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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Aprile 2000
 
   
  TORNARE A CAMMINARE GRAZIE A UN DISPOSITIVO ELETTRONICO SVILUPPATO DAI LABORATORI IBM

 
   
  Segrate, 3 Aprile 2000 - Il primo intervento di questo genere al mondo, eseguito all´università di Montpellier, ha parzialmente ripristinato la capacità di camminare a un paziente paralizzato. Oltre la metà delle persone paralizzate sono confinate su una sedia a rotelle a causa di un incidente che ha reciso le terminazioni nervose della colonna vertebrale che controllano il movimento e la sensibilità delle gambe. Fino ad ora non c´era alcuna speranza di poter recuperare la deambulazione. Oggi, il progetto europeo "Stand up and walk" mira principalmente al recupero parziale delle capacità motorie. La Commissione Europea ha finanziato il 50% del progetto per un valore di 1. 5 milioni di Euro. "Senza questo apporto finanziario non sarebbe stato possibile portare a termine il progetto", afferma il professor Rabischong, coordinatore dell´intero progetto. Un solo gruppo di medici non avrebbe potuto tentare questa ricerca dato che i muscoli del paziente dovevano essere adeguatamente riabilitati, dovevano essere sviluppati l´impianto, gli elettrodi e il trasmettitore e l´operazione da eseguire implicava un approccio multidisciplinare per il quale è stato necessario il coinvolgimento dei migliori esperti europei. "Questo risulta essere un ottimo esempio di come la scienza può contribuire al benessere del cittadino" ha dichiarato il Commissario delle Ricerche Philippe Busquin. Il primo paziente operato è stato un giovane francese che aveva perso l´uso degli arti inferiori nel 1990 a causa di un incidente stradale. L´intervento, che ha avuto luogo lo scorso febbraio, è stato preceduto da un programma di rieducazione muscolare durato alcuni mesi, studiato appositamente dall´associazione Calies - a cui fanno capo centri specializzati nella riabilitazione di ben sei stati membri dell´Unione Europea (tra cui anche l´Italia) - e preventivamente testato dall´azienda olandese Roessingh, partner Ibm. Il chip e il sistema di trasmissione dei segnali sono frutto della collaborazione tra Ibm e Thomson-csf, mentre i dieci elettrodi sono stati sviluppati dall´Istituto per la Tecnologia Biomedica Fraunhofer. L´intero dispositivo è stato assemblato dalla Neuromedics di Montpellier, una nuova azienda creata appositamente. A oggi sono previsti in tutto sei interventi, ma sicuramente questo primo successo potrà ridare speranza a molte persone paralizzate, anche se l´operazione non può essere eseguita su tutti i pazienti affetti da questi gravissimi problemi motori. È necessario, infatti, che il paziente goda di buona salute generale, abbia un tessuto muscolare attivo e che le lesioni siano circoscritte tra la quarta e l´undicesima vertebra, mentre il resto del sistema nervoso deve essere intatto. A seguito dell´intervento, il paziente potrà camminare solo con l´ausilio di un bastone o di stampelle che contengono i comandi del dispositivo e non sarà comunque in grado di salire o scendere le scale, nè di abbandonare del tutto la sedia a rotelle. Dal 1996 il mondo della ricerca e il mondo dell´industria si sono impegnati in uno sforzo congiunto per sviluppare, produrre e testare un apposito innesto che consenta ai paraplegici di camminare con l´ausilio di stampelle. Il contributo dei laboratori Ibm di Corbeil-essonnes (Francia), specializzato nello sviluppo di componenti elettronici, è stato fondamentale al progetto Suaw che ha coinvolto anche altri partner quali Thomson Csf Communications, Neuromedics, Het Roessingh, Fgh-ibmt e Mxm. Il chip Suaw di 3. 9x4. 5 mm, sviluppato dai laboratori Ibm, viene inserito nell´arto del paziente e agisce come un generatore di impulsi elettrici che, attraverso le fibre muscolari, riescono a far contrarre dieci dei 50 muscoli di una gamba. Il chip sviluppato da Ibm utilizza la tecnologia a 0. 8 micron e comprende oltre 10. 000 transistor, due convertitori analogico-digitale e un convertore digitale-analogico. .  
   
 

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