo, lŽapplicazione e la diffusione delle tecniche di citometria a flusso nella ricerca biologica (biologia cellulare, immunologia, tossicologia, oncologia sperimentale, biologia vegetale). In particolare, il laboratorio di Tossicologia Ambientale dellŽenea eŽ stato tra i primi in Europa ad adottare questa tecnica per studiarne lŽapplicabilitaŽ negli studi di tossicologia riproduttiva sperimentale ed umana nellŽambito di vari programmi comunitari. Durante il programma Biomed ŽŽAsclepios - Occupational Hazards for Male Reproductive CapabilityŽŽ, coordinato dal Department of Occupational Health dellŽUniversitaŽ di Aarhus (Danimarca), lŽenea ha svolto il ruolo di centro di riferimento per le analisi di citometria a flusso. Questo programma ha rappresentato il primo studio europeo di biomonitoraggio su grande scala dei possibili effetti sulla riproduzione maschile di agenti tossici (piombo, pesticidi e stirene) da esposizioni occupazionali. Lo studio della cromatina consente di fornire informazioni aggiuntive a quelle delle analisi seminologiche convenzionali (concentrazione, motilitaŽ e morfologia degli spermatozoi). Tali studi, insieme a quelli di Usa ed Israele, sono stati condotti su varie centinaia di individui, evidenziando che, anche in condizioni normali, esiste sempre una certa frazione di spermatozoi con anomalie della cromatina. Si eŽ pertanto evidenziata lŽesigenza di analizzare quali valori siano incompatibili con la fertilitaŽ. Sempre in collaborazione con lŽistituto danese, eŽ stato realizzato uno studio, con il contributo del Murst e dellŽAarhus University Research Foundation, che ha esaminato la relazione tra difetti della cromatina e capacitaŽ riproduttive (valutate in tempo necessario per un concepimento) in 215 coppie giovani normali che, con lŽintenzione di pianificare una gravidanza, avevano interrotto le pratiche anticoncezionali senza alcuna conoscenza della propria condizione di fertilitaŽ sia maschile che femminile. I risultati di questo studio, pubblicati nel numero di gennaio 2000 della rivista scientifica americana ŽŽFertility and SterilityŽŽ, hanno dimostrato che la probabilitaŽ di concepire declina in funzione della frazione di spermatozoi con aberrazioni della cromatina e diventa quasi nulla quando tale percentuale supera la soglia del 40%, indipendentemente dal numero, dalla concentrazione, dalla morfologia, e dalla motilitaŽ degli spermatozoi: individui con qualitaŽ del seme deteriorata dal punto di vista dellŽintegritaŽ cromatinica sembrano quindi destinati, in condizioni fisiologiche, ad avere difficoltaŽ nel diventare padri. Fermo restando che oltre al quadro cromatinico intervengono altre variabili nel processo di fecondazione, i dati dello studio condotto dallŽenea confermano i risultati di uno studio analogo condotto negli Usa su 144 coppie (pubblicato lo scorso agosto sulla rivista Human Reproduction). La tecnica Scsa potraŽ essere utilmente integrata oltre che negli studi di biomonitoraggio, anche nella diagnosi della fertilitaŽ e nelle tecniche di fecondazione assistita. Per informazioni : Enea - Ufficio Stampa Tel. 06/3627. 2806-2233-2811 E-mail uffstampa@sede. Enea. It - pasta@sede. Enea. It .  
   
 

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