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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Aprile 2000
 
   
  PRESENTATO DAL COBAT A MILANO IL PRIMO RAPPORTO AMBIENTALE NEL SETTORE DEL RECUPERO DELLE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE.

 
   
  Milano, 27 aprile 2000 Si è tenuto di recente , presso il Centro Congressi Le Stelline di Milano, il Convegno di Presentazione del primo Rapporto Ambientale del Cobat, il Consorzio Obbligatorio per la raccolta e il riciclaggio delle batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi, istituito con lŽart. 9 quinquies della legge n. 475/88. Alla presenza dei rappresentanti di tutti i Consorzi italiani di raccolta e riciclaggio rifiuti, Giancarlo Morandi, Presidente del Cobat, e il Direttore Servizio Ars del Ministero dellŽAmbiente, Gianfranco Mascazzini, hanno illustrato i risultati e lŽimportanza del Rapporto Ambientale relativo allŽesercizio 1998, primo esempio europeo nei Consorzi del settore. Il Rapporto ha analizzato lŽintero ciclo di raccolta e riciclaggio delle batterie al piombo esauste, elaborando i dati relativi sia agli automezzi utilizzati dalla rete di raccolta, sia agli impianti di riciclaggio, che provvedono al recupero del piombo contenuto nelle batterie esauste ed allŽinertizzazione dellŽelettrolita acido. In particolare sono stati calcolati i benefici ambientali apportati da un corretto recupero delle batterie esauste, attraverso una duplice analisi che ha confrontato il sistema di gestione del Cobat con la situazione preesistente allŽistituzione del Consorzio stesso, e ipotizzato uno scenario di mercato di batterie esauste non regolamentato. Per meglio quantificare i rischi ambientali evitati connessi al recupero dellŽacido solforico e dei metalli pesanti contenuti nellŽelettrolita delle batterie, è stata effettuata una simulazione informatica sullŽarea di Milano, che ha evidenziato il contributo del Cobat alla riduzione di sostanze tossiche disperse nellŽambiente. Una batteria non recuperata correttamente è, infatti, una fonte potenziale dŽinquinamento da piombo più pericolosa delle emissioni di molti veicoli non catalizzati. Dal 1992, anno della sua piena operatività, il Cobat assicura la raccolta e il riciclaggio delle batterie al piombo esauste su tutto il territorio italiano. Ente senza fini di lucro, al Cobat partecipano tutti gli operatori del settore batterie al piombo, dai produttori ed importatori alle associazioni degli artigiani che ne effettuano lŽinstallazione, dai raccoglitori ai riciclatori e il Ministero dellŽAmbiente ed il Ministero dellŽIndustria sono rappresentati in Consiglio dŽAmministrazione. Il Consorzio italiano vanta il primato europeo per tassi di raccolta di batterie dŽavviamento, con una percentuale prossima al 95%. "Il nostro obiettivo è recuperare la totalità delle batterie immesse sul mercato - ha dichiarato lŽIng. Morandi - In questi anni il Cobat è cresciuto non solo dal punto di vista delle performance della rete di raccolta, ma anche come modello di recupero tecnicamente e tecnologicamente mutuabile ed esportabile. Oggi siamo lŽunico Consorzio in Europa che si avvale di un sistema informatico, Decobat, in grado di raccogliere analiticamente tutti i dati della raccolta, suddividendoli per aree geografiche ed individuando il tipo di batteria, la quantità raccolta e il settore economico di provenienza". Nel solo 1999, il Cobat ha avviato a riciclaggio 166. 500 tonnellate di batterie al piombo esauste segnando il suo miglior risultato di sempre. Dai volumi raccolti si sono ottenute circa 90. 000 tonnellate di piombo riciclato, vale a dire circa un terzo del fabbisogno nazionale di tale metallo, di cui lŽItalia è un paese importatore. Franco Rosso.  
   
 

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