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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Marzo 2000
 
   
  LE TENDENZE MODA FEMMINILE AUTUNNO-INVERNO 2000-2001

 
   
  Milano, 10 marzo 2000 - E´ calato il sipario tra successi e applausi sul magico palcoscenico della moda femminile presentata a Milano Collezioni e a Momi-modamilano per il primo autunno e inverno del terzo millennio. In risposta a tutte le modernità torna l´eleganza ricostruita vecchio stile, dove non c´è tuttavia nulla di rétro. Camicetta, gonna e borsetta classiche. Un perbenismo disinvolto che piace alle donne perché è l´unico a seguire quelle che una volta erano le regole della vera eleganza: lunghezze al ginocchio, proporzioni ben disegnate ed equilibrate, linee ammorbidite che sottolineano con discrezione la silhouette, stile curato in tutti i dettagli (la scarpa uguale alla borsa e in certi casi anche al cappello, sempre i guanti e spesso, e volentieri, il cappotto abbinato alla gonna). Anche quando è giovane la donna del prossimo autunno-inverno non perde di vista la ricerca del "bon ton", pur lasciandosi andare a qualche trasgressione. Il minimalismo freddo e incolore delle stagioni passate non è traghettato nel 2000 e i materiali ipertecnologici sono dimenticati: il guardaroba è ora tutto affidato a tessuti naturali quali lane, magari lavorate a telaio per un effetto maglia, sete, crêpe, velluti. Colori raffinati, toni vivaci e decisi mischiati in modo quasi casuale e materiali metropolitani nella collezione di Luciano Soprani, che è riuscito meglio del solito a coniugare la tradizione della casa con le tendenze emergenti. Le linee, accostate e essenziali, convivono con i volumi gonfi e ondeggianti degli abiti da sera e il nero si esibisce ricoperto di ricami etnici di ispirazione peruviana. Spontanea e un po´ ironica è la donna dal fascino contemporaneo di Gai Mattiolo, che rintraccia nel passato gli intramontabili punti di riferimento dell´eleganza classica, dal little black dress e gonna al giacchino, al cappottino a vestaglia o redingote, realizzati in un mohair molto spesso e pettinato. La sera è un tripudio di luminescenze lunari fatte di cristalli Swarovski, pizzi a più strati e garze metalliche. Tra il rosso delle rose soraya, l´arancio degli agrumi, il rosa dei ciclamini sbocciano invece fiori in Casa Burani, che utilizza per la collezione autunno-inverno del nuovo millennio originali sfumature. L´abito è protagonista, lungo o corto, aderente o di linea diritta, un po´ rigido, un po´ fluido, un po´ country, un po´ folk. Ci sono anche tanti due pezzi sciolti, molti abiti sottoveste con rose stampate, gonne come fiori e top di strass e pizzi. Lo stile di Mariella Burani da anni è fatto così: originale e speciale. Tanta maglia, bella, calda e colorata, da Martino Midali che avvolge la donna in morbidi pellicciotti tricot, spugnosi ed ecologici, in eleganti cappotti e giacche, ma anche in gonne sbieche, caftani, kimoni e over di peluche imprimé di ispirazione etnica. Corre sul filo della couture la collezione De Santis Dali - giovane e promettente griffe italo-tunisina - che presenta con ricercata semplicità capi dallo stile new classic. A cominciare dal tailleur in mohair tartan caldo e peloso che s´impiglia in pieghe inusuali sui polsi e scopre tagli a sorpresa nelle costruzioni in tactel segnate da profili di pelle. In perfetto abbinamento con gli abiti è la dressbag by Orobianco, l´accessorio scrigno che si propone come un nuovo modo di indossare la borsa. Tutta studiata per garantire un perfetto equilibrio fra tradizione e tecnologia è la collezione di Valerie Campbell (mamma della top model Naomi), che presenta capi eleganti, ma pratici che si possono intercambiare, secondo la necessità al momento dell´uso e che sono sempre pronti all´indosso, anche appena usciti dalla valigia. Anche "La Maison Bleue" esaudisce i desideri della donna di classe dallo stile spiritoso e crea per lei mix di tecniche e di tessuti con passamanerie e lane cotte in taglio vivo uniti a classiche basi di morbida angoretta, creando un look neo-folk di assoluto impatto. Di tutt´altro tipo, ma strepitosa per funzionalità coniugata alla praticità d´uso la collezione Gherardini, che punta sull´utilizzo di un materiale estremamente tecnico totalmente idrorepellente e sulla versatilità degli accessori che ruotano attorno ai capi trasformandoli: così un cappuccio diventa un pratico secchiello, un manicotto diventa un marsupio, tutto può assumere una funzione differente a seconda delle esigenze. Punta alle più dinamiche della "new generation" - un po´ Barbie, un po´ Bond girl - Eggyütt, la griffe che per l´autunno-inverno prossimi veste la donna di pelle, che sia lapin effetto castorette o nappa o montone e riporta in vita la camicia, di qualsiasi taglio purché leggera, sobria e molto "bon genre". Discrezione e eleganza è la chiave di lettura della collezione Gibierre Donna, giocata sull´abbinamento di lavorazioni classiche con materiali gonfi e leggeri: mohair e cachemire per gli uniti, ricami con fili di lana per le fantasie. Siamo nel 2000 da Mario Valentino. La sua è una donna sicura di sé, sofisticata e sexy, che sceglie i colori vivaci: arancio, rosso, viola oro, turchese, cobalto, lilla rendono allegra una moda con forte personalità. Lusso orientato verso un modo di vestire più "easy" da Borbonese, dove montoni, pelli, feltri e tweed si mescolano in modo informale e inedito, giocando su colori intensi e molto femminili: dal rosso all´azzurro, passando per i naturali. "Aerea" è l´aggettivo che meglio si addice alla collezione tutta cachemire di Agnona, un mix di lusso e femminilità dove la forma asseconda l´attitudine del prezioso tessuto. Design caldi ed emotivi, come i colori naturali del cachemire: bianco, panna, crema, beige, ma anche qualche verde, lilla, marrone e melanzana. Disinvolta e piena di entusiasmo ed energia è la giovane signora che la griffe Borgofiori, prodotta da Marzotto, ha delineato per la sua sofisticata collezione: pantaloni larghi con vita bassa da abbinare a twin set o a giacche ben costruite, cappotti in nylon techno con interni giocati in colori complementari, sempre staccabili per graduarne peso e funzione. Scoppia di colori, decisi, contrastanti, solari la collezione United Colors Of Benetton, dove la maglia torna alla grande: a trama grossa, con l´aria di essere fatta ai ferri o all´uncinetto, lavorata all´irlandese, a jacquard peruviano, cotta ed elastica, goffrata simil-astrakan. Dai twin set "bon ton" a maglia rasata, al cappotto melange, dal poncho sfrangiato ai coprispalla rigati e traforati. Colore e ancora colore da Livio De Simone, che porta nel Duemila tessuti corposi dal tweed al feltro, ma anche jersey di lana e angoretta e tessuti con effetti tye-dye. Il cotone la fa da padrone nella collezione Ddd - Dress Down Day di Avirex: nel gabardine dei pantaloni Chinos, garzato all´interno per una piacevole sensazione di tepore, nei velluti a coste di giacche e pantaloni, nell´Oxford delavato, nel piqué delle classiche ed intramontabili polo. Interessanti i gilet con doppia imbottitura in piuma, le ruvide giacche con interni staccabili, i giubbotti reversibili caldi e leggeri indispensabili nella stagione fredda per la vita all´aria aperta. Ma la passerella milanese attira anche qualche stravaganza. E così Roberto Cavalli lascia un segno nel nuovo secolo portando in scena una originale e rinnovata stampa wild dall´appeal particolare, a metà tra seduzione e lusso, per abiti e pantaloni, ma anche molta pelle, a volte lavorata con incisioni al laser per creare un effetto ricamo. In vena di cose estrose è anche Gigliola Curiel, che manda in passerella una singolare collezione di vestiti smontabili, intercambiabili e reversibili: con qualche strappo qua e là e qualche aggiunta gli abiti si trasformano completamente. Nel complesso, comunque, poche le stravaganze. Forse per questa ragione la moda presentata in questo esordio di secolo a Milano Collezioni e a Momi-modamilano ha decisamente convinto. (S. Valier) .  
   
 

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