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Notiziario Marketpress di Venerdì 10 Marzo 2000
 
   
  EFFETTO NOIR UN SOTTILE SENSO DI PIACEVOLE PAURA: LETTERATURA FUMETTO E CINEMA

 
   
  Trento 10 marzo 2000 Dopo Tex e la Fantascienza, Trento esplora il "Noir". Dal 12 maggio al 25 giugno, nella sede espositiva del Centro Culturale Santa Chiara, i protagonisti del fumetto, della letteratura e del cinema ci guidano dentro i meandri più oscuri del nostro io, immergendoci "nell´Effetto Noir" che garantisce quel "Sottile Senso di Piacevole Paura" che ha conquistato, in ogni epoca e latitudine, legioni di persone. La mostra "Effetto Noir. Un sottile senso di piacevole paura" , ideata come le due precedenti da Roberto Festi che ne è anche il curatore insieme ad Hiroshima mon Amour, è promossa dall´Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con la Casa Edritrice Astorina, Sergio Bonelli Editore e lo studio bibliografico Little Nemo. Com´è consuetudine di questo fortunato ciclo espositivo, anche la mostra sul Noir, dopo Trento, sarà riallestita a Torino e a Carpi. Il noir (il termine francese risulta molto più evocativo della sua traduzione italiana) indica uno spazio "ai confini" della ragione, quell´angolo estremo di anima che è sempre lì, pronto ad emergere e sconvolgere equilibri, ad affermare che il lieto fine non è connaturato alle cose di questo mondo. E´ ciò che si nasconde dietro la maschera e non è un caso che molti protagonisti del noir la indossino. Non importa che siano criminali o giustizieri, perché il confine tra vittima e carnefice è labile ed i ruoli interscambiabili. Positivi o negativi gli eroi del noir hanno in comune un marchio di dannazione: angeli dalla faccia sporca, delinquenti incalliti o psicotici alla disperata ricerca di amore e morte. Allignano tra le ombre della città e della vita quotidiana; a far loro da sfondo non sono castelli esotici o mondi di fantasia, ma vicoli bui, squallide periferie, normalità ossessive, società dorate e marce. Se al noir si potesse dare una paternità, questa spetterebbe ad Edgar Allan Poe. L´angoscia che serpeggiava nelle nascenti metropoli americane è, a ben vedere, non molto distante da quella suggerita dalla transizione del millennio raccontata dalle più recenti pellicole hollywoodiane o dai nuovi fumetti europei e italiani in particolare, dal sempreverde Diabolik alle letture-manifesto di una generazione condannata ad un futuro non distinguibile dal presente, Dylan Dog, Julia, Napoleone. In mezzo, una produzione sterminata, un´influenza esercitata su qualsiasi forma di arte e di spettacolo, una storia di polemiche, di scandali, di censure e di enormi fortune artistiche, di autori che hanno lasciato una traccia indelebile: tutto ciò che si conviene ai fenomeni epocali, alla società e alla cultura di massa. Per descrivere il noir si è scelto il metodo forse più difficile e affascinante, sicuramente quello più appropriato e già sperimentato nelle precedenti esposizioni, facendo ricorso alle immagini, dal fumetto all´illustrazione popolare al cinema: l´elemento visivo è quello che, più di ogni altro, definisce sensazioni e atmosfere, crea e sfuma le suggestioni, illumina e nasconde le cose e le persone. Nel chiaroscuro che si genera, trovano spazio le paure individuali e collettive. Il noir le racconta, le rende palpabili e quasi mai dà soluzioni definitive. Come nella vita, l´imprevisto è dietro l´angolo, a farsi gioco di qualsiasi pretesa di razionalità. La mostra è suddivisa in quattro sezioni ideali. La parte storica introduce agli artisti-illustratori che operarono tra la fine dell´Ottocento e i primi anni del Novecento in particolare sui racconti di Poe e degli scrittori decadenti e simbolisti: Aubrey Beardsley, Harry Clarke, Antonio Rubino, Charles Farneti, Lobel-riche fino alle più recenti, ma non meno suggestive visioni di Karel Thole. Un metodo incrociato per raffrontare letteratura e illustrazione che coinvolge anche la narrativa popolare (Nick Carter, Nat Pinkerton) e lo stuolo dei criminali-gentiluomini e non (Rocambole, Fantomas, Raffles. ). Parallela alla tematica letteraria corre quella del fumetto italiano storico, formatosi e cresciuto timidamente negli anni Quaranta, contrastato e criticato dalla censura negli anni Cinquanta e definitivamente affermatosi nel decennio successivo con il travolgente successo di Diabolik e dei molti personaggi suoi epigoni. E´ questa la sezione che presenta molte e suggestive tavole originali, albi, copertine e che introduce, dopo l´analisi sulle radici storiche del tema, la più equilibrata dimensione delle storie d´autore edite da Sergio Bonelli, a partire dagli anni Ottanta (Dylan Dog, Julia, Magico Vento, Napoleone). Il cinema noir, che si fa strada in America con i capolavori di Alfred Hitchcock e colleghi, è ampiamente rappresentato nella quarta ed ultima sezione della mostra. Venti grandi affiches, accompagnate da brochure, locandine e cineromanzi, riferite ai titoli cult del genere, riportano ancora una volta al tema del doppio, dello specchio scuro che i maestri del grande schermo hanno trattato con mirabile professionalità. Effetto noir. Un sottile senso di piacevole paura. Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Spazio Foyer( Via S. Croce n. 67) dal 12 maggio al 25 giugno 2000. Orario: Catalogo a cura di Roberto Festi e Maurizio Scudiero con interventi di Piero Zanotto, Maurizio Scudiero, Brunetto Salvarani, Stefano Della Casa e Sergio Pignatone. Per informazioni: Provincia Autonoma di Trento. Assessorato alla Cultura tel. 0461. 496912 .  
   
 

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