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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Marzo 2000
 
   
  AGRICOLTURA TRANSGENICA ED OGM (ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI)

 
   
  Milano, 10 marzo 2000 Mentre si moltiplicano le iniziative locali in Italia e nel mondo soprattutto occidentale, per sensibilizzare i consumatori e gli agricoltori ed indurre i governi e le amministrazioni pubbliche locali ad assumere provvedimenti che limitino il loro diffondersi, pericoli ben più insidiosi e gravi passano quasi sotto silenzio, e solo interventi eclatanti come quello recente di Greenpeace, che ha fermato per alcune ore una nave mercantile che trasportava soia geneticamente modificata destinata all´alimentazione animale, ha consentito di rendersi conto che il fenomeno è praticamente inarrestabile, in quanto entrando nella catena alimentare attraverso i mangimi destinati agli allevamenti, è inevitabile che anche i consumatori di carne finiscano per assimilare gli Ogm. Un altro di questi pericoli emerso recentemente ma poco risaltato dai media è il fatto che in meno di dieci anni in Cina, meta´ della superficie agricola sarà utilizzata per coltivazione transgeniche. Lo ha infatti recentemente comunicato Zhangliang Chen, responsabile scientifico del governo di Pechino, alla conferenza internazionale di Edimburgo sui cibi transgenici. Perché a suo dire i semi modificati geneticamente permettono coltivazioni ad alto rendimento senza impiego di pesticidi. E´ evidente che il governo comunista cinese continua imperterrito a non avere alcuna attenzione per le problematiche ambientali e per i rischi sanitari dei consumatori, come ha ampiamente dimostrato finora con le continue e gravissime devastazioni compiute con le gigantesche opere pubbliche (ad es. Le dighe), con i massicci inquinamenti delle industrie pesanti, con l´uso intensivo dei fitofarmaci in agricoltura, ecc. Non essendo assolutamente applicato in Cina il principio di cautela (o di precauzione) e l´apprendimento dall´esperienza propria ed altrui, ma vengono favorite discutibili priorità economiche ed occupazionali ed incrementi produttivi ingiustificati dal mercato. Considerando che la Cina è un paese gigantesco con i suoi circa 9, 6 milioni di kmq dei quali il 10% è coltivato, e 1, 25 miliardi di abitanti, la maggioranza dei quali ancora dedita all´agricoltura, forse sarebbe il caso di preoccuparsi ed occuparsene con maggiore determinazione. (Gevam) .  
   
 

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