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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Aprile 2000
 
   
  INTERNET GRANDE OPPORTUNITA´ PER LE IMPRESE, MA LE INFRASTRUTTURE? NE HANNO PARLATO I GIOVANI IMPRENDITORI DI FEDERLOMBARDIA

 
   
  Gardone Riviera 11 aprile 2000 - Si e´ svolto il 7 e 8 aprile a Villa Alba di il secondo Internet Marketing Workshop promosso dai Giovani imprenditori di Federlombardia. Abbigliamento, beni di largo consumo, prodotti alimentari di nicchia. Sono queste tre categorie che nei prossimi mesi avranno un probabile boom nel commercio elettronico, affiancandosi ai tradizionali beni piu´ gettonati nel web, dai viaggi e vacanze, ai prodotti hardware e software, alla telefonia mobile, al sesso, ai libri e musica. Ma, accanto al commercio elettronico, e´ destinato a crescere in modo esponenziale con un fatturato molto significativo il business-to-business, vera occasione per globalizzare l´impresa e permettere ai prodotti di nicchia italiani di raggiungere mercati finora quasi sconosciuti. Sono questi alcuni dei principali trend di mercato in Rete resi noti durante il secondo Internet Marketing Workshop che si e´ svolto il 7 e 8 aprile a Villa Alba di Gardone Riviera (Bs), sulle sponde del lago di Garda, promosso dai Giovani imprenditori di Federlombardia con la collaborazione del Gruppo Giovani imprenditori e la sezione Piccola Industria dell´Associazione industriale bresciana. Trecento imprenditori provenienti da tutta Italia hanno partecipato ai lavori introdotti da Alessandro Cremaschi, presidente dei Giovani imprenditori di Fedelombardia, da Matteo Meroni, coordinatore del gruppo di Lavoro Internet di Confindustria e da Alberto Bregani, direttore e editore di Web Marketing Tools, rivista mensile di strumenti e strategie per l´economia digitale. Nel corso delle due giornate a Villa Alba i giovani imprenditori hanno partecipato a seminari con esperti di web strategies che hanno disegnato un quadro molto chiaro della rivoluzione tecnologica che Internet sta apportando al mondo produttivo italiano. I numeri del resto parlano chiaro: il fatturato mondiale del commercio sulla Rete e´ stimato variare fra i 1800 e i 3200 milioni di dollari entro il 2003 (un anno fa queste stime erano 6 volte inferiori). Ma il commercio sul web sta per essere superato, in volume di fatturato, dal business-to-business che interessa tutte le imprese. Gli web shoppers domestici lo scorso anno rappresentavano il 60% del totale del commercio via web, si riduranno al 13% nel 2003 mentre il business-to-business crescera´ soprattutto nelle piccole e medie imprese, la cui quota passera´ dall´attuale 8% al 30% del fatturato globale del settore. Il commercio elettronico, da sistema incentrato sugli web shoppers individuali, si spostera´ rapidamente verso le imprese: piu´ veloce sara´ il fenomeno della globalizzazione dell´economia, piu´ vitale sara´ che le nostre imprese siano preparate ad affrontare la sfida dei mercati. ´´In Italia la crescita di Internet ha subito una forte accelerazione nell´ultimo anno - ha sottolineato Angelo Pascarella, responsabile delle ricerche Internet di Ipsos Explorer, uno dei relatori del convegno, - oggi gli italiani sul web superano abbondantemente i 4 milioni pari all´8, 6% degli adulti: piu´ di 2milioni e seicentomila gli utenti domestici, cresciuti grazie al free-access, 1milione 800 mila dall´ufficio, la restante parte studenti o insegnanti navigando dai computer nelle scuole. Pur essendo cifre considerevoli, il nostro Paese e´ ancora lontano dagli altri partner europei (in Gran Bretagna 1 persona su quattro naviga sul web, in Germania e´ il 15% della popolazione, in Francia il 12%, i paesi del Nord Europa superano in alcuni casi il 40% e stessa percentuale anche negli Usa dove Internet e´ ormai entrato nella vita quotidiana). ´´ Se l´uso di Internet per scopi domestici ha raggiunto livello abbastanza accettabili, secondo gli esperti intervenuti a convegno, dobbiamo aspettarci una crescita del business-to-business, da alcuni dipinta come una rivoluzione copernicana per il mondo dell´impresa. Per le aziende che decidono di adottare una Internet strategies, si tratta di ´´destrutturare´´ la propria organizzazione del lavoro per trasformare l´impresa da una tradizionale ´´make and sell´´, produci e vendi, ad azienda che sente i bisogni del consumatore e risponde alle sue esigenze con prodotti ad hoc. Le Pmi italiane, grazie alla grande flessibilita´ che le caratterizza e ai prodotti peculiari che produce, hanno una enorme potenzialita´ nel commercio via web, ma devono crederci e apportare alcune modifiche non indifferenti. Le tradizionali aziende integrate verticalmente, con gerarchie funzionali e strutture piramidali, si trasformano in aggregati orizzontali destrutturati di unita´ produttive. Le reti permettono di creare organizzazioni in rete e/o reti di organizzazioni che ridefiniscono i confini e le modalita´ operative della tradizionale filiera. Nascono cosi´ aziende a geometria variabile, formate da comunita´ di imprese indipendenti, focalizzate su competenze che le distinguono. Un nuovo ambiente in cui si sviluppano nuovi concetti di partnership e dinamiche operative originali. Internet diventa fucina di modelli organizzativi di tipo reticolare e policentrico dove l´impresa virtuale cresce per fenomeni di osmosi continua tra i diversi componenti. L´azienda diventa un sistema aperto dove fornitori, distributori, partner, clienti sono collegati da un flusso continuo di informazioni, vero tesoro della new economy, beni e servizi. Se l´impresa ne esce rivoluzionata diventano ´´straordinarie le opportunita´ per i giovani imprenditori - ha sottolineato a margine dei lavori il presidente del Gruppo Giovani dell´Associazione industriale bresciana, Arturo Medeghini - come i nostri padri al termine della seconda guerra mondiale, abbiamo la possibilita´ di trasformare le idee in business. E´ il nuovo pionerismo industriale che la net economy sta sviluppando. Le idee giuste in questo momento valgono oro ed e´ probabile che nei prossimi anni assisteremo ad un boom di nuove imprese nate da Internet e una conseguente forte selezione fra le imprese tradizionali´´. Ma non e´ tutto rose e fiori e non ci si deve aspettare un cambiamento repentino dell´economia. ´´Internet - ha sottolineato il presidente della sezione Piccola Industria dell´Aib, Max Bontempi, intervenuto a chiusura dei lavori del convegno - e´ solo uno strumento al servizio della globalizzazione dell´impresa, un´opportunita´ di crescita del sistema imprenditoriale che tuttavia rischia di essere vanificato dalla cronica assenza di infrastrutture adeguate a supportare una logistica efficiente. Finche´ avremo un sistema stradale ancora come negli anni cinquanta, un trasporto aereo quasi inesistente e una rete ferroviaria che risale all´unita´ Italia, non si puo´ parlare di nuove opportunita´ di business´´. Gli ha fatto eco il presidente nazionale dei Piccoli di Confindustria, Francesco Bellotti, che a chiusura del convegno a Villa Alba ha chiesto al Governo interventi urgenti per dare risposte concrete alle imprese. ´´Se lo Stato non mette l´impresa al centro dello sviluppo di questo Paese non avremo un futuro brillante - ha sottolineato Bellotti ribadendo la tendenza di questo Governo - a inventare parole nuove quando non sa rivolvere cose vecchie. Regalare computer alle scuole non risolve il problema della formazione di figure professionali nel campo dell´hi-tech necessarie alla nuova economia´´ con un fabbisogno stimato per l´Italia in 180. 000 persone nei prossimi due anni. ´´Internet e´ solo uno strumento al servizio alle imprese, non una rivoluzione tecnologica. Le nostre piccole e medie imprese possono permettersi ancora di sbagliare i piani Internet perche´ fanno dei buoni prodotti, sempre vendibili sul mercato´´. E´ la dichiarazione improntata alla massima prudenza del presidente dei Piccoli Imprenditori dell´Associazione industriale bresciana, Max Bontempi, ´´Le nuove tecnologie sono una opportunita´ in piu´ che facilita l´impresa nell´approccio al mercato e alla globalizzazione, ma non dobbiamo mitizzare Internet. Esistono certamente delle opportunita´ nella Rete, ma per dare una spinta allo sviluppo occorre oggi, piu´ che mai, un forte coordinamento fra banche, logistica e imprese. Parlare di e-commerce e business-to-business come del futuro prossimo venturo puo´ essere un´utopia se Governo e istituzioni non fanno qualcosa per ammodernare una rete stradale che e´ rimasta agli anni Cinquanta e una rete ferroviaria anteguerra che ci penalizzano fortemente nei confronti degli altri Paesi industrializzati´´. ´´I giovani hanno con Internet una straordinaria opportunita´: come i nostri padri al termine della seconda guerra mondiale, hanno la possibilita´ di trasformare le idee in business. E´ il nuovo pionerismo industriale che la net economy sta sviluppando´´ - dichiara il presidente dei Giovani imprenditori bresciani, Arturo Medeghini, ´´E´ una grande chance per tutti i giovani, le idee giuste in questo momento valgono oro ed e´ probabile che nei prossimi anni assisteremo ad un boom di nuove imprese nate da Internet. Qualche anno fa ero decisamente scettico nei confronti degli scenari prefigurati da pochi esperti di Internet che profetizzavano una grande rivoluzione tecnologica nel mondo produttivo. Oggi alcuni numeri gli danno ragione e dobbiamo probabilmente aspettarci una forte selezione fra le imprese, nei prossimi anni. Internet quindi non e´ tutto rose e fiori. Il Governo deve dare risposte precise alle imprese per colmare il grande gap infrastrutturale che ci divide dagli altri grandi Paesi industrializzati. Internet puo´ trasformarsi in business reale solo a condizione che sia supportato da una rete logistica all´altezza´´. ´´Finche´ l´imprenditore non e´ consapevole degli strumenti e delle strategie necessarie perche´ la sua azienda sia presente in rete in modo efficace, la sua impresa non potra´ mai avere successo in Internet´´. E´ quanto ha dichiarato il coordinatore del gruppo di lavoro Internet dei Giovani di Confindustria e vicepresidente del Gruppo Giovani dell´Aib, Matteo Meroni, al termine dei lavori del secondo Internet Marketing Workshop promosso dai Giovani imprenditori di Confindustria a Villa Alba di Gardone Riviera, in provincia di Brescia, dal 7 all´8 aprile. ´´Da questi due giorni di lavoro - spiega Meroni - seguendo le relazioni dei massimi esperti in Italia delle Internet Strategies abbiamo capito chiaramente che l´azienda che non pensa ad Internet perdera´ competitivita´´´. Per informazioni: Paolo Venturini Addetto stampa Associazione industriale bresciana http://www. Aib. Bs. It http://www. Ggi. Brescia. Org tel. 030/2292. 325 I lavori del secondo Internet marketing workshop saranno presto disponibili sul sito dei Giovani imprenditori bresciani all´indirizzo: http://www. Ggi. Brescia. Org .  
   
 

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