Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Maggio 2000
 
   
  ESPOSIZIONE AL SOLE : COSA BISOGNA SAPERE E COME CI SI DEVE COMPORTARE PER RIDURRE AL MINIMO I RISCHI PER LA NOSTRA PELLE

 
   
  La maggior parte dei rischi e dei benefici per la salute umana connessi all´esposizione alla luce solare sono prodotti dalla sua componente ultravioletta. E´ dimostrato che l´esposizione alla radiazione ultravioletta può provocare su pelle e occhi non protetti effetti dannosi che, in rapporto alla loro natura, possono manifestarsi subito dopo l´esposizione (arrossamento della pelle o eritema e infiammazione della cornea e della congiuntiva), oppure a distanza di anni. Fra gli effetti tardivi, oltre al fotoinvecchiamento cutaneo, è di particolare importanza l´incremento del rischio di sviluppare un tumore della pelle. Come è noto, esistono due tipi principali di tumori della pelle: il melanoma, più raro ma più temibile, e gli epiteliomi (spinocellulare e basocellulare). Il rischio di sviluppare un tumore cutaneo è associato - oltre che a fattori genetici e costituzionali (pelle chiara, incapacità ad abbronzarsi) - ad una eccessiva esposizione solare nel corso della vita. In particolare il rischio di melanoma risulta associato alle esposizioni solari intense ed intermittenti (come durante le vacanze), soprattutto se seguite da arrossamento e spellatura e verificatesi in prevalenza durante l´infanzia e l´adolescenza. Anche l´insorgenza di un numero elevato di nei melanociti, fattore di rischio per il melanoma, può in parte dipendere dall´esposizione solare subita in età giovanile. Per la maggior parte degli individui, non esposti alla radiazione solare per motivi professionali, la quota parte preponderante di dose di radiazione ultravioletta complessivamente accumulata nel corso di un anno dipende dalle abitudini di vita e dal comportamento personale. Una riduzione dell´esposizione si può pertanto ottenere attraverso una campagna di educazione sanitaria che stimoli la riflessione ed il ragionamento: con qualche attenzione in più e modificando i comportamenti personali più a rischio è possibile soddisfare il naturale desiderio di vivere a contatto con la natura, praticare attività ricreative e sportive all´aperto, esporre il proprio corpo al sole estivo riducendo contemporaneamente l´esposizione, quindi il rischio. Per proteggersi è molto importante adeguare l´esposizione al sole al proprio fototipo, cioè alla propria capacità di abbronzarsi. Le regole che seguono sono in particolar modo rivolte ai soggetti che si scottano con facilità e che si abbronzano difficilmente. Anche i soggetti che presentano fattori di rischio per il melanoma (familiarità, presenza di un numero elevato di nei) devono fare molta attenzione all´esposizione solare. L´intensità della radiazione ultravioletta solare al suolo è massima nella parte centrale della giornata. Evitare di stare al sole dalle 11 alle 15 è un modo semplice ed efficace di ridurre la dose radiante. Quando ciò non sia possibile, è consigliabile indossare indumenti protettivi (maglietta, cappello e occhiali) e - nelle sedi fotoesposte - creme solari protettive. Tali misure sono consigliabili anche in altre ore del giorno in soggetti particolarmente sensibili al sole o quando si prevede che l´esposizione possa essere di durata eccessiva. I bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili agli effetti della radiazione solare e vanno protetti quindi più accuratamente degli adulti. Infatti è ormai dimostrato che esposizioni intense al sole che provochino intenso arrossamento della cute con spellature (ustioni solari) sono indicative di un comportamento a rischio per l´insorgenza dei tumori cutanei (in particolare il melanoma) nell´età adulta. E´ inoltre importante ricordare che al suolo non arriva soltanto la luce diretta del sole (costituita da "raggi" che partendo dal sole raggiungono la terra senza subire alcuna deviazione), ma anche quella che si chiama radiazione diffusa, costituita da raggi che lungo il loro cammino verso la terra hanno incontrato particelle o molecole che hanno fatto cambiare loro direzione e che perciò arrivano alla terra da tutte le direzioni. Nel cono d´ombra di un ombrellone, perciò, non è presente la radiazione diretta, mentre è presente la componente diffusa alla quale può sommarsi l´eventuale radiazione riflessa e diffusa dal suolo circostante. L´intensità della radiazione diffusa può raggiungere anche il 30% del valore complessivo presente al suolo. Da ciò si deduce che anche stando sotto l´ombrellone ci si può abbronzare, anche se in un tempo più lungo, e che in soggetti particolarmente sensibili può addirittura comparire l´eritema. Inoltre la presenza di foschia o nubi alte e sottili possono dare l´impressione errata che l´intensità della radiazione ultravioletta sia notevolmente diminuita perché il sole è meno caldo. In realtà la sensazione di calore è prodotta dalla radiazione infrarossa e visibile e non dalla radiazione ultravioletta che invece è "fredda"; pertanto anche nella situazione meteorologica predetta l´intensità della radiazione ultravioletta può comunque essere elevata. Una vasta campagna di informazione ed educazione sulle modalità più corrette di esposizione al sole è promossa da Vichy e La Roche-posay con la partnership di Federderma (federazione delle tre associazioni italiane di medici dermatologi) e Federfarma (federazione dei titolari di farmacia), che si concretizzerà in momenti di informazione nelle piazze delle principali città italiane e nelle scuole. Dal 16 maggio all´8 giugno 2000 due speciali "Unità mobili di prevenzione solare", cioè due maxi-camper, con a bordo dermatologi e farmacisti esperti in fotoprotezione opportunamente attrezzati con strumenti diagnostici, compiranno un giro d´Italia in 14 tappe attraverso grossi centri urbani e località balneari per offrire gratuitamente al pubblico una valutazione del livello individuale del rischio solare e consigli appropriati per minimizzarlo. Il numero verde 800. 990077, appositamente istituito, fornirà informazioni sulle date, l´ubicazione esatta e gli orari del servizio. Inoltre, circa 300 farmacisti volontari, da inizio maggio in poi terranno delle lezioni di prevenzione solare agli alunni delle ultime classi delle scuole elementari e medie, ai quali sarà fornito materiale didattico e informativo. Le farmacie italiane che aderiscono alla Campagna di Prevenzione Solare esibiranno in vetrina la locandina e offriranno un check-up individuale e consigli personalizzati sui filtri solari da utilizzare. A questo riguardo, tra l´altro, una recente indagine ha dimostrato che due dei sei filtri solari più venduti a distanza di un´ora non sono più in grado di assicurare la protezione dichiarata. Anche i dermatologi hanno dato la loro disponibilità e distribuiranno, presso i loro ambulatori, materiali idonei al fine di sensibilizzare i pazienti sui danni causati dal sole e informarli sulle regole per un´esposizione corretta.  
   
 

<<BACK