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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Marzo 2000
 
   
  UN´IMMAGINE MIGLIORATA GRAZIE ALLA RISONANZA MAGNETICA

 
   
  Milano, 7 marzo 2000 - Le immagini prodotte con la risonanza magnetica vengono elaborate con un nuovo software che permette di quantificare le anomalie cerebrali degli schizofrenici e di osservare l´andamento della sclerosi multipla e del rispettivo trattamento. La risonanza magnetica è la migliore tecnica esistente per l´osservazione di tessuti molli come quelli dell´encefalo. Questa tecnica è fondamentale per la diagnosi e il trattamento di molte malattie cerebrali. Per sfruttarne al meglio le possibilità nella ricerca sul cervello, occorrono migliori strumenti di elaborazione di immagini, per determinare esattamente le dimensioni e la forma delle strutture e delle lesioni, per distinguere la variabilità normale dagli effetti d´origine morbosa, e per osservare l´andamento delle lesioni nel corso del tempo. Nell´ambito del progetto ´Biomorph´, "Sviluppo e convalida di tecniche per la morfometria cerebrale", cinque gruppi di studiosi europei stanno elaborando strumenti di questo tipo. Attualmente si sta collaudando il metodo in situazioni cliniche di grande rilevanza medica e grazie a questo lavoro sarà possibile condurre una sperimentazione più rapida e meno onerosa dei farmaci potenzialmente efficaci contro le malattie cerebrali. Il progetto Biomorph è incentrato principalmente su due grandi malattie cerebrali: la schizofrenia e la sclerosi multipla. Una causa fondamentale o caratterizzante della schizofrenia può essere la perdita di simmetria tra i due emisferi del cervello, per cui sono stati creati algoritmi destinati a individuare i piani di simmetria (approssimativa) e a quantificarne il grado. Nella sclerosi multipla le lesioni e i sintomi tendono ad apparire a intermittenza. È importante capire in che modo l´andamento delle lesioni incida sull´andamento della malattia. A questo scopo si ricorre in modo particolare alla segmentazione automatica per determinare le dimensioni delle zone di intensità anormale (lesioni) e all´osservazione delle lesioni attive, in mutamento, mediante una serie di immagini acquisite a intervalli di tempo. Rispetto alla valutazione effettuata dagli esperti, questi metodi automatici sono molto più rapidi e possono contribuire a ridurre i tempi e i costi di sperimentazione dei farmaci, come il beta interferone, noto per la capacità di ridurre il tasso di sviluppo delle lesioni provocate della sclerosi multipla e visibili nelle immagini ottenute con la risonanza magnetica. La nuova metodologia consente di individuare l´evoluzione delle lesioni con una sensibilità più elevata e richiede un minor numero di pazienti per comprovare gli effetti delle terapie. Tra le altre malattie alle quali sono applicabili i nuovi strumenti figura la senilità precoce (forma e simmetria delle strutture cerebrali), l´encefalopatia spongiforme (intensità anomala) e i tumori al cervello (dimensioni). In seno al progetto Biomorph vi è una stretta collaborazione tra sanitari e ricercatori di scienza dell´informazione. Fanno parte del progetto psichiatri (Università di Oxford) ed esperti di: registrazione, posizionamento delle immagini che consente di confrontare con altre o di studiarle rispetto agli atlanti anatomici (Inria, Università di Lovanio (Kul)); segmentazione, determinazione dei limiti delle strutture visualizzate (Kul, Università di Oxford); simmetria cerebrale (Inria, Università di Oxford); e rivelazione di immagini in funzione del tempo (Eidgenössische Technische Hochschule). Presso l´Università del Kent, nel Regno Unito, viene valutata la segmentazione e vengono coordinati gli aspetti clinici e informatici. Tra i collaboratori esterni vi sono l´Università Statale di New York a Stony Brook, l´Università del North Carolina, e la Guy´s, Kings´ e St. Thomas´ School of Medicine di Londra. Informazioni sul Quinto programma quadro: http://www. Cordis. Lu/fp5/ http://europa. Eu. Int/comm/dg12/fp5. Html .  
   
 

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