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Notiziario Marketpress di
Venerdì 24 Marzo 2000 |
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VINITALY 2000, IL " PROGETTO LOMBARDIA" : INTERVENTO DEL PRESIDENTE ROBERTO FORMIGONI
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Milano, 24 marzo 2000 - Nel mese di aprile 1999, a conclusione della 33° edizione del Vinitaly emergeva da parte dei produttori lombardi la forte necessità di trovare una linea di condotta in grado di consentire una partecipazione efficace della produzione vitivinicola lombarda alle rassegne espositive del settore agroalimentare. La risposta istituzionale che, a fronte di questa richiesta, si è attivata è consistita nell´ avviare una serie di incontri conoscitivi, fra i quali anche con Verona Fiere, per l´organizzazione della partecipazione lombarda a Vinitaly, con l´intento di strutturare in tempo utile una strategia complessiva alla quale riferirsi per lo svolgimento delle iniziative. Nel mese di settembre 1999 le istituzioni già coinvolte nella organizzazione delle precedenti edizioni di Vinitaly (Unioncamere Lombardia, As. Co. Vi. Lo. , la Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia) hanno operato, di concerto con i Consorzi di tutela dei vini lombardi, una scelta importante e forte che è consistita nell´avviare un "Progetto Lombardia" per la partecipazione alla 34° edizione di Vinitaly 2000. Il progetto come primo passo prevedeva di scegliere una collocazione all´interno della manifestazione in grado di consentire l´espressione di una forte ed unitaria partecipazione regionale e così fu fatto individuando nel nuovo padiglione 14, posizionato in prossimità dell´entrata sud della fiera, il luogo presso il quale posizionare la partecipazione dei produttori lombardi. La determinazione della necessità di operare attraverso un complessivo ed unitario "Progetto Lombardia" deriva dalle seguenti considerazioni. Il patrimonio produttivo vinicolo della Lombardia è di 27. 000 ettari e produce quasi 1 milione e 500 mila ettolitri di vino l´anno, dei quali circa 800. 000 a Doc e a Docg. Siamo la regione italiana con il maggior numero di vini Doc e rappresentiamo il 7% della produzione nazionale a denominazione d´origine. Le zone produttive sono diversamente dislocate e in grado di produrre una gamma completa di vini di pregio esaustiva di tutte le domande. Questo patrimonio produttivo è certo meno conosciuto e stimato di quanto merita e va fatto conoscere per il suo reale valore. Ciò che rende speciale la produzione vitivinicola lombarda è la sua varietà e la qualità di base della produzione e questo è ciò che bisogna comunicare all´intemo di un forte concetto unitario di identità regionale. La Lombardia è una delle grandi regioni europee paragonabile per superficie, popolazione, articolazione amministrativa a Paesi come Austria, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, con una forte capacità di gestire e guidare processi di sviluppo economico. Nel settore agricolo la Lombardia, pur oscurata dal forte sviluppo industriale e del terziario, è la Regione con la maggiore Plv e vanta in alcuni comparti, lattiero-caseario, zootecnico da carne, risicolo, un primato assoluto sulle altre regioni italiane. L´espressione anche in campo agricolo di una forte e caratterizzata identità regionale consente di differenziarsi da altre realtà produttive e riflette i valori comuni e positivi della realtà produttiva agricola, e nel caso specifico vitivinicola, lombarda. Questa immagine forte, unitaria, identificata sotto valori comuni condiziona fortemente il successo dei produttori in essa inseriti. In un mercato come quello del vino nel quale la concorrenza è fortemente marcata a livello regionale (si pensi alla Toscana, al Piemonte, alla Sicilia) l´identità regionale assume poi un´importanza ancora maggiore: è utile per differenziarsi dagli altri e comunicare con i consumatori. Questa attenzione all´immagine e alla identità regionale sta crescendo anche in relazione alla liberalizzazione dei mercati e all´abbassamento delle barriere di protezione, fatti che alzano il livello di competitività e conferiscono maggiore importanza ad elementi strutturali ed economici. Chi produce in maniera più efficiente e a minor prezzo vince. Ma in un mercato di qualità quale quello del vino la strategia vincente diventa allora quella diversificazione che appare molto più forte, appunto, se realizzata a livello regionale e non dalla singola azienda. Le caratteristiche generali, poi, di un prodotto come il "vino a denominazione d´origine controllata" fanno sì che il principale aspetto promozionale sia proprio la valorizzazione delle tipicità legata al "terroir", delle tradizioni, della cultura enogastronomica, della unicità e della qualità che da quei fattori provengono. Per questo è fondamentale creare un´immagine di Lombardia catalizzante ed univoca, soprattutto nei confronti dei consumatori stranieri o di coloro che poco conoscono la nostra regione. All´interno di questa immagine devono essere ricomprese e salvaguardate le individualità territoriali sottolineando che l´insieme delle molteplici identità è proprio il punto di forza della nostra Regione. Questo consente il collegamento e l´interazione fattiva con gli altri comparti dell´agroalimentare all´interno di un processo che mira a costruire una forte immagine comune e che, in una visione strategica, punta a collocare la produzione agroalimentare italiana come una fondamentale componente del made in Italy per sfruttare il trend positivo che questo ha attualmente in tanti settori. Dalla buona valorizzazione del settore vitivinicolo possono svilupparsi benefici effetti per tutti gli altri prodotti gastronomici che costituiscono la ricca produzione lombarda- Si pensi allo sviluppo del turismo rurale e delle strade del vino, momenti attraverso i quali numerosi turisti, visitatori, consumatori possono conoscere i territori lombardi e, attraverso il vino. Scoprire la bellezza del paesaggio, piaceri e gusti di tante altre produzioni tipiche di qualità come formaggi, salumi, oli. Carni bovine e suine e i prodotti ortofrutticoli. Il "Progetto Lombardia" di Vinitaly costituisce uno dei tanti mattoni che è necessario sovrapporre per costruire una immagine positiva di una regione a misura di buongustaio. Questo progetto, voluto congiuntamente da Regione Lombardia, Unioncamere ed Ascovilo per rendere protagonista l´azienda vitivinicola lombarda è poi proseguito, dopo la scelta della localizzazione con una definizione comune degli allestimenti aziendali e delle attività di comunicazione necessario per consentire una buona divulgazione dell´iniziativa. All´impegno delle istituzioni si è sommata, in un´azione sinergica, l´adesione convinta dei produttori lombardi che hanno condiviso il progetto. In questa prospettiva la strategia individuata risulta decisiva a sarà confermata nei prossimi anni, anche in considerazione del fatto che la costruzione di una immagine unitaria forte necessita, per potersi realizzare e fare conseguentemente presa sul consumatore, di un intervento perseguito in più anni e continuamente affinato. Questi sono i motivi per i quali la Lombardia sarà da quest´anno posizionata al 34° Salone Vinitaly nel nuovo ed esclusivo padiglione 14. Affiancata al Padiglione 14 e direttamente accessibile da questo si trova il Padiglione 7 nel quale sarà presente il Consorzio Vini Franciacorta, altro importante momento produttivo della viticoltura lombarda* L´offerta completa e unitaria che ci si rende in grado di proporre in questo modo rappresenta certo un concetto forte, che consentirà di collocare i vini lombardi alla giusta attenzione di operatori, stampa e consumatori, nel posto di prestigio che le compete. Consentire una buona divulgazione dell´iniziativa. All´impegno delle istituzioni si è sommata, in un´azione sinergica, l´adesione convinta dei produttori lombardi che hanno condiviso il progetto. In questa prospettiva la strategia individuata risulta decisiva a sarà confermata nei prossimi anni, anche in considerazione del fatto che la costruzione di una immagine unitaria forte necessita, per potersi realizzare e fare conseguentemente presa sul consumatore, di un intervento perseguito in più anni e continuamente affinato. . |
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