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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Ottobre 2006 |
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PROMOSSI A SCUOLA DI VERDURE: A NAPOLI, IL MANGIARE SANO S’IMPARA GIOCANDO
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A Napoli è stato compiuto un passo concreto verso la prevenzione dell’obesità infantile, fenomeno che proprio in Campania ha il suo picco nazionale coinvolgendo il 36% della popolazione tra 6 e 13 anni. Il progetto di educazione alimentare condotto dalla Fondazione L. Bonduelle su oltre 700 alunni delle scuole elementari ha portato, infatti, 7 alunni napoletani su 10 a riconsiderare alimenti prima “snobbati” come le verdure e la frutta, mentre quasi il 100% del campione è divenuto consapevole dell’importanza di non spiluccare qua e là fuori dai pasti. Si parla spesso, e con toni giustamente allarmati, di obesità infantile in aumento, di bambini che mangiano troppo, troppo spesso e male. Il fenomeno ha assunto dimensioni preoccupanti specialmente in Campania. Dati Istat alla mano, infatti, l’obesità affliggerebbe il 36% dei bambini campani tra i 6 e i 13 anni, contro una media nazionale del 20%. Nei primi mesi del 2006 la Fondazione L. Bonduelle ha condotto a Napoli un progetto di educazione alimentare, “Amici per la Tavola: alla scoperta della corretta alimentazione”, che ha visto coinvolti oltre 700 bambini di diverse scuole elementari del capoluogo campano. Obiettivo dell’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli, della Provincia di Napoli e della Regione Campania, è stato coinvolgere scolaresche e insegnanti in un percorso psicoeducativo che permettesse di veicolare le basi di una corretta alimentazione. Il 13 e 14 marzo 2006 gli alunni, accompagnati dai loro insegnanti, hanno assistito alla rappresentazione teatrale “Pancia piena, pancia vuota”, creata per raccontare in modo semplice e coinvolgente le regole del mangiare sano. Dopo questa prima fase, i bambini che hanno preso parte al programma hanno completato il loro percorso formativo attraverso i materiali dei kit pedagogici forniti dalla Fondazione: giochi illustrati, poster per adornare le classi, dossier informativi per gli insegnanti e opuscoli per i genitori. I riscontri ottenuti dal progetto educativo testimoniano come sia possibile fare concreti passi in avanti nella prevenzione dell’obesità intervenendo sui bimbi in età scolare. Inoltre, l’approccio ludico si è confermato lo strumento più efficace per stimolare nei bambini l’apprendimento e la spontanea applicazione di sane abitudini alimentari. A conclusione del percorso psicoeducativo, infatti, i test effettuati dimostrano che 7 scolari su 10 hanno provato ad avvicinarsi ad alimenti in precedenza “snobbati” come le verdure (in primo luogo carote, insalate e zucchine) e la frutta. 8 bambini su 10 hanno dimostrato di saper riconoscere i cibi naturali da quelli artificiali e/o appositamente creati per attirare la loro attenzione. L’85% del campione ha imparato a distinguere un pasto sano, vario, contenente verdure e pochi grassi, dall’alimentazione “fast food style”. Aspetto ancor più rilevante nel contesto napoletano, quasi il 100% dei bambini coinvolti nel progetto ha appreso l’importanza di fare uno spuntino la mattina e al pomeriggio invece di spiluccare disordinatamente nell’arco della giornata (specialmente davanti alla Tv). “Per motivare i più piccoli a mangiare verdure è necessario utilizzare argomentazioni semplici, ma che sappiano colpire l’immaginazione e suscitare desiderio,” dichiara la dottoressa Nicoletta Travaini, psicologa consulente della Fondazione L. Bonduelle. “Ad esempio, i bambini si sono dimostrati molto ricettivi al concetto che la verdura è piena di vitamine per crescere. In questo modo, infatti, la verdura è vista come uno strumento per realizzare l’aspirazione a diventare grandi e forti come mamma e papà. ” Web: www. Fondation-louisbonduelle. Org . |
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