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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Ottobre 2006 |
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POLITICA ABITATIVA: INTERVENTO PUBBLICO E LEVA FISCALE
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Roma, 12 ottobre 2006 - Un più incisivo intervento pubblico in favore delle famiglie con reddito basso o medio-basso per le quali la soluzione del problema abitativo non può essere affidata al mercato privato; un regime fiscale che renda più favorevole per la proprietà il ricorso al "canale concordato" vale a dire a quei contratti di locazione il cui canone, nei limiti minimi e massimi, viene stabilito di comune accordo tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini: questi gli strumenti da privilegiare per far fronte alla difficile situazione abitativa del Paese. A proporlo è il Cnel nel documento recentemente approvato. Nel nostro Paese – osserva il Consiglio Nazionale dell´Economia e del Lavoro - le categorie meno protette (anziani, famiglie monoreddito, famiglie con portatori di handicap, giovani coppie, single, studenti, lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro, immigrati) incontrano gravi difficoltà nel trovare immobili in locazione . Senza un cambiamento delle tendenze in atto, lo stock di abitazioni in affitto che si aggira intorno al 20% del totale (5 milioni su 26 milioni di abitazioni censite di cui circa 800 mila di Edilizia Residenziale Pubblica) è destinato a impoverirsi ulteriormente. Secondo il Cnel è necessario un rilancio dell´Erp che, risolvendo i problemi abitativi per le famiglie meno abbienti, consenta una maggiore dinamicità del mercato privato. Occorre,insomma, allargare il patrimonio Erp stimolando i processi di riforma e riqualificazione già avviati in molte regioni. E´ altresì indispensabile promuovere iniziative integrative dell´intervento pubblico. Da questo punto di vista l´edilizia agevolata è la risposta più adeguata. Va promosso un programma di sviluppo di edilizia agevolata in locazione sul modello già proposto con la legge 21/2001 sul "disagio abitativo". In particolare al progetto delle case per anziani, che va rifinanziato , potrebbero seguirne altri per giovani, immigrati e lavoratori in mobilità per formazione o lavoro Questo corpo di misure dovrebbe essere accompagnato da un diverso utilizzo della leva fiscale per determinare quel quadro di convenienze necessarie a rendere sostenibile il mercato delle locazioni e per favorire la promozione dell´edilizia sociale in locazione. Si propone, fra l´altro: l´introduzione di un´aliquota fissa sugli immobili residenziali in affitto a canale concordato (pari a quella per le rendite finanziarie) separata dall´Imposta Regionale; la detrazione dall´Ire ,per gli inquilini, di non meno del 30% dell´ammontare annuo del canone d´affitto; l´esenzione Ici sul patrimonio Erp; la riduzione delle imposte sulle compravendite immobiliari destinate alla prima abitazione o all´affitto a canone sociale o concordato. . |
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