Milano, 12 ottobre 2006 – Le riforme e le richieste giuridiche della Ue alla Turchia sono percepite nel Paese come un´imposizione o come un´occasione per liberalizzare la società, l´economia e lo Stato, garantendo altresì un corretto trattamento delle minoranze nazionali? La presenza della Turchia, Stato laico a maggioranza mussulmana, stravolgerebbe l´identità culturale e religiosa europea, o potrebbe svolgere un´essenziale funzione di ponte verso il mondo islamico? Per il Ciclo di Incontri Cattedra del Mediterraneo 2006 Mercoledì 25 Ottobre alle ore ore 17. Oo, presso l’ Università degli Studi di Milano Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, via S. Antonio 12 a Milano si svolgerà una riunione sul tema: “ La Turchia alle porte dell´Europa programma: Rappresentanti Istituzioni locali: Prof. Alessandro Albisetti Preside della Facoltà di Giurisprudenza; Janiki Cingoli Direttore del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente; Antonio Ferrari Giornalista del Corriere della Sera; Cagri Erhan Direttore dell´European Resarch Center dell´Università di Ankara; Docente Dipartimento di Relazioni Internazionali, Direttore European Research Center - Facoltà di Scienze politiche Università di Ankara. Tra i suoi corsi: Relazioni tra Turchia e Unione Europea; Integrazione europea; Relazioni tra Turchia e Stati Uniti; Massimo Condinanzi Professore di Diritto dell´Unione Europea; Valerio Onida Professore di Giustizia Costituzionale; Silvio Ferrari Professore di Diritto canonico ed ecclesiastico; Antonio Padoa Schioppa. Professore di storia del Diritto medioevale e moderno. . .