Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Aprile 2000
 
   
  IL VIDEOGIOCO COME OPERA D´AUTORE NEL CD ROM " L´ IMPERO DELLE FORMICHE"

 
   
  Milano, 26 aprile 2000 - Può un videogioco aspirare ad essere considerato un´opera d´arte? Questo è il quesito che si è posto di recente il New York Times, seguito dalle considerazioni apparse sul Corriere della Sera di fine Marzo. E´ questa, una considerazione volta finalmente a rimuovere il radicato concetto di videogioco come puro momento di sfogo. Si deve infatti necessariamente prendere atto (e i media hanno un ruolo fondamentale nel trasferire questo cambiamento), che il videogioco non è più fatto solo di "riflessi" e "meccanicità", bensì sempre più di racconti e storie. Nel futuro prossimo il videogioco dovrà assumere la stessa dignità di un buon libro o di un bei film, rappresentando la terza dimensione dell´intrattenimento "d´autore". Ma la strada è stata tracciata da tempo. Da Pong a Myst, abbiamo assistito alla nascita di un nuovo filone di pensiero nello sviluppo dei videogiochi: quello che privilegiava le storie rispetto alla prontezza di riflessi. L´uso del ragionamento rispetto al riflesso è il punto determinante nella crescita evolutiva e di mercato per il videogame, in quanto apre le porte ad una fascia di consumatori in età più adulta che si aspettano di cimentarsi con il computer non in una gara di velocità bensì di intelligenza ed intuizione. Questo passaggio diventa oggi un momento storico e decisivo, di grande cambiamento. Anche la storia del cinema ha conosciuto questa fase: dalle torte in faccia, puro momento di sfogo "fisico", al cinema fatto di storie, di grandi registi, di professionalità nei dettagli, di formidabili interpretazioni. Eppure tutto nacque dalle comiche. Forse un domani paragoneremo Pong agli albori del cinema muto (come peraltro qualcuno già ha fatto in un famoso spot pubblicitario), e questo tipo di videogames ci sembreranno tanto lontani dal nostro immaginario quanto Buster Keaton dal cinema moderno. Dalla risata alle storie, dalla velocità di reazione alle trame: l´analogia è chiara. Ma, così come nel cinema, questo cambiamento determinerà una forte ricerca di professionalità nuove. Se il programmatore ed il modellatore 3D erano più che sufficienti per sviluppare un gioco il cui scopo fosse concentrato sulla prontezza di riflessi, per scrivere trame e storie, per immaginare dialoghi e scenari, per realizzare una colonna sonora servono nuove e differenti professionalità. Ed ecco che diversi mondi tenderanno a convergere: gli sceneggiatori inventeranno trame di videogame, i registi ne definiranno le inquadrature e la fotografia, gli scrittori immagineranno le loro storie interattive. E´ il mercato che cresce, che diventa maturo, che si consolida. Esce dalla nicchia dei pionieri ed entra nelle nostre case. Un mercato non più rivolto ad un pubblico di fanatici, ma di famiglie. E allora deve cambiare tutto i programmi editoriali devono dare più spazio ai contenuti e il videogioco deve entrare a pieno titolo nei mass media, alla stessa stregua del cinema e dell´editoria classica. Oggi è l´eccezione, domani sarà la regola. Allo stesso modo è destinata a cambiare la distribuzione, non più sottoscala dove si parla solo "informatichese" ma superfici orientate al grande pubblico con una semplicità di linguaggio e un display di prodotto facile ed immediato, come si conviene ad un mercato maturo. Ed è su questa starda che si avvia la francese Microids che di recente ha presentato l´ultimo suo Cd Rom intitolato " L´impero delle formiche" gioco innovativo di strategia basato sulla natura che ci circonda "Nei pochi secondi necessari a leggere questa sola frase sulla terra nascono quaranta esseri umani, ma soprattutto. Settecento milioni di formiche". Comincia cosi il romanzo best-seller "Le Formiche" dello scrittore Bernard Werber (2, 5 milioni di copie vendute nella sola Francia) da cui è stato tratto questo rivoluzionario gioco di strategia. Ci sono voluti più di tré anni di lavoro di una equipe di oltre 40 sviluppatori per riuscire a riprodurre nei dettagli e "secondo natura" la più complessa forma di organizzazione sociale sviluppata nel microcosmo: il formicaio. "L´impero delle Formiche" è un gioco che ci porta dinnanzi ad una realtà poco conosciuta ma da sempre affascinante e ricca di complessità. La natura è stata ricostruita, con i suoi cicli e le sue crudeltà, portando sotto gli occhi un universo microscopico nel quale dovremo imparare a vivere e soprattutto. Sopravvivere. Il microcosmo è infatti il più crudele e sanguinario dei contesti, dove la sopravvivenza è garantita solo dal "gruppo" e dal rigoroso rispetto di regole, comportamenti e ordini. Nel mondo infraterrestre le formiche hanno sviluppato un´organizzazione degna delle legioni romane e una capacità ingegneristica rapportabile alle grandi intuizioni di Leonardo. Toccherà al giocatore guidare e sviluppare una giovane colonia, nata da una principessa di Bel-0-kan (l´impero dell´Ovest) diventata formica-regina e appartenente alla federazione delle Formiche Rosse. L´applicazione di un motore di "intelligenza artificiale comportamentale multi-agente non lineare" garantisce una piena libertà di gioco, grazie alla quale è possibile gestire l´intero formicaio attraverso il controllo di ogni singolo gruppo di formiche. Il fine ultimo è la creazione del più potente formicaio di tutti i tempi. Una cosa è certa: dopo aver provato questo gioco, non riuscirete più a schiacciare una formica. Franco Rosso .  
   
 

<<BACK